5~ IPM important people in my life

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Carmine: dottore'
Paola: dimmi *lo guardo*
Carmine: ho paura di non essere un buon padre
Paola: non dirlo nemmeno per scherzo sarai un ottimo padre
Carmine: grazie, lei è già un ottima madre
Paola: grazie...posso chiederti una cosa?
Carmine: certo direttrì
Paola: tu sai cosa vorrebbe Nina per Futura?
Carmine: solo il meglio e voi siete il meglio direttrì
Paola: grazie io mi immagino Futura da grande a volte
Carmine: e come se la immagina?
Paola: simile a te e a Nina
Carmine: più a Nina
Paola: va bene *sorrido*
Carmine: poi?
Paola: allora ti piace immaginarla da grande
Carmine: moltissimo
Paola: dopo però voglio sentire la tua versione
Carmine: d'accordo prima lei però è una signora ed è incinta di due signorine secondo me
Paola: allora ci conto, con Futura hai indovinato
Carmine: vedrà dottore'
Paola: *annuisco* poi me la immagino mora con gli occhi di Nina quei lineamenti angelici alta come te magra come voi due messi insieme e poi la immagino dolce, educata, altruista, una brava ragazza come voi due
Carmine: come la mamma
Paola: Carmine non ti sminuire
Carmine: è la verità
Paola: ascolta tu hai ucciso quel ragazzo perché stava stuprando Nina giusto?
Carmine: giusto
Paola: allora questo fa già di te un eroe
Carmine: grazie direttrì perché non me l'ha mai detto?
Paola: perché hai fatto l eroe in modo sbagliato
Carmine: avrei dovuto chiamare la polizia?
Paola: no perché non ci sarebbe stato tempo, l'avrebbero stuprata e tu lo sai meglio di me
Carmine: e allora? Cosa vuole dirmi con questo?
Paola: che tu non ti sei accontentato di essere un eroe hai voluto di più, hai fatto il super eroe
Carmine: *mi ascolta mentre gli parlo e mi annuisce*
Paola: a volte bisogna accontentarsi, anche se in questa città di coltelli e pistole ne tirano fuori troppe soprattutto perché non servono in molte di queste occasioni
Carmine: ha ragione, siamo troppo vendicativi
Paola: eh già...non te l'ho mai detto perché avresti pensato di aver fatto bene e soprattutto se a ogni ragazzo che arriva gli dicessi che ha fatto bene a compiere un reato farei male il mio lavoro
Carmine: capisco
Paola: il mio compito è quello di farvi capire che le cose devo e posso essere dette a parole senza usare la violenza o le armi perché non serve bastano le parole
Carmine: lei nella mia situazione che avrebbe fatto?
Paola: avrei reagito ma non avrei ucciso
Carmine: e come avrebbe fatto se non si fossero spostati?
Paola: avrei chiamato aiuto
Carmine: dottore' le dico una cosa a Napoli può gridare quanto vuole ma nessuno si fermerà mai ad aiutarla *dice con occhi seri e spietati*
Paola: l'ho visto e capito molto bene a mie spese
Carmine: ha visto che città di merda?
Paola: si
Carmine: eppure io ci sono nato che ci posso fare?
Paola: tu niente, se vorrai con il mio aiuto potrai avere la forza di cambiare
Carmine: che vuol dire?
Paola: magari andare a Milano con Futura, Filippo e Naditza
Carmine: si e una volta lì?
Paola: ti cercheremo un lavoro
Carmine: no grazie, non è che io non voglia andare a Milano, ansi, è solo che qui ci siete voi e il comandante lì...no
Paola: *annuisco*
Carmine: si è vero perderò il mio migliore amico ma lì non ho nessuno che mi aiuti con la bambina perché Filippo tornerà a suonare, Naditza inizierà a studiare e io dovrò lavorare e pensare a Futura, da solo non ce la faccio
Paola: allora vorrà dire che resterai a casa nuova con noi
Carmine: grazie *mi abbraccia*
Paola: *lo abbraccio* e di che
Massimo: *ci guarda dolcemente*
❤️ Pov. Paola ❤️
La sera ceniamo e andiamo tutti a letto. La mattina dopo mi alzo, mi sistemo e andiamo tutti in IPM
Gennaro: buongiorno dottoressa
Paola: buongiorno
Liz: buongiorno direttrice
Paola: buongiorno Liz... caffè?
Liz: si,grazie
Paola: hai passato la varicella?
Liz: si certo
Paola: allora vieni
Liz: povera Futura è tutta a puntini *sorride guardandola* è sempre un amore
Paola: si e sta molto meglio, le bollicine si stanno seccando
Liz: ottimo
Paola: se non le gratta con le unghiette spariranno senza lasciare traccia
Liz: sicuramente non si preoccupi
Paola: *le preparo il caffè*
Liz: dottoressa
Paola: si *le porgo il caffè*
Liz: grazie mille *lo prende*
Paola: *torno vicino alla macchinetta e dò il via alla preparazione della cioccolata mentre la prepara mi fisso a guardarla* figurati, dimmi...che altro mi devi dire?
Liz: come l'ha capito? *rimane stranita*
Paola: il tono, lo sguardo soprattutto lo sguardo però *sorrido*
Liz: e che sguardo ho?
Paola: lo sguardo e il tono di una che vorrebbe chiedermi una cosa ma non ha il coraggio di farlo *suona la macchinetta e io prendo il bicchierino mentre la guardo*
Liz: ok...mi ha capita perfettamente *rimane di stucco*
Paola: *la raggiungo e mi siedo* bene, chiedi
Liz: sicura? *rimane sbalordita*
Paola: si, certo *sorrido* che c'è?
Liz: no niente è che non ti ho mai vista così sorridente, hai una luce particolare da quando i ragazzi... *Non chiude la frase per paura di offendermi*
Paola: hanno detto che sono incinta, volevi dire questo no? *La guardo sorridendole*
Liz: s...si *sorride quasi impaurita* Paola ti senti bene? Sei tornata tu o un tuo prototipo?
Paola: *rido* no no tutto bene, sono proprio io
Liz: scusa è che io non ti ho mai vista così felice *sorride sconvolta ma felice*
Paola: *comincio a bere la cioccolata calda* no è che...aspettavo questo momento da undici anni, da quando persi il figlio mio e di Lorenzo insieme alla mobilità della gamba e...non mi sembra vero che ora non ce ne sia uno ma due...due gemelli *mi si illuminano gli occhi*
Liz: *si alza viene da me e mi abbraccia* Paola! Sono così felice per voi! Sta arrivando quello che meritavi da tempo
Paola: grazie *la abbraccio*
Liz: e di che? Tutto torna
Paola: lo so, tutto torna anche e soprattutto in positivo non solo in negativo *faccio un mezzo sorriso con una faccia perplessa*
Liz: no no deve tornare soprattutto in positivo *mi guarda felice*
Paola: si ma...anche a te deve tornare qualcosa in positivo no? *Sorrido*
Liz: Paola torna una cosa alla volta, ora chiedi troppo! *Sorride*
Paola: e chi lo dice? *La guardo chiedendomi se lei non volesse qualcosa o non potesse avvenire*
Liz: non è il momento forse *dice incerta*
Paola: invece si perché non dovrebbe? *la guardo curiosa*
Liz: non te l'ho mai detto ma sono divorziata anche io
Paola: oddio...scusa non volevo
Liz: no tranquilla, sono io che l'ho cacciato di casa perché era geloso di un ragazzo dell' IPM che era un Ciro primo ecco mettiamola così
Paola: perché era geloso di questo ragazzo? Se posso sapere...
Liz: questo ragazzo era innamorato di me, mi aveva presa in confidenza e lui diceva che era troppo e che le cose dovevano essere ridimensionate
Paola: insomma ti aveva preso per una fidanzata su cui sempre contare
Liz: esatto, una fidanzata che è già sposata però non è nemmeno più fidanzata è la moglie di un altro
Paola: certo ma questi sono ragazzi totalmente fuori di testa per alcuni versi
Liz: esatto, è vero era innamorato di me ma aveva bisogno della vicinanza di qualcuno e quel qualcuno potevo essere solo io per lui, mi aveva scelta
Paola: certo, capisco
Liz: certo, io provavo a fargli capire che certe cose non vanno fatte, che le cose vanno ottenute non bisogna prenderle a qualcun altro che ha sudato per averle perché lui come tutti i ragazzi che sono qui oggi sono in grado di farcela, posso davvero cambiare vita e diventare chi vogliono loro
Paola: certo che possono non sono mica stupidi, hanno sbagliato, è vero ma chi non ha sbagliato nella propria vita?
Liz: nessuno
Paola: la crescita maggiore viene proprio da questo dagli sbagli
Liz: esatto anche se, farlo entrare nella zucca di questi ragazzi è alquanto difficile Paola tu lo sai meglio di me
Paola: si,lo so
Liz: una notte mi ha suonato, io ero in camicia da notte, mio marito era un poliziotto, per fortuna era di turno quella notte quindi non era in casa
Paola: e tu cosa hai fatto?
Liz: mi sono alzata, sono andata alla porta e ho visto che era lui ma non l' ho fatto entrare *scoppia a piangere* mio marito mi aveva detto di non aprirli, essendo di una famiglia mafiosa avrei messo in pericolo me stessa, il mio lavoro, mio marito e il suo lavoro
Paola: certo, capisco
Liz: mi ha cominciato a dire di farlo entrare sennò l'avrebbero ucciso, io non l ho fatto entrare come disse mio marito *le lacrime le continuano a solcare il viso*
Paola: poi? Continua io ti ascolto *mi alzo a prenderle un fazzoletto e lo porgo a Liz*
Liz: grazie *si asciuga le lacrime*
Paola: devo dire che ora sono curiosa ma, se per te è troppo, chiudiamo l'argomento
Liz: no no finiamo *tampona le lacrime per asciugarle*
Paola: dopo ti passo io un po' di fondo tinta tranquilla
Liz: grazie mille
Paola: ma figurati *prendo un po' d'acqua a Liz e la poggio sul tavolo*
Liz: grazie Paola
Paola: figurati, bevi
Liz: *beve poi poggia il bicchiere sul tavolino mentre stringe nella mano sinistra il fazzoletto* la mattina dopo è ritornato dal lavoro, mi ha trovata in piedi, mi ha guardato negli occhi e io ho capito
Paola: *comincio a piangere come una disperata*
Liz: avevo sentito uno sparo durante la notte ma non gli ho dato peso, quanti spari abbiamo sentito e ci siamo preoccupati perché erano troppo vicini? Troppi vero?
Paola: eh sì
Liz: io me lo sentivo di aver sbagliato ma sai...questi ragazzi esagerano non credevo fosse il nostro ultimo incontro prima della sua morte
Paola: *prendo un fazzoletto e tampono il viso*
Liz: se solo potessi tornare indietro io lo farei entrare
Paola: lo immagino *mi soffio il naso*
Liz: sai qui più né salvi meglio è...ma ti sei mai chiesta quanti realmente si salvano?
Paola: si e ho visto, sono pochissimi
Liz: ecco, io negli anni ne ho salvati un po', certo quelli che erano disposti a cambiare, non puoi salvare chi non vuole essere salvato
Paola: già
Liz: e oggi quei ragazzi sono uomini che lavorano onestamente, ogni tanto ne rivedo qualcuno e mi ci fermo al bar a prendere un caffè e fare due chiacchiere
Paola: che bello *sorrido*
Liz: si adesso basta piangere direttrice sennò il comandante mi uccide
Massimo: *si affaccia e bussa*
Paola: parli del diavolo e gli spuntano le corna! Vieni pure
Massimo: *entra e chiude la porta dietro di sé* amore perché piangi?
Paola: Liz mi ha raccontato una cosa che le è successa anni fa
Massimo: *mi bacia* ora stai meglio?
Paola: molto, grazie
Massimo: comunque volevo dirti che li ho radunati tutti giù per fargli un bel discorsetto
Paola: si, arriviamo
Massimo: vi aspettiamo giù
Paola: si amore tranquillo, arriviamo subito
Massimo: *esce dal mio studio e scende dai ragazzi*
Paola: ok, è andato
Liz: si
Paola: vieni qua che ti trucco
Liz: : grazie
Paola: figurati, siediti sul tavolo
Liz: *si mette seduta sul tavolo*
Paola: *mi alzo in piedi e le sistemo il trucco* ecco fatto *le passo lo specchietto*
Liz: grazie Paola, hai una mano migliore della mia!
Paola: grazie
Liz: figurati, ora siediti che ti sistemo io
Paola: ok *mi siedo sul tavolo*
Liz: *comincia a stendere il fondo tinta*
Paola: *poso le mani sulla pancia*
Liz: *se ne accorge e si ferma* Paola ti senti bene?
Paola: si grazie, non preoccuparti
Liz: che c'è?
Paola: problemini da donne incinte, tranquilla è solo qualche fitta
Liz: se ti posso aiutare in qualche modo dimmelo
Paola: no tranquilla, sei veramente un tesoro ma non sono neanche così dolorose
Liz: *mi sistema il rimmel e la matita* fatto
Paola: *mi guardo allo specchio* sei bravissima
Liz: grazie, voi tutto bene?
Paola: si, tranquilla
Liz: ok, ti dò una mano
Paola: grazie, si vede tanto che ho qualche dolorino?
Liz: un pochino sulla forma del viso
Paola: e vabbè camminando passerà
Liz: sicura?
Paola: certo, andiamo
Liz: Futura è con Massimo
Paola: allora prendo il bastone
Liz: forse è meglio
Paola: *prendo il bastone* andiamo!
Liz: certo
❤️ Pov. Paola ❤️
Scendo giù insieme a Liz e mi trovo davanti tutti i ragazzi dell' IPM
Massimo: state zitti che è arrivata la direttrice
Edoardo: è arrivata la direttrice ncinta
Massimo: *si sta alterando ma lo blocco*
Paola: Massimo *mi metto davanti a lui* non ti scaldare, me la risolvo io
Massimo: Paola tu...
Paola: io posso farcela hai capito?
Massimo: si
Paola: *torno vicino a lui* torniamo a noi...quella battutina è stata penosa l'altro giorno come questa che avete appena fatto
Edoardo: dottore' non è una battutina è la verità *mi si avvicina*
Paola: sarà anche la verità ma voi non avete il diritto di comportarvi così con me è chiaro?
Edoardo: no *mi tira tra i ragazzi che mi accerchiano*
Milos: allora direttrì?
Edoardo: che ci doveva dire?
Naditza: oh lasciatela in pace
Edoardo: no lievt Nad
Naditza: va a cuccá Eduá che tu no sacc lo che sta ricenn
Edoardo: zitta Nad
Naditza: io parlo quanto mi pare *si avvicina a Edoardo minacciosa*
Paola: Naditza
Naditza: dottore' non si dicono certe cose
Paola: non fa niente
Naditza: invece fa *si avvicina a me*
Paola: che c'è?
Naditza: andate nel vostro studio, proteggete queste bimbe
Paola: sta tranquilla
Naditza: *mi posa la mano sulla pancia* vada
Paola: prima sistemo questa situazione poi vado
Naditza: ok
Paola: ragazzi
Edoardo: ci dica direttrì
Paola: le regole non sono cambiate, da quando sono qui pretendo rispetto perché io ne porto a voi e voi dovete portarlo a me
Edoardo: oppure?
Paola: i maggiorenni li mando a Poggio reale ti piace così? *Edoardo sbianca*.
Edoardo: state zitti
Paola: grazie Edoardo
Edoardo: e di che direttrì
Paola: ho quasi pronto il calendario con tutte le vostre attività
Pino: ma sempre con ste attività?
Paola: si ma quest'anno sono belle, promesso
Pino: almeno quello...
Kubra: Pino smettila
Paola: wow Kubra che lo bacchetta *scherzo*
Kubra: eh si
Paola: ottimo direi
Naditza: si *poggia le mani sulla pancia e si poggia con la testa alla mia spalla*
Paola: allora io vado nel mio studio, mi aspetto delle scuse
Edoardo: aspetta, aspetta
Paola: io aspetto *giro i tacchi e vado nel mio studio*
Naditza: *sale da me e bussa*
Paola: avanti
Naditza: sono io dottore'
Paola: vieni pure
Naditza: *chiude la porta e viene davanti a me* io mi volevo scusare
Paola: tesoro ma tu non hai fatto nulla, non c'è motivo di scusarti
Naditza: lo so ma io mi sento in colpa,prima non dovevo difenderla
Paola: no, hai fatto bene in realtà a proteggere loro
Naditza: grazie
Filippo: *bussa*
Paola: *vedo che è Filippo* vieni
Fili: direttrice...io volevo chiederle scusa
Carmine: *entra anche lui prima che Filippo chiuda la porta* volevo chiederle scusa anche io
Paola: ragazzi, sediamoci sul divano
Carmine: certo
Paola: *porto la carrozzina vicino al divano e mi siedo*
Carmine: dorme?
