8. GUAI IN VISTA

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Cammino svogliata lungo il vialetto alberato. Le foglie sono di un verde tanto brillante che la primavera si insinua in me pur se dentro soffia gelido un freddo vento d'inverno. Ho una sgradevole sensazione che mi calpesta lo spirito da questa mattina, oramai; non so se sia strettamente ricollegata all'episodio di questa mattina in classe. Stringo il libro al petto mentre mi perdo tra le fronde selvagge degli alberi al mio fianco. Gli uccellini cinguettano felici saltellando qua e là sui rami sottili. Quell'allegro fischiare mi tira un po' su di morale, sorrido scorgendo i movimenti veloci e precisi di quel corteggiare. È la stagione dell'amore e non sono solo le movenze di questi piccoli animaletti a ricordarmelo. Pure dentro di me qualcosa scalcia irrequieto. Non ho mai dato peso alla mia vita sentimentale, ma nell'ultimo periodo ci sto pensando più di quanto possa permettermi. <<Sarà la primavera...>> confermo soprappensiero.

<<Sarà la tua fine>> mi insegue invece una voce.
Mi volto di soprassalto, ho riconosciuto quel tono di voce e il mio essere completamente sola in questo lato isolato della scuola non mi aggrada.
Marcus sogghigna velenoso mentre si avvicina scortato da altri due energumeni, non tanto alti e poderosi quanto lui, ma ugualmente dotati di un corpo che denota non poco forza.
Mi si avvicina ed io alzo la testa. La sua altezza mi sovrasta ed io ingurgito continuando a mantenere la testa dritta con la speranza di preservare quell'ultimo briciolo impavido.
Nessuno mai ha osato torcermi anche un solo capello da quando sono arrivata in questa scuola, e questo solo perché sono una cheerleader della squadra dei Dozer. Il baseball è lo sport di punta della nostra scuola e dunque mai e poi mai qualcuno oserebbe arrecare un danno ad uno dei suoi membri.
Marcus mi fissa con voracità, vorrebbe farmi chissà cosa, ma anche lui sa che dovrà limitarsi a solo parole di sfida.

<<Grande e grosso e invece ti porti dietro questi altri due gorilla. Cos'è hai paura che ti possa mettere al tappeto con due balzi e un po' di balli?>> mi burlo di lui. Riconosco di essere incosciente; non dovrei stuzzicarlo, so quanto la fama di bravo ragazzo non gli calzi a pennello.
Difatti lui si rabbuia, fa un passo avanti ed io oscillo ma non indietreggio.
<<Se vuoi restare sola con me non c'è alcun problema, basta un mio cenno e loro vanno via>> ghigna allusivo.
Ed anche solo il pensiero di scambiare effusioni con quel bestione dai muscoli d'acciaio, ma dalla mente appannata e letargica quanto un bradipo mi stomaca.
<<Ti ringrazio dell'offerta allettante, ma che ci vuoi fare... ho un impegno improrogabile che mi attende.>>
Lui si fa ancora più vicino ed io cozzo inconsciamente contro il muro rossiccio di mattoncini ruvidi alle mie spalle. Puzza di cloro e capelli unti. Glieli fisso con disgusto, decidendo quanto possa essere stupida una persona che costretta a fare docce tutti i giorni ugualmente sfoggia capelli tanto luridi. Oggi, quella folta chioma illuminata è tenuta bene all'indietro da un'abbondante manciata di gel ancora fresco.

<<Sicura di non avere tempo? Ti assicuro che non ci vorrà molto>> <<Non ne avevo dubbi>> e le parole ingiuriose mi scivolano dalla bocca con troppa facilità. Anche i due gorilla scoppiano a ridere, e tanta ilarità proprio non mette di buon umore il terzo che con un ringhio mette a cuccia i seguaci, rivolgendo successivamente lo stesso grugno a me.
<<Fai la dura? Credi che non ti farò nulla solo perché sei uno degli angeli? Io me ne sbatto della squadra di baseball>> mi ringhia addosso, e l'alito maleodorante di cipolla e bacon mi nausea ancor di più. Poggia le mani sulle mie spalle appiattendo la mia schiena al muro freddo.

<<Cosa sta succedendo?>>
Quella voce mi suona soave. Mi sporgo di lato e i miei occhi sorridono.
Jonatan cammina spedito verso di noi e dietro di lui, tre giovani alti ed atletici sfidano con sguardi duri e decisi gli avversari.
<<Nulla che ti riguarda Bold>> risponde Marcus con aria di sfida.
<<Hai ragione Marcus, secondo il tuo punto di vista non sono affari che mi riguardano, ma sai com'è, gli affari da che mondo è mondo si fanno in due, dunque domandiamo anche alla bella Grace se desidera tenermi fuori dai suoi di affari. Vedi Marcus, domani sera il mio team sosterrà una partita davvero, ma davvero molto importante per il campionato, e in quanto tale necessitiamo del massimo sostegno da parte di ognuno di voi. Soprattutto dalle cheerleader che ci sostengono, incoraggiano ed esultano durante tutto il match. Ma cosa ne potete sapere voi...>> sospira atteggiando il volto con fare triste <<voi nuotatori non possedete una squadra di cheerleader, dunque come poter capire quanto il loro ruolo sia di estrema importanza.>>

<<Ti ripeto, sparisci Jonatan. Non sono affari che ti riguardano>> ripete Marcus. Stavolta allontana le sue luride mani dalla sottoscritta e quindi si volta rivolgendo il petto largo al ragazzo di fronte. I due si sfidano con gli occhi. Il sorriso sfrontato del biondo suggerisce che di sicuro la spunterà. Difatti, dopo un silenzio che sapeva di infinito, Marcus affloscia il petto colmo d'ego. Ma prima di sparire mi scivola accanto sussurrandomi all'orecchio: <<non è finita qui bel culetto.>>
Stringo i denti, ma sopporto. Stavolta la mia lingua non sarà più veloce del pensiero. So quanto, buttare altra brace sul fuoco, non sia un comportamento intelligente.

<<Tutto okay?>> mi domanda Jonatan avvicinandosi. Poggia la mano sulla mia spalla e stavolta la mia pelle vibra con un'intensità diversa.
Faccio di sì con la testa, ma non parlo. Di solito sono un tipo sfacciato, tuttavia la presenza di Jonatan ha l'abilità di trasformare quel leone spavaldo in una pecorella spaventata.
Gli occhi di lui mi fissano con intensità. È serio e chissà cosa pensa. Scivola veloce lo sguardo sul mio volto fino ad arrivare alle mie labbra, sulle quali sosta qualche secondo; quel breve lasso di tempo mi scioglie. Mi squaglia dolce come un gelato al sole.

<<Non ha osato farti nulla di strano, vero?>> domanda apprensivo, e quel suo modo di proteggermi, di tenermi al sicuro mi gratifica, allontanando da me qualsiasi nube scura.
<<Assolutamente no. Penso che Marcus sia più il tipo: pallone gonfiato, piuttosto che: coraggioso guerriero. E la vile ritirata di poco prima mi da ragione>> confermo sorridendo.
Anche Jonatan ora sorride. Mi fissa divertito.
<<Lo penso anche io, ma ti consiglio di non andartene in giro da sola nei prossimi giorni. Mi permetti di accompagnarti in qualsiasi posto tua sia diretta?>>
Mi mordo un labbro. L'idea di passeggiare accanto a lui mi eccita a tal punto che le mie guance improvvise si tingono di rosso. Ma il pensiero di come potrebbe reagire Margaery nel vederci affiancati mi getta addosso una cascata di gelida acqua.
<<Ti ringrazio, ma sono di già arrivata>> indico il bar che si intravede oltre l'angolo.
<<Bene>> si sincera lui. <<Vorrà dire che il nostro tragitto assieme sarà breve>> aggiunge facendo un cenno con la testa così da incitarmi nel procedere.

Seppure breve, la nostra camminata mi colma di piacere. Il vialetto è tropo stretto perché altri, oltre me e lui, possano camminare sulla nostra stessa latitudine. E quell'avanzare insieme per me è talmente intimo che mi imbarazza a dismisura. Abbasso la testa quando i pensieri si fanno più espliciti del dovuto.
<<Allora Grace, ci vediamo domani?>>
<<Cosa?>> rispondo io scioccamente. La bocca è per metà aperta; se in questo momento un'ape ci dovesse entrare comunque la mia espressione da ebete non potrebbe essere più umiliante.
<<Certo, mi ha detto Margaery che domani tu sarai una delle cheerleader titolari.>>
<<Ah, sì certo>> confermo tornando lucida.
<<Sono ansioso di vederti ballare>> aggiunge ammiccante <<mi raccomando, metticela tutta. Molti tra i miei compagni fanno il tifo per te>> confessa allusivo fissando l'amico poco distante. Quest'ultimo sgrana gli occhi arrossendo all'istante, mentre gli altri ridono divertiti. Anche io sorrido. Sono abituata a prendere parte a questi siparietti, nulla di nuovo per me. Lo saluto con la mano mentre da lontano Jonatan si volta per l'ultima volta. Ed io, come una fidanzata che vede partire il suo amato per il fronte, lo fisso fino a quando il suo capo sparisce oltre il muro in lontananza.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 10, 2022 ⏰

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