"Abbie,svegliati!"
Gridò mio fratello."Dai,ancora cinque minuti"
Dissi mugugnando mettendomi il cuscino sopra la testa."Mi dispiace,ma stamattina devi prepararti per la partita.Sono già dieci minuti che sto cercando di farti alzare".
Rispose mentre mi prendeva in braccio per portarmi in cucina dove mi aveva preparato la colazione."Non ho fame"
Mi lamentai."Abbie...devi mangiare lo sai..."
Disse Luke facendo una faccia dispiaciuta.Sapevo benissimo di che parlava.
Ho 19 anni e sono uscita da tre mesi dall'ospedale dopo essere stata sei mesi anoressica.In quel periodo ero depressa,i miei genitori vivono in un altro paese,io vivo con mio fratello.Ero grassa e ora?Ora faccio schifo.Non dico di essere scheletrica come quando ero in ospedale,ma quasi,cioè no ora ho un fisico normale,ma non dico che mi piaccia tanto,sono abituata alla ciccia io,mio fratello dice che così sono perfetta,ma non mi piaccio per niente."Abbie,è meglio che tu vada,non puoi fare tardi all'allenamento"
Oh si,l'allenamento anche il giorno della partita.Che vita.-
Uscii di casa con la borsa di pallavolo e iniziai ad andare verso la palestra degli allenamenti,quando ad un certo punto...SBAM!"Ehi bellezza!Stai bene?"
Mi disse un ragazzo moro mentre mi tirava su da terra.Aveva degli occhi bellissimi,erano azzurri e un po' gialli intorno alla pupilla."Si,sto bene...credo"
Gli risposi con una voce traballante."Come credi?"
Mi disse ridacchiando."Cioè,non credo,volevo dire che sto bene,ne sono sicura"
Parlavo in modo confuso,quel suo sorriso mi confondeva le idee."Dove stai andando?Se vuoi ti accompagno."
Continuava a sorridere.
Dio solo sa quanto avrei voluto baciarlo in quel momento.
'Ma aspetta Abbie,nemmeno lo conosci'
Mi disse la mia vocina interiore."Mi stai ascoltando?"
Fece muovendo una mano davanti ai miei occhi."Si,ti sto ascoltando."
No,non lo stavo ascoltando per niente."Allora ti posso accompagnare?"
"Si,certo che puoi,però poi non restare."
Ma cosa dico,era ovvio che volevo che restasse.
'Abbie,smettila ti ho già detto che non lo conosci,magari è un maniaco'
Ancora la mia vocina si fece sentire."Allora"mi disse lui."Fai pallavolo?"
"Si come fai a saperlo?"
Lo guardai perplessa."Ho guardato la borsa."
Mi rispose mentre faceva partire la macchina."Si giusto,come sono stupida."
Feci dandomi un colpetto in testa.*
"Sono arrivata.""Va bene,ciao?"
"Ah comunque io sono Abbie,Abbie Watson."
Sorrisi."Io Louis Tomlinson."
Sorrise anche lui."Comunque ciao."
Gli dissi mentre chiudevo la portiera della macchina e mi avviavo all'ingresso della palestra.