Paola: si ma se vuoi prendila
Carmine: grazie
Paola: e di che? È tua figlia Carmine!
Carmine: lo so ma voi ve ne state occupando e siete una madre eccellente
Carmine: tu sei un padre meraviglioso
Massimo: *bussa*
Paola: vieni
Massimo: ragazzi che ci fate qui?
Naditza: siamo venuti a chiedere scusa
Massimo: ragazzi, voi siete dolcissimi ma Paola non voleva le vostre scuse
Paola: però Carmine se posso dirti una cosa
Carmine: si dica
Paola: questa umiltà farà di te un padre meraviglioso, credimi
Carmine: grazie
Paola: lo insegnerai sicuramente a Futura e lei te ne sarà grata a vita
Carmine: grazie
Paola: *mi avvicino e lo abbraccio* fatemi spazio che mi metto tra voi
Massimo: amore sei sicura?
Paola: si, mi sento bene con loro vicino
Massimo: allora vi avvicino Futura
Paola: grazie, voi sedetevi pure
Naditza: grazie direttrì
Filippo: grazie
Carmine: *Carmine annuisce e si siede insieme a Nad e Fili*
Massimo: *stacca Futura dalla carrozzina e mette l'ovetto sul divano vicino a Carmine*
Carmine: grazie
Massimo: e di che
Carmine: è la fotocopia di Nina
Massimo: *lo abbraccia come farebbe con Pietro*
Pietro: *bussa*
Massimo: vieni
Paola: chi è?
Massimo: è Pietro
Paola: è volato il tempo stamattina *guardo l'orologio*
Pietro: no aspetta è colpa mia, dovevo dirtelo che ero in gita la mattina quindi uscivo un po' prima, scusami
Paola: *mi alzo e lo abbraccio* non preoccuparti, va tutto bene
Pietro: grazie *mi abbraccia e poi mi guarda*
Pietro: scusa, io non volevo farvi male
Paola: *gli accarezzo il viso* non ci fai male tesoro ci fanno piacere le coccole
Pietro: menomale
Paola: *gli scompiglio un po' i capelli poi li rimetto apposto* cosa vuoi mangiare per pranzo?
Pietro: possiamo andare al MC?
Paola: certo, ti porta papà che io devo controllare questi pazzi *lo dico con affetto*
Pietro: ok, stasera però mangi insieme a noi
Paola: certo
Massimo: ma se glielo portassimo a Paola?
Pietro: sii lo mangiamo tutti insieme come una famiglia
Paola: *lo guardo e mi incanto pensando a quello che ha appena detto*
Massimo: Paola
Naditza: dottore' vuole sapere cosa dice questa mano? *Mi prende la mano*
Paola: ah no Nad non ci provare, voglio la sorpresa sia in positivo che in negativo
Naditza: vede comanda'? Bastava dire che gli leggevate la mano *scherza*
Paola: ti adoro piccola *la abbraccio*
Naditza: io do più
❤️ Pov. Paola ❤️
Dopo poco tempo torniamo a casa mia sembra tutta rinnovata
Pietro: wow Paola casa è molto bella
Paola: grazie, ti mostro la casa ti va?.
Pietro: certo
Paola: allora cominciamo
Massimo: ...
Carmine: ...

A.A
Spero che questo capitolo vi piaccia fatemelo sapere con un commento o una stellina
Stelline
AmandoAClariAlonso

𝑳𝒂 𝒇𝒐𝒓𝒛𝒂 𝒅𝒊 𝒄𝒂𝒎𝒃𝒊𝒂𝒓𝒆 // 𝗠𝗮𝗿𝗲 𝗙𝘂𝗼𝗿𝗶 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora