"Inginocchiati, subito"
Il barese quel pomeriggio aveva fatto arrabbiare il più grande, erano troppi giorni ormai che quest'ultimo lo vedeva troppo accostato al fianco di Carola,troppo appiccicato, e la cosa sapeva che prima o poi lo avrebbe fatto andare di matto, e accadde proprio quel giorno, il grande giorno.
Il motivo? Perché il piccolo era di sua proprietà, suo e di nessun altro.
La gente doveva solamente provarci a guardarlo, sfiorarlo o respirare la sua stessa aria.Il biondo lo guardò timidamente ma obbedì alla richiesta del maggiore e si inginocchiò lentamente ai suoi piedi, guardandolo dal basso verso l'alto, con quello sguardo bambinesco, talmente innocente da far impazzire chiunque.
La verità è che aveva agito di proposito per tutti quei giorni in quel modo, stando sempre ad un passo da Carola, abbracciandola, ridendoci assieme, parlando, a volte anche con più contatto fisico del normale, tutto questo, davanti agli occhi del più grande.
Voleva, anzi, sentiva il bisogno di vederlo scoppiare di gelosia, di farlo impazzire, impazzire per lui, ed ora, vedere il suo obbiettivo realizzarsi, non faceva altro che farlo eccitare tremendamente.
Ci era riuscito, l'aveva mandato fuori di testa.
Il moro posò il proprio palmo della mano sulla guancia del piccolo, poi il pollice andò a tracciare il contorno di quelle labbra piene, rosse, da stupro."Sai già cosa devi fare principessa, succhia"
Principessa.
Amava sentirsi chiamare in quel modo, lo fece arrossire all'istante, ma scatenò in lui un ira inimmaginabile.
La verità è che Mattia era così, quegli occhioni blu, quelle guance paffute e quelle labbra pescate lo facevano sembrar tanto un angioletto innocente, innocuo.
Ma era un illusione, una maschera, che quando veniva gettata via, nascondeva solo un volto e soprattutto un corpo da diavolo tentatore, quel diavolo che solo Christian era in grado far sorgere, risvegliare.
Senza ulteriori indugi gli abbassò con uno strattone deciso i pantaloni di tuta e i boxer, lasciando in bella mostra l'erezione grande e pulsante che si nascondeva all'interno della biancheria del maggiore.
Gliela prese delicatamente in mano e iniziò a darci dei leggeri baci e leccatine di qua e di la, soffermandosi per più tempo sulla punta del suo cazzo, facendo fremere il moro, che aveva iniziato a buttare fuori i suoi primi sospiri soffocati, troppo preso dalla sfacciataggine del più piccolo, che nel mentre del suo lavoro lo guardava ogni tanto con i suoi occhioni azzurri innocenti.Il moro gli strattonò il capo con forza, avvicinandolo al proprio cazzo
"Ora basta con questi giochetti micetto, fammi vedere quanto sei bravo ad accogliermi" La sua voce roca, profonda e sensuale fece scattare qualcosa all'interno del corpo del piccolo, accendendo quel fuoco che ardeva in lui.
Il biondo non ci pensò poi due volte a spalancare la bocca e a prenderlo completamente, con l'eccitazione fastidiosa che iniziava a crescere nei propri jeans.
Il biondo lentamente iniziò a fare su e giù, sensualmente.
Christian imprecò e portò la sua testa all'indietro, spingendo piano nella bocca del più piccolo.
Mattia si fermò, ma ricominciò velocemente, gli occhi leggermente lucidi.
Il moro guardò la faccia dell'altro quando lo prese fino a fondo, vedendolo contorcersi mentre si fotteva da solo col suo cazzo.
"Prendilo, così.. prendilo tutto"
il biondo annuì disperato, le guance rosse, la gola stretta e le mani fisse sui fianchi dell'altro per reggersi.
"Hai una bocca sporca dolcezza, ma non voglio venire così"
Improvvisamente il riccio si sentì sollevato da terra e sbattuto contro il muro rudemente, Christian spinse la lingua nella sua bocca e il più piccolo l'accettò con piacere, spalancando le labbra. Mattia troppo preso non ce la fece più ed involontariamente, nel bacio iniziò a strusciarsi contro il bacino dell'altro come un animale, lasciandosi scappare dei sonori gemiti che fecero ghignare il più grande."Sei così spinto, ami essere così rumoroso in modo che tutti ci possano sentire, eh? Ti piace piccolo?" Gemette Christian
Mattia annuì timidamente
"Amo quando mi parli in questo modo"