Rule Breaker~una scuola di sangue~

"Un'amicizia"

Non era possibile,era lui!
Né ero certa,Rule Breaker era Alberto.
Alberto era il possessore del mio cappello il quale ho preso come ricordo pansando avesse fatto la fine degli altri e invece molto probabilmente é stato lui l'artefice di quell'orribile crimine.
Poi mi prese gentilmente la mano e mi portò fuori dall'aula mentre io lo seguì senza mostrare alcun sospetto per evitare di fare una brutta fine.
Mi portò davanti ad una porta chiusa,lui bussò e fece uno stano verso.
La porta si aprì e dall'altra parte c'era un ragazzo della nostra età "entrate pure" disse, entrai e mi sedetti in uno sgabello.
Il ragazzo era un poco più alto di me,aveva i capelli bruni e una cicatrice sull'occhio.
":Mi chiamo Lorenzo,sono il migliore amico del qui presente Alberto" disse scendendosi anche lui.
":Tu sei Saphire non é così? Alberto mi ha parlato molto bene di te" continuò Lorenzo.
":Cosa gli é successo?"dissi voltandomi verso Alberto il quale stava mangiando qualcosa o qualcuno.
":Vedi,io e Alberto ci conosciamo dall' elementari, e da quando lo conosco ha sempre dovuto prendere delle strane pillole,lui mi diceva sempre che servivano per far rimanere calmo il suo lato più "selvaggio" e in assenza di quelle,il risultato é questo: la sua forza,la sua velocità e i suoi sensi sono diventati sovra umani,ha anche smesso di provare dolore fisico però fa fatica a parlare normalmente e ha iniziato a comincare con versi, mugugni e avvolte anche Grida.Ha smesso anche del tutto di ragionare umanamente, lui é diventato un'animale,si ciba delle sue prede dopo averle ammazzate."
":E perché non ci ha ammazzato anche a noi due?posso capire che ti sia il suo migliore amico,ma io.. perché mi ha risparmiato?"dissi mentre nella mia testa giravano pensieri e ricordi senza sosta
":Ho due teorie" disse Lorenzo
":Adorava quel cappello,forse non ti ha attaccato per questo"aggiunse indicando il mio cappello
": Oppure,come ha fatto con me,ti ha riconosciuto come un amico,come qualcuno di cui fidarsi"
A quelle parole,mi venne l'istinto di girarmi verso Alberto,stava dormendo beatamente,sembrava un Leone che ronfava dopo una bella abbuffata di carne.
L'ombra del cappello ricoprì i miei occhi e mi girai verso Lorenzo
":Come possiamo noi fidarci di lui?che ne sai che lui non stia bramando di mangiarci?" Chiesi Io preoccupata
:"Io lo conosco da tanto e poi,é il mio miglior amico,non lo abbandono anche se vuole mangiarmi,io mi fido ciecamente di lui e so che non farebbe del male a delle persone a lui care"
Mentre lo diceva i suoi occhi si illuminarono di una luce speranzosa e sincera.
Mi alzai dallo sgabello e mi abbasai per accarezzare Alberto
:"Si ... credo che tu abbia ragione"