PENNYWISE

17 3 0
                                    

Pennywise andava in giro con il suo aspetto umano facendosi chiamare Penny, attirava l'attenzione di quante più persone possibili per nutrirsene. Anche lui era nato con il raro potere di sua madre, il potere dell'illusionismo. Tra i clawn dei pozzi neri non era molto comune questo potere, spesso chi l'aveva veniva proclamato re del circo. I pochi clawn con questo potere riuscivano facilmente ad attirare le prede, in quanto confondeva la loro mente ingannandole. Le prede non avrebbero mai capito che se quello che avessero visto fosse reale o no.
Pennywise sulla terra faceva nuove amicizie per poi farle diventare sue vittime.

I suoi genitori non volevano che andasse in giro per nutrirsi al di fuori delle fogne, per paura di essere scoperti. Solo la notte gli era concesso. Aveva una grandissima casa, lì passava il tempo facendosi credere un essere umano, nessuno lo conosceva, o meglio nessun umano vivo..

Anne, la madre di Pennywise,  conosceva un segreto di alcune persone anziane che abitavano a Derry, che riguardava loro. Pur essendo umani, si presumeva che sapessero come ucciderli. Penny non credeva molto a questa storia.
Erano immortali, come avrebbero potuto ucciderli?

Una sera scelse casualmente una ragazza che sarebbe diventata una sua vittima, ma con quest'ultima non andò come voleva.

La ragazza era seduta su una panchina e si avvicinò a lei

<< Tutta sola? >>

<< Si >>

<< come mai se posso? >>

<< Ho avuto una brutta giornata, ma non mi va di parlarne con un estraneo >>

<< capisco, sono Penny >>

<< Cristal, sei nuovo da queste parti? Non ti ho mai visto >>

<< già mi sono trasferito da poco >>

<< ah e come ti trovi qui? >>

<< Molto bene, è un luogo accogliente >>

<< già >>

si accorse che aveva in tasca due biglietti

<< sono biglietti di un circo quelli? >>

<< Si >>

<< ti piace il circo? >>

<< Si, mi è sempre piaciuto, domani dovevo andarci con la mia migliore amica, ma non penso verrà >>

<< andrai da sola? >>

<< Credo proprio di si, tieni non ho che fare di un secondo biglietto, a te piace? >>

Disse dandolo a Penny

<< Si, sono cresciuto col
circo >>

<< davvero? >>

<< Si, mio nonno dirigeva un circo nella città in cui sono nato, anche i miei genitori ci lavoravano >>

<< ah è di famiglia! >>

<< Già >>

<< da dove vieni? >>

<< Da Portland >>

disse mentendole

<< bello! >>

Subito dopo arrivò sua sorella

<< Cristal! >>

<< Lorel >>

<< ti stavo cercando da un
po' >>

<< Lorel non ho voglia di parlarne >>

<< andiamo lo sai, domani sarà già tutto risolto come
sempre >>

<< notte.. Penny >>

<< notte >>

In quel preciso istante si rese conto che la stava lasciando andare, tornò a casa.. nella sua casa umana. Inizialmente non diede molto peso al fatto che avesse lasciato scappare una preda, ma poi fu invaso dai pensieri, così l'indomani cercò Cristal per finire il lavoro che aveva iniziato. La trovò in una stazione

<< Ei >>

<< Penny >>

<< hai risolto la questione di ieri? >>

<< Si >>

Era difficile per lui starle accanto senza avere il desiderio di nutrirsene. Nessun clawn sapeva resistere a lungo in presenza di un essere umano, specie se vicino.

<< non sei più andata al
circo? >>

<< no, non mi andava, in questi giorni non va proprio benissimo >>

L'inconscio di Penny lo faceva temporeggiare

<< hai detto che sei nuovo in città, conosci il lago di
Derry? >>

<< No >>

<< devi assolutamente vederlo, ti va di andarci domani? >>

<< Si >>

<< ok, scusa devo andare.. a domani quindi? >>

<< Si >>

Le disse sorridendo. Lo stava facendo di nuovo... la stava lasciando andare. Si chiedeva cosa non andasse..

THE ILLUSIONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora