"E' UN ALTRO GIORNO, FORZA ALZARSI"
Abuela Alma scese dalla propria camera, un sorrisone stampato sul viso e i capelli brizzolati come sempre raccolti sul retro della testa in un acconciatura morbida ed elegante.
Svegliò gli altri; la bella Isabela e l'intelligente Mirabel, la forzuta Luisa, la magnanima madre delle tre, julieta, il figlio Bruno, la soleggiata sorella Pepa e il marito ed i figli, Dolores, il piccolo Antonio e Camilo.
Scesero tutti, Camilo con un grandioso sbadiglio sbattè contro la sorella per errore, ne prese la forma appena questa si girò ed entrambi esclamarono
"Guarda dove vai Camilo!"
"mhf" la sorella fece una smorfia ridendo un pò poco dopo, così fece poi il fratello minore tornato se stesso.Mirabel abbracciava Isabela per darle il buongiorno, Julieta sorrise nel vederle più unite di quanto non lo fossero state prima e andò a preparare la colazione.
"Camilo, c'è chi chiede il tuo ausilio giù al villaggio" sorrise abuela al ragazzo impegnato a mangiare che la guardò e annuì, troppo preso per rispondere.
Uscì di casa come gli altri, tutti presi bene e col presupposto di dare una mano al prossimo.
"Camilo!" un uomo ben conosciuto dalla famiglia chiese l'aiuto del ragazzo per attaccare delle ghirlande, un altro chiese il suo aiuto per badare un attimo al cane in sua assenza, mentre andava a comprare delle cose. Il ragazzo rimase li ad aspettare accarezzando l'animale nelle vesti del padrone. Era una giornata soleggiata e calda, il sole baciava il suo viso e quasi lo ustionava inoltre non tirava un filo di vento, sembrava la giornata perfetta per un bagno al fiume.
"Ahem.. scusi?" Mentre pensava alla possibilità di andare a fare un bel tuffo in acqua, un giovane dagli occhi dorati lo chiamò, aveva l'impressione che fosse un viaggiatore.
"uh! oh, dimmi-" si voltò in fretta a guardarlo, era decisamente più alto di lui anche se dalla visuale del uomo di cui aveva preso forma, sembrava basso.
"cercavo un posto dove poter sistemare degli stivali, non conosco molto bene questo villaggio." ridacchiò un pò, guardando l'uomo.
Camilo rimase a guardarlo per un attimo, sorpreso nel vedere un viaggiatore in quel villaggio.
"alla fine del viale, a destra, c'è un negozio che te li aggiusterà sicuramente" annuì al ragazzo, tenendo saldamente la corda del cane."d'accordo, la ringrazio" sorrise, per poi incamminarsi lungo il viale, verso il negozio.
Rimase un attimo a guardare la figura del viaggiatore farsi sempre più piccola, quando il padrone del cane si presentò per riaverlo ridestando Camilo dai suoi pensieri."Ah.. si tenga, è stato un piacere" sorrise all'uomo sollevando con una mano il cappello che entrambi indossavano, per poi tornare ad essere se stesso, Camilo, un quindicenne dalla pelle mulatta, occhioni nocciolati e riccioli bruni, dal modo di fare allegro e sbarazzino.
Era ancora sorpreso dalla presenza di un ragazzo come quello in un villaggio del genere, un viaggiatore dalla pelle chiara, con occhi d'oro e capelli medesimi, lo aveva reso curioso soprattutto sapere da dove esso arrivasse.Corse al negozietto che aveva indicato, il proprio poncho a motivi giallo che svolazzava come un mantello sulla camicia bianca, ma al proprio arrivo non lo trovò, era già andato.
"Scusi, ha per caso visto un ragazzo.. alto più o meno così, biondo e dagli occhi dorati? Sarebbe dovuto venire qui.." ridacchiò, muovendo un po' le mani a casaccio per farsi capire.
"Si, è passato di qui lasciandomi i suoi stivali, è un viaggiatore a quanto pare, molto insolito" l'uomo rispose con una risata abbozzata, guardando il riccioluto con serenità.
"Ahimè è già andato da un pezzo, non so dove possa essere adesso, probabilmente a cercare dei nuovi botas!" Rise, congedando poi Camilo che uscì forse sconsolato dalla sua apparente scomparsa, dove poteva essere?Camminò, le mani in tasca e la testa tra le nuvole mentre calciava qualche sassolino di qua e di là, decise di andare al fiume come pensava di fare prima, un bel bagno lo avrebbe rinfrescato e risvegliato un po' decisamente.
Si sfilò i sandali, correndo sull'erba verso il fiume; amava la sensazione della gelida ed umida erba che attutiva i suoi passi mentre correva, che solleticava la pianta dei suoi piedi e lo accoglieva, lo faceva ridere serenamente, mentre i capelli si scuotevano ribelli in aria.
Si fermò gradualmente all'avvicinarsi, quando davanti a sé una figura familiare si fece vivida, intenta a rilassarsi seduta sull'erba.
Capelli dorati e portamento elegante, stava comodamente gettato sul terreno con sguardo sognante, il viaggiatore che Camilo stava cercando."È lui.." si avvicinò curioso, ricevendo un occhiata altrettanto curiosa dall'altro.
"Ehy" sorrise il viaggiatore, lasciandolo fare.
"Sei un viaggiatore? Non ti ho mai visto prima.." si sedette in fretta accanto a lui, curioso.
"Da dove vieni? Perché sei qui?" Continuo a parlare, eccitato come un bambino, facendo ridere l'altro."Sono un viaggiatore, vengo da terre fredde lontane da qui, ma mia madre ha origini calienti, credo si dica così" rise guardandolo, rispondendo alle sue domande.
"Mi sono fermato per farmi aggiustare gli stivali e mangiare qualcosa, niente di che" sorrise, il viaggiatore."Come ti chiami?" Sporse il viso verso di lui, chinandosi un po' verso la propria sinistra.
"Mi chiamo Benjamim" sorrise, strizzando un po' gli occhi.
"È un piacere conoscerti.." lo guardò, per far finire lui la frase, chiedendo per il suo nome.
"Camilo, mi chiamo Camilo Madrigal!" Sorrise raggiante.
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ꪜ꠸ꪖ꠹ꫀ᥅ꪮ// Camilo Madrigal// Boy X Boy
Подростковая литератураCamilo Madrigal, uno dei bambini speciali della altruista famiglia Madrigal, ha il dono di prendere le sembianze di chi desidera. Un ragazzo curioso e un po' impertinente, che alla veneranda età di 17 anni fa la conoscenza di un sereno viaggiatore s...