1.

110 8 0
                                    

"Si mamma l'appartamento è molto carino, meglio delle foto oserei dire" posiziono il telefono sul tavolo attivando il viva voce in modo da poter sistemare qualcosa nel mentre mia madre mi riempie di domande, come da prassi.
"Davvero? È grande? Tira l'aria? Hai portato la sciarpa?" Cinguetta al di là della cornetta.
"Mamma mi spieghi a cosa mi serve la sciarpa a giugno?" Le domando sistemando in uno sportello esattamente sopra il piano cottura alcuni pacchi di pasta che la nonna mi ha obbligata a portare.
"Al massimo devi chiedermi se ho portato il costume da bagno, qui ci sono già ventisette gradi!" la frase mi esce fuori quasi come un lamento, non era il mio principale intento, ma vedendo gocce di sudore cadere sui fornelli non posso biasimare la mia lingua per averla pronunciata in questo modo.
"Non lo so, ma comunque l'hai portata?" Insiste sorvolando completamente la mia ultima affermazione. Probabilmente starà guardando uno dei tanti dating show che la appassionano, lo capisco dalle continue urla in sottofondo di uomini e donne che si insultano a vicenda paragonandosi a delle mummie. Come dar loro torto data l'avanzata età di alcuni partecipanti...
"No signora, ma le prometto che ne comprerò una appena ne sentirò il bisogno" la stuzzico ripensando all'espressione che assume quando le do del lei. Sicuramente adesso avrà lo stesso sguardo accigliato di quando le ho dato due anni in più presentandola al mio ex ed io non posso far altro che trattenere una risata ricordando la scena.
"Guarda che lo sento che ridi sotto i baffi eh!" si lamenta liberando completamente il mio divertimento che rimbomba nella stanza vuota.
"Vedi se io posso sentirmi vecchia a quarantasette anni per colpa tua!" sogghigna, rimproverandomi con un tono decisamente poco credibile e autoritario.
"Beh le trasmissioni che ti vedi mi aiutano soltanto a confermare la mia tesi" continuo a prenderla in giro e lei mi zittisce con un semplice "Shh", evidentemente le serve del silenzio per concentrarsi sulle conversazioni di questa gente diversamente giovane in preda agli ormoni.
Chiudo la dispensa soddisfatta dell'ordine che ne ho lasciato al suo interno, quasi sicuramente a casa non sarei stata così maniacale certa che dopo di me ci avrebbe messo lo zampino la donna con cui parlo al telefono da circa venti minuti.

Robbie nel frattempo ha sistemato la sua cuccetta sotto la scala che conduce al soppalco ed ora si diverte a scorrazzare per l'appartamento esplorando ogni centimetro del nostro nuovo piccolo angolo di paradiso. In questo momento la sua attenzione è attratta da una piccola macchiolina gialla presente sulla parete azzurra esattamente dietro la sua cuccia verde. Quanti colori. E quante piccole imperfezioni che rendono questo luogo ancora più autentico. Chissà a cosa è dovuta quella minuscola macchiolina. Sarà stato un bambino che voleva solo provare i nuovi colori che la mamma con tanto amore gli ha regalato o sarà stato un giovane intraprendente che sentiva di dover dare libero sfogo alla sua arte? Oppure un signore voleva cambiare completamente il setting della stanza partendo proprio dai colori delle pareti... evidentemente il giallo non deve averlo convinto. E quella piccola fessura sul parquet? Quante storie potrà nascondere al suo interno? E quante vite avrà visto camminare su di essa venendo sempre calpestata ed ignorata? Persone che prese dalla fretta e dallo stress non fanno neanche caso al piccolo buchino sul pavimento o semplicemente persone che pur essendosi accorti della sua presenza nella stanza sono state troppo pigre per rimediare a questa piccola imperfezione. Sembra quasi un'allegoria della vita: o decidi di contare solo su te stesso o gli altri non ti daranno mai l'importanza che realmente meriti.

"Ti ricordi che oggi hai il colloquio per quel posto di lavoro al bar?" è la voce quasi divenuta metallica di mia madre a risvegliarmi dai pensieri.
Colloquio... Bar... Detta così sembra che serva una laurea anche per fare due caffe. Perchè il mondo del lavoro deve essere così complicato? E sopratutto perchè per essere considerati all'altezza bisogna avere più fogli di carta possibili, ammucchiati gli uni sugli altri, per attestare l'esuarimento nervoso dovuto ad una vita spesa a studiare quello che altre persone hanno fatto prima di te? E' un controsenso. La vita è un controsenso. Basti pensare alle persone che amano perdutamente e poi vengono trafitte al cuore ancora e ancora. Si, questo è il dolore di un tradimento, due sono qualcosa di inequiparabile. Anzi devo dire che due tradimenti non provocano dolore: il tuo cuore, spezzato in mille milioni di minuscoli fremmenti, si frantuma fino a diventare polvere, lasciando spazio ad un grandissimo senso di vuoto e smarrimento. 
"Hai finito di star dietro a gente che per fare un po' hype scredita la propria dignità?" Ancora ferita dai miei stessi pensieri e con un tono di voce quasi incrinato questa è l'unica cosa che riesco a dire a mia madre. Sarò invidiosa dei vecchi che riescono ad avere relazioni più stabili della mia in un programma così mediocre? Se così fosse devo essere veramente caduta in basso...e aver sbattuto violentemente la testa all'atterraggio. 
"Non ci credi proprio più nell'amore eh?" Non definirei proprio l'amore il sentimento leader di quel programma, ma la frase pronunciata da mia madre è stata una coltellata in pieno petto che fa più male di quanto dovrebbe e più di quanto mi sarei mai potuta aspettare. Credere nell'amore... Non sono più una bambina di cinque anni che si emoziona vedendo volare le colombe bianche al matrimonio di Cenerentola ed il principe azzurro. Non sono più quella bambina a cui si bagnavano gli occhi vedendo la bestia morire davanti lo sguardo afflitto della sua amata Belle. Il tempo mi ha fatto capire che l'amore in cui credevo era tutta una stronzata: non esistono favole e lieti fine nella vita di tutti i giorni, solo dolore e tradimenti. Okay, forse esagero, ma da un mese a questa parte non riesco più a capire realmente cosa sia l'amore e continuo a domandarmi se questo esista realmente al di fuori del rapporto genitore-figlio. Non sono neanche sicura che i miei genitori si amino, litigano spesso dicendosi le peggio cose, delle volte lanciandosi oggetti eppure mia madre si commuove ancora davanti ai regali inaspettati di papà. Possibile che l'amore sia anche dolore? Se così fosse vuol Andrea mi ama ancora pur essendo andato a letto con Cindy? Lo struggimento è incluso nel pacchetto,no?

"Alex, hai solo 19 anni. Non pensare che se lui ha fatto quel che ha fatto significa che lo faranno tutti perché non è così." Diciannove anni non sono neanche un quarto degli anni che vorrei vivere ed effettivamente non ho nessuna fretta nel 'trovare un nuovo amore', specialmente se pensiamo al fatto che in diciannove anni sono già stata tradita due volte... Figuriamoci quante altre volte succederà in altri presumibili ottant'anni di vita.
"Sei così giovane e bella... se non credi tu nell'amore alla tua età chi dovrebbe farlo per te?" Alle sue parole una fitta colpisce il mio stomaco costringendomi a sedermi su una sedia accanto al tavolo. Chi dovrebbe farlo per me... Se non io?
"Probabilmente hai ragione, ma non sono ancora in grado di ricominciare ad amare" Ammetto con quale timore ed immediatamente mi sento più leggera: il peso sullo stomaco non c'è più, ma in conpenso sento la gola bruciare e gli occhi inumidirsi.
"Intendo qualcun altro oltre te, papà, la nonna e Robbie ovviamente" Aggiungo con la voce che trema. Eccola qui, una lacrima. E' fredda nonostante il caldo che c'è a Roma, ma dietro di se' lascia una scia che sembra bruciare e scalfire la mia pelle. Ho lavorato tanto per non piangere dopo aver metabolizzato la cosa, ma solo ora mi rendo conto di non averlo più fatto perchè non ho più affrontato con nessuno la questione e non credo proprio che ora sia il momento adatto.
"Ora vado mamma, sono stanca, il viaggio è stato lungo ed ho bisogno di riposare un po'" cerco di tagliare la conversazione prima che la situazione e la mia stabilità mentale possano crollare.
"Colloquio. Bar. 18." Scandisce ogni singola parola per far sì che rimangano impresse nella mia mente ed io velocemente prendo appunti sul primo foglio di carta volante che mi ritrovo tra le mani.
"Si mamma, me lo ricordo, un bacio" tiro un sospiro di sollievo appena qualche secondo dopo aver premuto ripetutamente il bottone rosso fino a vederlo scomparire. Mi asciugo le ultime piccole goccioline che rigano il mio viso e chiudo gli occhi sentendo sulle mie spalle un'enorme sensazione di stanchezza e frustrazione.

Bene,sono solo le 10:30 del giorno in cui inizio una nuova vita ed io sono gia esausta, credo che riposerò un po' prima di inizire a preparare il pranzo. Riempio la ciotola di Robbie con dell'acqua fresca e la lascio accanto alla sua cuccia, penso che dopo aver esplorato la casa voglia proprio bere. Non che la casa sia grande da morire dissetati durante il tragitto, ma ci sono comunque ventisette gradi all'ombra e Robbie è comunque un Labrador. Salgo l'unica rampa di scale presente nel monolocale e dalla prima valigia che mi ritrovo tra i piedi prendo delle lenzuola pulite per fare il letto. Una volta infilato il cuscino nella federa lo getto sul letto ed io sopra di esso. Dopo un lungo viaggio mi mancava la sensazione di un vero cuscino sotto il viso, talmente morbido da farmi subito prendere sonno.
Proprio mentre Morfeo inizia ad impossessarsi dei miei sogni, un terribile frastuono invade la mia casa: qualcuno ha deciso di sparare musica a tutto volume esattamente nell'appartamento accanto al mio.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 21, 2022 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Ammirare tutto- AlexDove le storie prendono vita. Scoprilo ora