coccole

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Martìn pov

Ero steso sul letto a pancia in su mentre fissavo Andrès che era concentratissimo sugli esercizi di matematica che io avevo già fatto

e visto che mi stavo annoiando a morte lo chiamai

"mon amour"

"dimmi piccino"

"mi fai la coccole?"

"ti è venuta voglia di coccole così all'improvviso?"

"in realtà è da prima che te lo volevo chiedere"

"arrivo" senza pensarci due secondi chiuse il quaderno e il libro e si precipitò su di me

mi fece mettere sul suo petto mentre mi faceva i grattini

dopo un po' che eravamo in silenzio gli dissi

"ti ricordi il primo giorno che ci siamo incontrati?"

"ovvio,che domande mi fai"

"e ti ricordi che quando ero in bagno mi ero messo a cantare una canzone e continuavi a dire che secondo te era dedicata a Sara?"

"quella 'i just wanna be yours...'?"

"esatto! Ecco,in realtà era per te"

si tirò su di scatto e mi guardò in faccia con un sorriso e enorme e degli occhietti da cerbiatto

"sei serio?"

"sono serio"

"no dai mi stai prendendo in giro"

"ti dico che non sto scherzando!"

"questo è un motivo in più per amarti da morire "

si attaccò alle mie labbra e mi strinse a sé

"guarda che non scappo mica eh!"

"non si sa mai,voglio che stai qui"

"tranquillo,sto qui con te"

gli diedi un bacio sulla fronte e poi mi tirai un po' più su per guardarlo meglio

"senti una cosa" mi disse cominciando il discorso

"mh"

"dato che l'estate è alle porte,che ne dici se a giugno ti faccio conoscere i miei?"

"mi farebbe molto piacere"

"e poi magari mi fai conoscere i tuoi,così li ringrazio di aver messo al mondo un figlio così bello"

avevamo due espressioni completamente diverse

lui aveva un sorriso a 32 denti in faccia,io tentai di fare un sorriso palesemente finto

non era al corrente della situazione con i miei

"em...si va bene" mi scrutò per un po' e poi anche lui cambiò espressione e divenne serio

"che hai?"

"niente niente"

"Martìn che cazzo hai,ti conosco e so che quello è un sorriso che di spontaneo aveva ben poco,anzi niente"

girai la testa verso la finestra e fissai un punto impreciso nel vuoto

"e una situazione complicata" mi limitai a dire freddo

"i-io...cucciolo mi dispiace" mi mise una mano dietro al collo e mi avvicinò a se per abbracciarmi

e dopo pochi secondi caddi in un pianto che durò un bel po'

mi aggrappai al suo collo e buttai fuori tutto il dolore che tenevo dentro da quando avevo 14 anni

e pensare che ora ne ho 17

visto che non riuscivo a calmarmi Andrés iniziò ad accarezzarmi la schiena e a farmi i grattini sul braccio

"ehy tranquillo,ci sono io" era l'unica volta che avevo la consapevolezza che questa frase fosse vera

perché molte persone nella mia vita mi hanno ripetuto più volte la medesima frase,peccato che però poi alla fine non c'è mai stato nessuno per me

E invece lui era lì,a raccogliere tutte le lacrime che nemmeno il mio cuscino era riuscito a raccogliere

mi alzò la testa dolcemente e vidi che anche lui aveva gli occhi lucidi

"ti va di parlarne?"

feci di sì con la testa e iniziai a spiegargli

"mio papà non sa nemmeno che facoltà frequento,e mia madre è sempre troppo impegnata ad ubriacarsi per ricordarsi che ha un figlio. Sono cresciuto tutta la vita in secondo piano,perché al primo c'era mio fratello che hanno sempre elogiato come "genio della famiglia". Fatto sta che hanno divorziato,si sono rimessi insieme e poi hanno divorziato dinuovo. Ormai è un anno che non li sento più,non mi chiamano e io non intendo chiamare loro. Hanno sempre dato mille attenzioni a mio fratello e io ero il ragazzino gay sempre messo in disparte. Ah già,sono pure omofobi. Fatto sta che quando ero bambino mia madre tornava ubriaca alle 3 del mattino e mio padre non si interessava a me neanche per sbaglio. Così ho dovuto imparare a fare tutto da solo: cucinare,lavarmi i vestiti,andavo a scuola a piedi da solo e tornavo da solo. Dopo un po' ho chiesto di andare a vivere con i miei nonni,con i quali sono stato per circa 3 anni e vivevo una vita stupenda credimi. Gli unici che mi amavano davvero per quello che sono,peccato che poi la nonna si è ammalata ed è morta. E qualche mese dopo il nonno l'ha raggiunta. Fui costretto a tornarmene a casa dai miei,peccato che nel periodo della convivenza con i miei nonni,circa quando avevo 14 anni capii di essere gay. Glielo nascosi fino a 15 anni,poi decisi di dichiararmi e non fu una buona idea. Ti risparmio vari insulti e urli che mi sono preso quel giorno. Mia madre disse che non voleva un figlio "malato" in casa e così mi iscrisse a questo college,così che fino all'estate non mi avevano tra i piedi. Scusami ho parlato tropp-"

non mi fece neanche finire che mi prese il viso e mi baciò prima dolcemente e poi sempre con più foga

quando ci staccammo per respirare mi disse

"amore,sei la persona che mi ha fatto innamorare come un pazzo e con cui condividerò la mia vita intera. Chissene fotte se i tuoi genitori non ti accettano,io lo farò per sempre. In oltre..
anche io sono malato..."

"no Andrés...e di cosa?"

"di una malattia che si chiama "Martìn."

"che idiota,mi hai fatto preoccupare"

sfoggiò un sorriso prima di baciarmi

lo baciai ancora sorridendo come un cretino,poi si staccò e mi disse

"che hai da ridere?" non riusciva a stare serio,perciò mentre me lo chiedeva sorrise anche lui

"cazzo se ti amo"

"pure io stronzo"

"ehy!"

"ah già è vero che tu sei quello permaloso...come ti dovrei chiamare allora?"

"Coglione..."

"Coglione? Ok mi piace!" disse ridendo perché sapeva che non era riferito alla domanda che mi aveva fatto

"no no no non intendevo quello bastardo!" gli risposi facendogli il solletico

dopo un po' mi fermai e con le lacrime agli occhi per quanto aveva riso mi disse

"sei stupendo"

"e io ti amo da morire"

mi diede un ultimo bacio dolce,prima di iniziare a baciarmi con foga

"aspetta...aspetta sennò non respir-" non lo feci finire che mi fiondai dinuovo sulle sue labbra

quando mi staccai,fece un sorrisetto malizioso mi chiese

"che dici coglione,lo facciamo?"

"ci sto stronzo"

e così,finimmo per fare l'amore

perché quello non era sesso,era amore.

𝐅𝐚𝐫𝐟𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐬𝐭𝐨𝐦𝐚𝐜𝐨🦋 || 𝐵𝑒𝑟𝑙𝑒𝑟𝑚𝑜 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora