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C'era una volta, in una terra molto lontana, un castello. Nel quale, la famiglia reale, voleva organizzare un ballo in occasione della festa di compleanno del principe, loro figlio; il principe Axel.
Tra un'organizzata e l'altra, i preparativi erano ormai quasi al termine. Il principe, curioso, volle andare a sbirciare la sorpresa che i genitori gli volevano fare. Axel, dopo aver aperto la porta, si sbalordì nel vedere la sala tutta addobbata così, preso dalla bellezza di questa, cercò di entrare per vederla meglio ma, il principe, udì dei passi che si avvicinavano così, un pò addolorato, lasciò da parte il suo desiderio e si diresse verso i giardini.
Ormai all'aria aperta, Axel, senza farsi vedere da nessuno, prese il suo skate nascosto destro a dei cespugli ed iniziò ad andarci su. Axel non era come tutti gli altri principi, non gli si addiceva tutta quella raffinatezza; al contrario di altri principi, Axel adorava il divertimento e il brivido che gli trasmetteva andare sullo skate; però questo, ai genitori, non andava tanto a genio.
[...]
Era pomeriggio e il principe Axel era ancora nei giardini utilizzando lo skate fino a quando non intravide la sagoma di un ragazzo. Fu amore a prima vista. I capelli del ragazzo sembravano più morbidi dello zucchero filato, aveva un viso stupendo e mentre andava a cavallo era ancora più affascinante.
Axel, dato che stava osservando il ragazzo, perde l'equilibrio e cadde. Quest'ultimo, con la tentazione di alzarsi, si ritrovò davanti una mano che aspettava che lui la afferrasse così, Axel, curioso di capire di chi fosse quella mano, alzò lo sguardo e si ritrovò davanti il ragazzo.
"tutto bene sua maestà?" chiese il ragazzo dai capelli castani
"uh- s-sì certo eheh- grazie!" disse Axel prendendo infine la mano del ragazzo; "se posso permettermi, tu chi saresti?" domandò ancora quest'ultimo
"beh giusto non mi sono presentato, io sono Aslan e faccio parte dei cavalieri della corte reale" disse il ragazzo, "e tu dovresti essere il principe Axel, giusto?" disse ancora il ragazzo. Così Axel annui alla domanda posta.
I due, così, iniziarono a parlare del più e del meno e, in un'ora, avevano fatto conoscenza l'uno dell' altro da di l'impressione che si conoscessero da tempo.
Trascorsero ancora un paio di minuti e, per sfortuna, il principe Axel dovette rientrare al castello per prepararsi al giorno successivo; così i due si salutarono e tornarono dai propri luoghi di appartenenza.
[...]
Arrivò finalmente il giorno del festeggiamento del compleanno del principe Axel. La sala era stra colma degli invitati; c'erano diversi tavoli pieni di vassoi con pietanze varie, gli invitati stavano parlando tra di loro ed erano vestiti con abiti molto eleganti ma, questa volta, per Axel non venne abbagliato dalla bellezza della sala colma degli invitati, ma bensì della figura del suo principe azzurro: Aslan.
Alla visuale del ragazzo, Axel arrossì vistosamente così prese coraggio e ci andò a parlare.
"auguri sua maestà" disse Aslan facendo un inchino ad Axel
"eheh, grazie mille!" rispose Axel ancora rosso in faccia.
Era ormai da un'ora che la festa era iniziata; sembrava tutto filare come l'olio ma, ad un certo punto, le porte della sala si aprirono mostrando la figura del malvagio Miguel.
"ecco arrivato l'anima della festa!" urlò Miguel. "ora la festa sarà più divertente ah ah!" aggiunse ancora.
Nel frattempo gli invitati erano andati nel panico e, approfittando del caos nella grande sala, Miguel, con un rapido movimento, rapì il principe.
"ah ah! grazie mille del pensiero, davvero. E ora addio!" urlò Miguel per poi uscire dalla sala con il principe.
"TORNA IN DIENRO!" rispose il cavaliere per poi darsi all'inseguimento per riprendersi il SUO principe.
Aslan così, mentre inseguiva Miguel, si ritrovò nei giardini dove, dopo essersi guardato attorno, vide il malvagio Miguel che, con in braccio il principe Axel, salire sul suo drago per poi volare via.
Il cavaliere però non perse le speranze così montò sul suo destriero e continuò ad inseguirli.
[...]
Ci volle poco ad arrivare alla tana dove Miguel si rifugiava così, dopo avere lasciato il cavallo in un posto sicuro, così Aslan senza nessun tipo di timidezza, entrò nel rifugio cattivo per poi, alla fine, ritrovarselo davanti.
"sei per caso venuto a salvare il tuo principe?! eheh peccato! sei arrivato troppo tardi!" esclamò Miguel,
"che significa?! dov'è il principe!" controbatte Aslan,
"è proprio qui dietro di me ma mi dispiace tanto! perché, come ho detto prima, sei in ritardo! ormai l'incantesimo che gli ho dato, lo lascerà dormire per sempre! muahahaha!" finì infine Miguel.
Aslan, furioso, si lanciò all'attacco e, dopo numerosi colpi, sia inflitti ma anche ricevuti, riuscì a sconfiggere il malvagio Miguel.
"DIMMI, DIMMI COME RISVEGLIARE IL PRINCIPE!" urlò il cavaliere
"PUAHAH MAI!" controbatte Miguel
Nel mentre Aslan cercò di rispondere a Miguel, quest'ultimo lanciò un piccolo incantesimo che gli diede la possibilità di fuggire.
"AHAH ADDIO E BUONA FORTUNA! AH AH!" urlò Miguel per poi sparire dalla porta.
Allora Aslan si precipitò verso la teca dove, all'interno della quale, era presente il corpo dormiente del principe.
Il cavaliere ormai non sapeva più come o cosa fare; pensò e ripensò a lungo per qualche soluzione, ma niente.
Tre minuti dopo gli venne l'illuminazione; pensò che la situazione fosse leggermente identica a quella dell fiaba di 'Biancaneve' così, con un movimento veloce, Aslan si riavvicinò alla teca e, dopo aver sollevato la testa di Axel dolcemente, Aslan lo baciò.
A quel gesto, gli occhi di Axel si aprirono e, senza ripensarci due volte, Aslan lo ribaciò perché ha avuto paura che non avrebbe potuto funzionare e, invece, ora erano entrambi felici tra le braccia dell'altro.
Tornarono finalmente al castello entrambi sani e salvi e, per concludere la festa con un bel finale, Axel e Aslan sorrisero mentre si tenevano la mano e così vissero tutti felici e contenti.
🌸🌸🌸🌸beh ora è conclusa :) mi sono stra divertito a scriverla e spero che ti piaccia bimbo <3 axelw3ird0
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noi <3
Fantasysi, è una fan fiction tra me e il mio adorabile ragazzo>///< principalmente doveva essere un compito di italiano- però la mia bellissima mente ha deciso di scrivere ciò; e come non assecondarla🚶♂️