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La terza volta che l'ho vista, mi è successo di sera.
Alle nove avevo appena finito di cenare e stavo prendendo le mie pillole prima di andare a dormire.
Ammetto di fare uso di antidepressivi: sono una persona molto emotiva e quei farmaci mi aiutano a non piangere per ogni cosa. Ultimamente mi servono molto di più, a causa di quest'ombra.
Ero in piedi davanti al lavandino della cucina e avevo appena mandato giù una pillola con un sorso d'acqua. Mi sono voltata e l'ombra era di nuovo lì, davanti a me.
Questa volta è rimasta un po' più a lungo a fissarmi, ma poi si è dissolta come al solito. Ero atterrita e non osavo muovermi o parlare.
Dopo che l'ombra si fu dissolta, trovai per terra un pezzo di carta strappato. C'era scritto "quasi", con una grafia storta e disordinata.
Quella sera ho faticato molto a prendere sonno.

Gli occhi dell'ombraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora