"Che cosa sarebbe il mondo se non ci fosse la lotta? Un orrendo e solitario luogo di morte. Non è forse la malattia che rende buona la salute? Non è forse la fame che gratifica la sazietà e il travaglio che rende così dolce il riposo? Guai se uno degli elementi in lotta prende il sopravvento sul nemico: la vittoria coinciderebbe col suicidio del vincitore."
~Eraclito, filosofo greco._____________
"Io non ce la faccio." disse Simone con un sospiro.
Il peso del rifiuto premette sul cuore di Manuel fino a schiacciarlo. Pensò che forse aveva sentito male; che forse la scarica elettrica provocata dalle sue orecchie che aveva raggiunto il suo cervello avesse commesso un'errore di comunicazione. Succede, no? Di fare errori.
Manuel ne aveva fatti fin troppi con Simone. Ma per una volta, aveva scelto di non sbagliare più. Aveva scelto di raccontargli la sua storia, di mostrargli chi era veramente, chi amava veramente. Si era messo a nudo davanti a Simone, e non solo fisicamente. Gli aveva permesso di scrutare il suo cuore da vicino, qualcosa che nessuno era mia riuscito a fare prima d'ora.
Gli aveva confessato il suo amore, perché non aveva più paura.
Ma allora perché quello scarica elettrica mentiva? E perché gli sembrava che, in realtà, non stesse mentendo?
Manuel proprio non se lo spiegava.
Non capiva. Con Simone, non capiva mai.
"Scusa, in che senso?" chiese speranzoso, il cuore che ormai di battiti ne aveva persi migliaia.
Simone scosse la testa. "Io...non posso. Non posso stare con te."
Il mondo gli crollò addosso. I punti interrogativi più arroganti si ammassarono nella sua testa e colpirono il suo cuore, procurandogli un nodo in gola e serie difficoltà a respirare. Manuel credeva di aver appena parlato a un demone: chi altri avrebbe scelto di fargli così male?
Simone non gli avrebbe mai infilzato il cuore. Non lo avrebbe mai ucciso, come stava avvenendo adesso.
Simone non lo avrebbe mai fatto.
Simone non lo avrebbe mai fatto.
"Manuel?" lo chiamò una voce che nel caos della sua testa appariva fin troppo lontana. Un eco di speranza nel mare in tempesta; una nave grande imponente, pronta a salvarlo dallo stesso mare in cui stava affogando.
"Io...io non capisco," rispose Manuel con un fil di voce, la presenza del suo cuore indesiderata nel suo petto. Avrebbe preferito farselo strappare, piuttosto che sentirlo spezzato. "tu...io non ti piacevo?"
Simone chiuse gli occhi, come a voler racimolare le idee. Manuel aspettò paziente; sentì che lo avrebbe aspettato per sempre.
"Manuel, io ti amo," l'aria intorno a loro scomparse improvvisamente. "ma non è importante. Non possiamo stare insieme lo stesso. Non possiamo."
Eccolo di nuovo lì, il demone.
E di demoni, Manuel ne aveva combattuti. Si era scontrato con la sua paura a mani nude, e aveva vinto su di essa affiancato dall'amore. Si era conosciuto, battagliando demoni. Li aveva uccisi uno ad uno, da quelli del suo passato, più nascosti e crudeli, a quelli del suo presente, più avidi e corrotti. Li aveva vinti tutti, i suoi demoni; aveva imparato ad amare se stesso e ad accettare i desideri del suo cuore.
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Dove l'universo s'incontra || simuel
Fanfiction"Io non ce la faccio." disse Simone con un sospiro. Il peso del rifiuto premette sul cuore di Manuel fino a schiacciarlo. O Stavolta è Simone ad avere paura e Manuel a dargli coraggio.