Faccio cadere il bicchiere di vino che Xiao mi ha appena offerto.
Non sono fatto per l'alcool.
- Io non ti offro più niente. -
Sbuffa, assaggiandone solo un sorso del suo bicchiere.
Lo guardo male, sbatto i pugni sul balcone ma il rumore nemmeno si sente per l'alto volume della musica.
- Voglio ubriacarmi Xiao. -
Mi lamento, appoggio pure la faccia sul bancone.
- Cosa vuoi che ti dica? Tu e l'alcol siete distanti come te e il piccante. -
Mi vengono i brividi. Non lo sopporto quello.
Brucia la lingua, le gengive e pure lo stomaco e come se non bastasse accalda anche.
Rotolo la faccia all'ingiù. Il naso contro il marmo nero mentre le braccia cadono ai lati del corpo.
- Voglio farmelo. -
Sospira, appoggia il bicchiere ancora pieno.
Lancia uno sguardo in pista, poi guarda me.
- Non viene alle feste, lo sai. -
Lo so, non esce da nessuna parte.
- Sai quanto sarebbe bello vestito da festa? Con solo pantaloncini e un top? -
Sorride, alza gli occhi.
- Sai che non si vestirebbe mai così. -
Lo so, lo so.
Ma me lo immagino comunque.
Rimaniamo in silenzio, lui che beve mentre io cerco qualcosa da mangiare nel menù di Xialing.
Siamo all'inaugurazione del suo nuovo ristorante di Liyue.
È da urlo questo posto.
Poltrone comode, ricolme di cotone e piume. Abbiamo ucciso parecchi uccelli per quelle.
C'è lo vedo lì seduto a sorseggiare qualcosa di altamente sofisticato con un libro in mano.
Le luci sono a lanterna fino a mezzanotte, poi le spengono e accendono quella a led.
Le odio quelle, accecano.
Eppure piacciono a molta gente.
Il pavimento è di legno di quercia, ma quello della pista da ballo è di quarzo nero.
Le pareti sono sempre di legno, quello rosso, non mi viene in mente il nome dell'albero ma è veramente bello il colore.
I tavoli sono tutti pieni, dalle finestre vedo la coda fuori dal locale.
Poveracci, fuori al gelo.
Io invece sono entrato mezz'ora prima che aprisse solo perché la proprietaria è mia amica.
Mi sento un stronzo.
Uno stronzo fortunato.
Alzo la testa, rimane il mento attaccato al bancone.
- Tu l'hai trovato lui? -
Scuote la testa.
- Mi ha promesso che veniva. -
Dice serioso, mentre controlla dall'entrata i ragazzi che entrano.
- Sei ridicolo. -
Dico così alla cavolo, solo per prenderlo in giro.
Mi lancia un occhiataccia.
- Io ridicolo? Non sono io quello che va dietro alla stessa persona dalla prima elementare. E che non sento più da quattro anni. -
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One-shot: Chongyun×Xingqiu
FanfictionLeggete, se vi piace la ship :) Non so che mettere come descrizione, sorry.