Capitolo 1

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Furi faceva freddo, pioveva e Thomas stava sprofondato in una poltrona di pelle marrone, guardando ipnotizzato il fuoco che scoppiettava nel camino di mattoni e marmo. In grembo teneva un libro intitolato "Tutta Londra in un libro". Stava facendo un'orecchia alla pagina del libro che stava leggendo, quando a un tratto, un tuono, rimbombò all'improvviso per le strade e la mano gli scivolò violentemente dal libro portandosi via quasi una pagina. Si svegliò dall'ipnosi di soprassalto, schizzando in aria - come se si fosse ricordato che stava in guerra - per poi ricadere sulla poltrona massaggiandosi le tempie e facendo grossi respiri. Prese due pillole e insieme vi bevve un bicchiere d'acqua, purtroppo Thomas soffriva di una malattia, chiamata cardiopatia, ci era nato con questo problema.
Lo odiava così tanto che a volte preferirebbe non esistere per non provare dolore. Aveva una mente molto sviluppata rispetto ai ragazzini della sua età, essendo cardiopatico la madre non lo lasciava uscire spesso, e lui era costretto a rimanere in casa, tutto il giorno, a tenergli  compagnia c'erano i suoi libri, ma Thomas non leggeva fiabe o racconti, no quelli non gli piacevano, probabilmente perché i genitori non glieli avevano mai raccontati, leggeva invece libri di scienza e geografia che aveva accumulato con il tempo dato che non poteva viaggiare.
L'orologio a pendolo suonò le sei e tutta la casa si tramutò in un concerto di campanellini. Tenendosi la testa tra le mani aspettò che il frastuono finisse. Dopo un tempo che sembrava infinito, richiuse il libro, uscì dalla sua camera e si precipitò giù per le scale.
Arrivò in sala da pranzo e vi trovò sua madre, la signora Crimson, stava osservando la tavola in cerca di qualcosa da raddrizzare o spostare. Margaret Crimson era una donna alta,con due occhi color smeraldo e capelli biondi ondulati, legati con un fazzoletto rosa pallido alla moda di quei tempi. Indossava sempre un vestito, pesante o leggero in base alla stagione. Quella sera aveva indosso un vestito che richiamava il fazzoletto.
" Ciao tesoro!"lo salutò" Oh guarda come sei ridotto vatti a cambiare che hai tutti i vestiti stropicciati e fatti una doccia calda che puzzi di cenere e fumo." Osservò la madre per un momento poi si girò e chiese
"Chi viene a cena oggi?"
"Come chi viene?"
"Sì, chi abbiamo oggi da accogliere?" le chiese in modo ironico allargando le braccia.
"Oh, non dire così Thomas, e comunque oggi vengono la signora e il signor Taylor."
"Ah allora mi sa che dopo cena me ne vado in camera mia. Tanto papà inizierà sicuramente a parlare di politica."
"No, non credo proprio, i signori Taylor sono appena arrivati a Londra e poi vengono anche le figlie che sono della tua stessa età e magari potresti farle sentire a loro agio parlandoci."
"Ho scelta?- No." gli risponde la madre, dandogli un bacio sulla guancia destra e andando in cucina a verificare che tutto stesse procedendo come previsto.
Thomas salì svogliatamente le scale e percorse il corridoio per arrivare al bagno.  Aprì il rubinetto dell'acqua calda e iniziò a sbottonarsi la camicia, ma si fermò ad osservarsi allo specchio: aveva capelli scuri presi dal padre e gli occhi verdi come quelli della madre, un naso all'insù ed una bocca larga. Thomas  andava per i quindici come diceva lui, anche se ne aveva appena compiuto  quattordici.

Quando ebbe finito di fare la doccia, trovò i vestiti che la cameriera gli aveva lasciato sul suo letto, appositamente per quella serata ; con i capelli grondanti d'acqua iniziò a vestirsi. Sì era messo un pantalone e una giacca  neri, una camicia inamidata bianca e per finire aveva indossato un paio di scarpe anch'esse  nere eleganti. Si pettinò i capelli all' indietro per non doversi mettere il gel.
Scendendo l'ultimo gradino fece una piroetta e si mise vicino alla madre e al padre per accogliere gli ospiti di quella nuova serata.
Margaret lo guardò dal basso verso l'alto e disse "Sei perfetto.", Thomas alzò gli occhi al cielo sospirando, chiedendosi se sua madre l'avrebbe mai visto come voleva lui. Un attimo prima del rintocco delle sette, del Big Ben, la porta di dei signori Crimson, si aprì, rivelando i nuovi arrivati, ma soprattutto i volti delle due sorelle, o meglio delle due sorelle-gemelle!



ANGOLO AUTORE:
Ciao a tutti! 👋
Sono nuova qui su Wattpad e avevo già letto qualche storia. Così mi sono decisa a riprendere il lavoro che avevo lasciato da parte parecchi anni fa. Questo capitolo l'ho un po' rivisitato, perché l'avevo scritto a 10 anni. Voglio condividere con voi questo racconto per prendere i vostri consigli e magari anche suggerimenti   e migliorarmi. ❤️Quindi sono aperta a tutto consigli e critiche, le accetto tutte.
Spero davvero che vi piaccia e ringrazio tutti quelli che leggeranno questo racconto e che metteranno un cuoricino❤️ e un piccolo commento💭  o magari che leggeranno solo.
Vi ringrazio e vi mando a tutti/e un bacione💓 e niente ci vediamo al prossimo capitolo!

Omicidio in galleria d'arteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora