︶꒦꒷Capitolo 2꒷꒦︶

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Dopo aver finito di fare la doccia mi vestii e uscì dal bagno.
Vidi Jotaro che stava già dormendo, quindi decisi di mettermi a letto anch'io.
Circa un'ora dopo stavo sempre cercando di addormentarmi, ma non ci riuscivo, quindi andai in bagno.

Appoggiai la porta del bagno, e mi lavai la faccia.
Sentì uno scricchiolio, alzai di scatto la testa e vidi attraverso lo specchio che Jotaro era dietro di me, presi un infarto, ma fortunatamente non urlai.
Cercai di uscire dal bagno ma Jotaro mi bloccò il polso.

[PARTE SMUT]

"Che cosa......" Prima che io finissi la frase sentì una leggera pressione sulle labbra, e in quel momento realizzai che Jotaro mi stava baciando.
Chiusi gli occhi e mi feci trasportare dal bacio, per poi staccarci per mancanza di ossigeno.

"T/n mi piaci" disse Jotaro con uno sguardo serio.

Solo a guardarlo mi tremavano le gambe, era tremendamente sexy.
Gli presi la faccia con le mani e lo baciai.
Lui all'inizio era sorpreso del mio gesto, ma poi intensificò il bacio aggiungendoci la lingua, ed io iniziai ad ansimare sempre di più.

"Jotaro, anche tu mi piaci" dissi io tra gli ansimi.

Poi lui mi prese i miei glutei, e mi appoggiò sul lavandino facendo strusciare le nostre intimità eccitate.
Senza interrompere il bacio mi strappò la maglietta e il reggiseno lanciandoli in un punto indefinito della camera.
Con una mano iniziò a stuzzicare il seno sinistro, mentre prese in bocca quello destro.

"Mmh......aah, Jotaro" dissi io in preda al piacere.

Poi presi io l'iniziativa, gli tolsi la maglia, e mi lanciai sul suo collo.
Iniziai a lasciare su di lui dei baci umidi che diventarono presto succhiotto.

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Prendendomi sempre pei i glutei, mi lanciò in mezzo al letto.
Mi tolse i pantaloni e inizió a stuzzicare la mia intimità, con il pollice toccò il mio clitoride gonfio e gemetti.
Mi tolse le mutandine, e infilò dentro due dita senza avvisarmi, mi tappai la bocca con una mano per non fare rumore, ma Jotaro la tolse.

"Piccola, togli la mano, voglio sentire la tua voce" mi disse con un tono sensuale.

Lui inizió a muovere le dita e pian piano godevo sempre di più.
Quando iniziai a muovere i fianchi verso le sue dita e il nodo alla pancia si stava per sciogliere, (t/n stava per raggiungere l'orgasmo) lui tolse le dita e io feci un grugnito di disaccordo.
Iniziai a toglierli i pantaloni del pigiama, che evidenziavano il suo rigonfiamento.
Poi gli tolsi le mutande, lentamente, lui era terribilmente imbarazzato.
Quando la sua intimità uscì, vidi la punta rossa e dolorante del suo membro.

"Oh madonna quanto é grosso" pensai.

Lo toccai delicatamente, lui gemette e tirò indietro la testa. Io risi.
Iniziai a muovere la mano sul suo cazzo, per poi metterlo in bocca.
Cominciai a muovere la testa su e giù, ma era troppo grande quindi mi aiutai con le mani. Quando sentì che il suo membro si stava gonfiando nella mia bocca, mi spostai.

"Che stronza" disse Jotaro senza fiato.

"Questo è per prima~" risposi

"Te l'ha farò pagare~" disse spingendomi sul letto.

Mi bloccó i polsi con una mano sopra la mia testa.
Iniziò a strofinare le nostre intimità, e poi si posizionò davanti alla mia entrata.
Entrò con tutta la sua lunghezza e tirai un urlo che però soffocò baciandomi.
Calde lacrime caddero sulle mie guance, ma a lui non importava, iniziò a muoversi lentamente e io gemetti.
All'inizio faceva male, ma dopo diventò tutto un piacere.
Le spinte iniziarono ad aumentare, ed a ogni colpo gemevo senza contegno per il piacere che mi stava dando.
La stanza era piena dei nostri gemiti e dal suono della nostra pelle che si scontrava.
Le spinte si fecero più forti e precise sul mio punto g, Jotaro aumentò la velocità, più veloce, sempre più veloce.

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"Jotaro, sono al limite" dissi con il poco fiato che mi era rimasto in gola.

"Anch'io sono al limite"disse lui.

Lui cominciò a toccare il mio clitoride, era sovrastimolata e sapevo che a momenti sarei venuta.
Jotaro aumentò ancora la velocità delle spinte, e venni sul suo poderoso cazzo.
Poco dopo anche lui raggiunse l'apice del piacere, sentì qualcosa di caldo che stava entrando dentro di me.
Jotaro uscì da me e cadde un po' di quella sostanza bianca che aveva spruzzato dentro di me.
Jotaro andò in bagno, prese un pezzo di carta e mi ripulì.

"T/n, ti amo, sei stata brava piccola mia. Mi disse mentre mi dava un bacio sulla fronte.

"Jotaro, ti amo anch'io.

Ci avvolgemmo con le coperte e ci addormentammo, felici e nudi.






Angolo autrice:
Conteggio parole: 790
La storia finisce qui.
Ciao a tutti spero che questa storia sia di vostro gradimento.





Jotaro x reader  (Le bizzarre avventure di JoJo)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora