One-shot: Chongyun×Xingqiu

Xingqiu

Diciamo più che camminare ora corriamo.

Abbiamo perso un po' di tempo nei vicoli buii che trovavamo. Chongyun bacia davvero molto bene.

È passionale.

Alcune volte è feroce, ma nella maggior parte è passionale.

Rido quando scatta veloce e mi trascina in avanti perché non resiste più.

- Certo che sei davvero lento. -

Prende in giro lui.

Oh ma davvero?

- Certo che tu non sai proprio trattenerti. -

Le guancie si tingono di un leggero rosso che svenisce quasi subito.

Quando arriviamo davanti a casa sua, si ferma.

Voltea tutto il corpo verso di me e stringe forte la presa sulla mia mano.

- Ti pongo due domande, cerca di essere il più serio possibile. -

Annuisco, mi avvicino talmente tanto da essere ad un palmo dal suo volto. Stringe un suo braccio intorno alla mia vita.

Sbuffa, mi bacia velocemente la guancia.

- Sei sicuro? -

Colgo la palla al balzo.

Dai Chongyun l'insicurezza no.

- Ti amo dalla prima elemente, quando mi hai portato il ghiacciolo all'anice per merenda. Non mi tiro indietro adesso Chong. -

Strofino il naso contro il suo.

- Io ti amo dal giorno prima, quando mi hai prestato la gomma. Il tuo sorriso di quando eri bambino me lo ricordo ancora. -

Ridacchio, gli bacio un paio di volte il viso.

- Mi hai portato un ghiacciolo per una gomma? -

- Ah-ha. -

Stringe più forte la mano sul fianco, credo rimarrà il segno delle sue dita.

- Seconda domanda, pronto a subirti mia zia? -

Rido, rido come se non ci fosse un domani.

Poi è stato lui a dirmi di fare il serio.

Quando può essere adorabilmente scemo.

- Tua zia è un mood di vita, Chongyun. Ti sposerei solo per essere imparentato con lei. -

Esagerato, mi dice.

Ma ho ragione, quella donna è meravigliosa.

Diventerei etero solo per lei, se Chongyun non esistesse ovviamente.

Mi tiene sempre vicino quando saliamo le scale di legno, lascia la sua presa su di me solo perché deve aprire la porta.

- Zia, sono tornato. Ho portato... -

- Xingqiu! -

Esclama una voce femminile, apparendo dal salotto.

Indossa i tacchi bianchi, un vestito lungo nero con uno strappo, i capelli sono liberi e ha un filo di trucco sul viso.

Stava per uscire.

Apre le braccia verso di me, mi ci tuffo dentro.

- Shenhe! - Esclamo io.

Una voce dietro di me sbuffa irritato.

Amo le sue reazioni, cavolo.

C'è qualcosa di lui che non mi piaccia?