Senza di te!

134 14 12
                                    

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Crediti: https://twitter

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Crediti: https://twitter.com/Pringalingles?s=20


Era successo tutto molto in fretta, troppo in fretta.
Un giorno prima rideva e gioiva con i suoi amici, come qualsiasi bambino di otto anni, il giorno dopo invece, aveva visto sua madre in lacrime, piena di lividi ed escoriazioni, con suo padre, che le urlava contro, fregandosene altamente del pianto disperato della sua sorellina troppo piccola, per capire e sopportare quelle urla.
- Basta, ti pregooo! - in lacrime sua madre tremava dinanzi a quell'uomo che non era mai a casa e Shouyou agendo d'istinto, si era avvicinato e aveva iniziato a picchiare più che mai sulla gamba dell'uomo, che con un calcio lo spinse a terra.
Shouyou però si rialzò e tornò addosso a quella gamba per morderla con forza. Non gli importava di sentirsi tirare i capelli, o dei colpi dolorosi sulla piccola schiena. Voleva semplicemente difendere la sua amata mamma.
Mamma che uscì urlando aiuto e poi il buio.
Shouyou ai risvegliò in ospedale e dopodiché suo padre non lo vide più e per dei mesi sembrava tutto apposto se non quando trovava la sua amata mamma in lacrime qualche sera.
Anche i pasti erano meno. Quasi sempre gli stessi. Ma a Shouyou andava bene.

- Shouyou, prenditi cura di Natsu per me, ok? -.

Sua madre tante volte era uscita, dicendo quella frase, eppure... Quel giorno nei suoi occhi, c'era un vuoto a cui Shouyou non sapeva dare una interpretazione... Ma che presto, avrebbe realizzato.
Lo ha capito esattamente cinque giorni dopo da quel addio.

"Mamma... Ci hai davvero abbandonati?"

Quel pensiero lo aveva ucciso e sentire Natsu piangere per la fame, gli aveva fatto capire che ora era lui a doversi occupare di lei e così fece, ma dopo un lungo pianto.

- A cosa pensi fratellone? - la voce cristallina di Natsu, riporta Shouyou al presente - A quel Addio di nostra mamma... -.
Ormai Natsu era grande, come lo è lui e poteva parlarne liberamente con la ragazza.
Natsu si siede sopra le gambe del fratello e lo abbraccia forte - Tu sei stato la mamma e il papà migliore del mondo. - sorride e gli accarezza i lati dei capelli indomabili come sempre - L'unica cosa che mi chiederò sempre... Se lei ci aveva davvero abbandonati o no... -.
- Non lo so... Davvero... A me mi ha dato quella sensazione... Ma forse è davvero morta per colpa di uno... Mentre tornava a casa. - rammenta bene quel giorno di anni fa, mentre lui andava al secondo anno di liceo. Rammenta bene quel poliziotto che ha bussato alla porta di casa e gli ha detto di aver trovato loro madre, morta giù per una scarpata isolata e profonda. In una zona che conduceva al paese che mai sua madre percorreva per paura. Prendeva sempre la strada più lunga, ma sicura. Eppure...

- Non lo so... Piccola. E non lo sapremo mai. So solo che ho faticato a tenerti con me i primi mesi... Poi fortunatamente un parente ci ha presi... - sorride pensando.alla dolcezza di sua zia. Quella sorella più piccola di sua madre. Sembra la sua fotocopia, ma mai è riuscito a chiamarla mamma. Shouyou odiava quel suffisso, perché è stato l'ultimo che ha urlato nella sua testa tante volte, in quei giorni dolorosi di abbandono e solitudine.
- Dai andiamo che se arrivo in ritardo... Mi uccide. - le dà dei colpetti facendo alzare sua sorella e si sistema la cravatta nera e la giacca nera del completo che indossa.
- Oggi viene anche Atsu al cimitero con noi? - chiede Natsu e appena vede il fratello arrossire leggermente, sorride felice.
- Sisì... Non solo lui. Dai ora finisci di prepararti che andiamo a dare il saluto a nostra madre. - si guarda allo specchio e prende un respiro profondo e caccia via i ricordi tristi.
Ricordi che tornano ogni volta che va a trovare sua madre al cimitero, in quella tomba fatta dopo il suo ritrovamento.

"Lo so che ci hai abbandonato madre e in qualche modo sei stata punita... Come lo è stato papà... Morto da solo in quella prigione.
Non ti perdonerò mai per quel addio, ma come ho giurato, sorrido e piangerò solo e soltanto per Natsu e lasciare in lei un bel ricordo di te."

- A cosa pensi? - la voce del suo ragazzo da quasi due anni, lo fa sussultare.
Shouyou fa per voltarsi, ma si sente abbracciare da dietro da quella braccia calde e sicure e sorride.
- Ecco il sorriso che amo. Non quello falso di pochi secondi fa. - sussurra Atsumu al suo orecchio, per poi baciare il collo e l'incavo della spalla.
Shouyou sospira per i brividi che gli provocano quelle calde labbra - Lo so... Ma sopporta. Davanti a Natsu e a mia zia... Devo mantenere questa facciata... -.
- Lo so... L'importante che tu non sia falso con me cucciolo. Mai e poi mai.  Ok? - appoggia il mento sulla sua spalla Atsumu e lo guarda dallo specchio sorridendo per l'espressione del ragazzo.
Shouyou lo guarda con disappunto - E quando mai mento a te... Sei l'unico che ha notato oltre al mio sorriso e alla mia gioia Atsu. L'unico. Nemmeno Kageyama... In tanti anni ha capito che c'era altro al solito sempliciotto che ero. -.
- Perché tu lo sai... No? Chi prova lo stesso male, chi prova il senso di abbandono, si riconosce. Ma tu eri bravo a nasconderti lo sai? - sorride con amarezza - Lo sai che non vivrei più senza di te? - chiede poi Atsumu.
Shouyou si volta e lo guarda negli occhi - Non ti lascerò mai e poi mai e tu non lascerai mai me, vero? - appena lo vede annuire, lo bacia a lungo e con foga, ma appena sente Natsu scendere, lo allontana - Dopo proseguiamo... Ora finiamo questa farsa. -.

Senza di te!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora