16-I keep on trying to let you go..

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Steve vagò per New York per molto tempo, tanto che il sole stava iniziando a tramontare, ma di Tony ancora nessuna traccia. 

Aveva provato in ogni posto a cui Tony era legato in qualche modo.. la sua vecchia casa, le Stark Industries.. aveva anche chiesto a FRIDAY, ma l'intelligenza artificiale rimaneva fedele al suo creatore. 

"un posto dove poteva stare un po' in pace" 

se lo ripeteva di continuo.. era esasperato voleva capire a tutti i costi dove si fosse cacciato.. Accostò al lato del marciapiede e si fermò a pensare.. Quando finalmente un'idea gli saltò in mente.

"Quando ho bisogno di restare solo vado sempre nella vecchia casa dei miei, lì mi sento connesso di più a mia madre.." 

Ricordò che Tony una volta gli disse questa frase -"ma che stupido! come ho fatto a non pensarci prima!"- disse mentre metteva di nuovo in moto e sfrecciava verso la periferia.

Arrivò di fronte a quella villa dopo una ventina di minuti, parcheggiò al lato della strada e andò vicino al cancello notando con poca sorpresa che era già aperto. 

Attraversò il vialetto e si trovò all'entrata maestosa di quella antica villa, aprì la porta principale ed entrò nella casa. Si guardò intorno incantato, quella villa esprimeva stile e ricchezza in una maniera così elegante che quasi credeva di essersi ritrovato in un museo. 

Le pareti erano tappezzate di quadri di pittori famosissimi, e ogni mobile era decorato in maniera perfetta, quasi come se fossero stati fatti a mano

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Le pareti erano tappezzate di quadri di pittori famosissimi, e ogni mobile era decorato in maniera perfetta, quasi come se fossero stati fatti a mano. Il silenzio regnava sovrano, l'unico rumore proveniva da una stanza all'ultimo piano.. e a giudicare dal ritmo, sembrava rock.. -"si è in casa.."- disse iniziando a salire le scale in marmo. 

Arrivò al corridoio dell'ultimo piano e la musica adesso si sentiva molto meglio.. Steve identificò subito lo stile degli ACDC.. Si fermò di fronte alla stanza da cui proveniva la musica, prese un grosso respiro e bussò due volte. 

Nessuno rispose, ma Tony dopo poco aprì subito la porta, restò del tutto sorpreso nel vedere Steve.. non si aspettava di certo che qualcuno lo seguisse.

-"che ci fai qui?"- disse evitando di guardarlo negli occhi 

-"ero preoccupato per te.."- rispose Steve sinceramente

-"non dovresti lasciare la Avengers Facility ricordi?"- disse Tony 

-"non mi importa, ero preoccupato per te. Adesso portami al Raft se vuoi."- disse ancora Steve mettendo i polsi avanti come a dirgli "ammanettami" 

Tony si spostò leggermente -"entra"- gli disse 

Steve fece pochi passi e si sentì completamente catapultato nella testa di Tony.. Anche la sua camera alla Facility era caratteristica, certo, ma quella.. quella era l'espressione completa di lui.. ogni cosa in quella stanza trasudava Tony Stark.. partendo dai poster di band anni '80 a libri di fisica, chimica e meccanica.. 

Go easy on me baby.. - Stony AUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora