Supponiamo di star iniziando una storia, la più bella e incompleta storia d'amore che sia mai passata da una penna ad un foglio. Con quale frase inizierebbe? Quale frase sceglieresti per cominciare la TUA storia d'amore?
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Un giorno qualsiasi, in un luogo qualsiasi, due cuori vissero un amore che non è lecito descrivere con la semplicità delle parole.
In qualunque modo cercassi di togliermela dalla testa, con qualsiasi sciocchezza provassi a dimenticarla, non c'era modo di farla andar via.
C'era tensione tra di noi, come se non riuscissimo a stare lontani l'uno dall'altra... e un tamburellio fitto di battiti.
Era una cattiva giornata.
Presi un libro, il primo che mi capitò per le mani, e lo lanciai contro la parete bianca del mio dormitorio. Sentivo la rabbia premermi contro al petto e le orecchie piene di urla. Ogni volta succedeva la stessa cosa.
Feci due respiri profondi, ero sudato e l'aria era talmente compattata che faticavo a farla arrivare ai polmoni.
Dovevo soltanto trovare una matita. Avevo intravisto un quaderno a terra, tra i cocci di vetro e l'acqua del vaso.
Cercai con la mano sulla scrivania, non saprei dire cosa vedevo o quanto in quel momento non fossi in grado di controllarmi. I miei muscoli erano tesi.
Trovai quella dannata matita, la affilai con cura e iniziai a consumarne la punta solo per tormentare qualcosa che non fossero le mie nocche.
Continuai a scrivere qualunque cosa mi passasse per la mente e a scarabocchiare digrignando i denti.
Ero seduto a terra, tra il rumore della carta appallottolata che si rotolava sul quel maledetto pavimento, quando sentii dei passi e la serratura scattare.
«Fratello... Che cazzo succede? Va tutto bene?»
Alzai lo sguardo, Mike era fermo sulla soglia della porta, con le mani in tasca e gli occhi fissi su di me.
Non risposi, ormai era abituato a questo genere di spettacoli e sapeva che volevo restare da solo.
Si diresse verso di me e mi prese la birra di mano.
«Ne hai bevute abbastanza»
Lo guardai contrariato, lui alzò le mani in segno di resa immediata e uscì chiudendosi la porta alle spalle.
«Sono da Scott se hai bisogno di me»
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Dolcezza | Orrore |
RomancePiccola ti sto pensando più del normale, mi scoppia la testa e no, non esiste una strada per uscirne
