38 - Non posso parlarle di te

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Elettra digitava i tasti del PC, assonnata, in cucina

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Elettra digitava i tasti del PC, assonnata, in cucina. Dal soggiorno sentiva Riccardo e Mirko giocare ai videogiochi e udiva il figlio esultare dopo ogni partita. Se solo si applicasse così anche nello studio... pensò Elettra soffocando uno sbadiglio. 

"Mamma, vado."

Si voltò e vide la figlia sulla soglia della cucina sistemarsi la giacca similpelle, sotto alla quale una camicia a quadri sulle tonalità del verde scompariva dentro un jeans elasticizzato.

Perla si avvicinò al tavolo. "Fiammetta mi aspetta, devo andare." Le diede un bacio sulla guancia e bevve dell'acqua dalla bottiglia sul tavolo.

Elettra continuò a fissare lo schermo. "Attenta: rifiuta ciò che gli sconosciuti ti offrono e niente alcol. Se la musica del concerto è forte e senti nausea, trova una scusa per tornare a casa."

Perla si pulì le labbra con una mano. "È la decima volta che me lo dici, 'sta tranquilla. Non è il mio primo concerto."

"Ma è la prima volta che ci vai incinta... Non ho mai sentito parlare del Lexotan Celeb, spero che non facciano chiasso."

La ragazza ridacchiò. "È un genere molto lontano dalla musica classica." Mise una mano sulla sua spalla e notò, in un angolo del piano della cucina, un orologio. Si morse l'interno della guancia e si avvicinò. "Deve stare qui? È da tre giorni che lo vedo e sapere che appartiene a una persona sparita nel nulla è inquietante. Se venisse di notte per riprenderselo?"

"In effetti potrebbe venire domani, in tempo per Halloween."

Perla rigirò l'orologio tra le mani. "Hai saputo qualcos'altro dell'investigatore? Non è meglio chiamare la polizia?"

La donna alzò le mani. "Germana non vuole e non so che fare... Dice che Francesco ha avuto problemi... Vabbè, divertiti al concerto."

Perla diede un altro bacio sulla sua guancia. "Cosa farai stasera? Non guarderai giocare quei due..."

La donna le mostrò un sito che confrontava i prezzi di varie compagnie aeree per la Sardegna.

"Ah, quindi partirai" commentò Perla chiudendo la cerniera della giacca similpelle.

"Ne abbiamo parlato spesso. Non posso aspettare, soprattutto dopo ciò che è successo a Francesco... Se avesse voluto darmi informazioni su Oscar e qualcuno gliel'avesse impedito?"

"Esagerata... Vedrai che quell'uomo ricomparirà e scoprirai cos'è successo a zio."

Elettra si grattò il mento. "Tu cosa senti? Oscar è mancato davvero?"

Perla le accarezzò la schiena. Le dispiaceva vederla così: da giorni parlava solo di suo fratello. Fino a qualche settimana prima se Perla avesse citato l'argomento si sarebbe beccata uno sguardo di fuoco. Ora invece era la madre a voler rivivere i ricordi con lui, come avesse riaperto un cassetto della sua mente. Elettra era arrivata a rivolgersi a un investigatore privato per rintracciare suo fratello e a Perla venivano i brividi. Sperava che la vita riservasse a lei e a Mirko una sorte migliore.

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