I cambiamenti non erano mai stati il mio forte, proprio non li accettavo. Odiavo qualsiasi tipo di cambiamento fin dalle elementari, da quando la maestra aveva spostato per la prima volta la mia compagna di banco Wendy nonché migliore amica dall'altra parte della classe. Con il passare del tempo però questa mia precisione andava sempre a peggiorare, costringendo anche i miei genitori a consultare uno psicologo per questo mio strano disturbo mentale. Ma ormai ero cresciuta, riuscivo finalmente a gestire questa parte del mio carattere e farmela andare bene, fino alla tenera età di diciotto anni, quando la mia vita prese una strada completamente opposta a come me la immaginavo e non ne ero particolarmente felice.
Erano le quattro di un classico venerdì pomeriggio ed ero appena rientrata a casa dagli allenamenti di nuoto quando sentì un odorino alquanto invitante. Li avrei riconosciuti anche a distanza di chilometri, per questo mi fiondai in cucina con un sorriso lanciando delicatamente la borsa sul divano. Ed è proprio lì che vidi, dei gustosi biscotti al cioccolato che giacevano sull'isola della cucina, nonché i miei preferiti sin da piccola. Mia madre nel frattempo ne stava sfornando un'altra teglia, non si accorse della mia presenza finché non la chiamai tutta felice, sedendomi poi in una sedia e guardandola stupita.
«Ciao mamma, come stai?» Le chiesi con gentilezza non appena mi guardò. Ebbe un leggero sussulto ma probabilmente era persa nei propri pensieri ed era tornata nella semplice realtà.
« Ehi amore, scusami, non ti ho sentita rientrare. Tutto bene a scuola?» chiese a sua volta, tornando poi a sfornare i biscotti e mettendoli delicatamente in un vassoio, giusto il tempo di raffreddarsi e sarebbero giù finiti, ne andavo ghiotta.
« Tutto alla grande, ma piuttosto, a cosa devo l'onore di questi biscotti? Lo sai che sono i miei preferiti e tra l'altro non riesci mai a farli»
« Avevo un po' di tempo a disposizione questa mattina, in più vorrei parlarti di una cosa.»Ed eccole qua, le classiche parole che nessuna figlia vorrebbe mai sentirsi dire dalla propria madre. In quel lasso di tempo in attesa passa tutta la vita davanti ai nostri occhi, ogni guaio che potremo aver combinato, o qualche parola detta fuori posto. Insomma, sono proprio momenti di panico, momenti in cui vorremo scappare il più lontano possibile da questa stanza, che improvvisamente diventa fin troppo piccola per la nostra mente.
« Oh Mia, non fare quella faccia spaventata, non è morto nessuno, giuro.» Disse mia madre con un mezzo sorriso fra le labbra, non era del tutto così convincente ma probabilmente aveva notato la mia espressione, evidentemente era ben comprensibile in quel momento.
«Dimmi tutto, ho fatto qualcosa di sbagliato?» chiesi fin da subito, giusto per non fraintendere.
« Oh no cara, tu non hai fatto niente... Io invece si, ho combinato un bel guaio» disse facendo poi una piccola pausa, sedendosi nella sedia proprio di fronte alla mia ed afferrandomi una mano con dolcezza, forse fin troppa per i miei gusti, e tirando un sospiro di sollievo, per darsi la giusta carica per continuare. Evidentemente era una cosa che le pesava abbastanza, glielo si leggeva negli occhi. « Mi sono innamorata di un altro uomo Mia, e probabilmente andremo a vivere con lui, io e te, dato che tuo padre ci ha letteralmente cacciate entrambe.»Okay, forse questa non è una notizia così "shock", ma certamente è una che non ti aspetteresti mai di ricevere da tua madre, la donna che è stata sposata per ben trent'anni con un unico uomo e la quale gli ha sempre dimostrato tanto amore, tanto da lasciare il lavoro per mantenere la casa pulita e l'unica figlia che hanno avuto. Non riuscì a trattenermi, dovetti alzarmi dalla sedia e dirigermi nel salotto, volevo fuggire in quel momento ma la voce strozzata di mia madre riuscì a fermarmi. Stava piangendo, glielo si leggeva in viso che era distrutta ed odiavo vederla in quel modo. D'altronde fin da piccola vi ero particolarmente legata, la consideravo anche come una migliore amica, al contrario di mio padre, che trovava ogni scusa per farsi odiare, proprio come in quella situazione.
« Come... come è successo?» le chiesi voltandomi verso di lei e posandomi contro al muro, le gambe stavano letteralmente per crollare ma dovevo farmi forza.
« L'ho conosciuto qualche mese fa in una birreria in centro città, avevo litigato con tuo padre ed avevo deciso di uscire per una sera con delle amiche, nonché tua zia Sam. Ad un certo punto mi sono ritrovata da sola e quest'uomo molto bello quanto gentile mi si è avvicinato. Abbiamo iniziato a parlare e mi sono sentita viva, insomma, era da una vita che non socializzavo data la gelosia di tuo padre e la sua insicurezza. In più, era un tipo molto socievole, riusciva a farmi sorridere ed in sua compagnia ero stranamente tranquilla. Abbiamo comunque continuato a sentirci via email, lui non abita qui, raccontandoci tutti i fatti della giornata, ed è proseguito fino a due settimane fa, quando è tornato in città con i figli e ci siamo rivisti. All'inizio eravamo un po' imbarazzati, ma a fine serata avevo già conosciuto i due figli maggiori ed avevo ricevuto un bacio sulle labbra, ma purtroppo non era di tuo padre.»
« Oh mio dio, mamma....» riuscì a dire, con la bocca che formava una piccola O, ancora scossa per quelle confessioni ed inorridita. Riuscivo solo a pensare a papà, ed alla sua tristezza.
« Non volevo che succedesse tutto questo, ma purtroppo tra me e tuo padre è finita per sempre Mia. Mi duole dirlo così, ma sarebbe successo prima o poi. Anche perché quando gli ho parlato di tutto ciò la sua risposta è stata immediata, ci ha cacciato di casa, ad entrambe, e se ne è andato. Non so se te ne sei accorta, ma è sparito da ben due giorni, non ha neanche avuto il coraggio di tornare, e beh, sicuramente è l'ora di andarsene, di cambiare aria per un po'.»
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Avanti fino all'alba
RomanceAccettare i cambiamenti ed imparare a conviverci è veramente dura, soprattutto quando sei una giovane diciottenne americana costretta a trasferirsi dall'altra parte del paese a causa del divorzio dei propri genitori. Nonostante Miami sia una delle c...