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(Pov's: Jaden)

Non volevo farla entrare perché poteva vedere la mia parte debole e non volevo.... Ma lei era curiosa quindi...dovevo superare le mie paure.

"Bhe? Andiamo?"
"S-si scusa"

Ero più agitato che mai, neanche all'esame di maturità ero così agitato

"Ohhh e va bene vado giù"
"N-no aspetta vieni"

Aprii la porta e... Rimase.... Bhe... VEDRETE

"Hey? Tutto ok?"
"Emmmmmmm... Non mi avevi detto che era totalmente diversa dal resto della casa... C'è insomma dai"
"Ohhh si lo so non ci entra nessuno qui quindi ci faccio quello che voglio ora vuoi entrare? Se no la porta sai dov'è"
"Non ti arrabbiare genio è? Non ho detto nulla solo che non mi sarei mai aspettata che da un classico ottocentesco entro in una stanza con i led rossi e l'arredamento tutto nero"
"Se c'erano i miei genitori ero morto probabilmente"
"Nha diventavi polvere al massimo..."
"Hahaha"

(Pov's: Laura)
La stanza di Jaden era un casino ma al contempo era bella, c'è rappresentava Jaden al meglio e poi quel computer lo amavo, era stupendo

(Pov's: Jaden)
"Ti faccio ascoltare della musica ok?"
"Come vuoi... Maaaaa... Allora...."
"Shhhh"

Misi un dito sulla sua bocca, le presi la mano e appoggiai il suo copro vicino al mio

"Ora... Segui me"
"Non so ballare"
"Ti insegno io, non devi far altro che seguire i miei passi e cerca di non guardare i piedi ok?"
"Ci proverò...."

Ballammo per quasi un'ora, lei era felice e a me piaceva quindi....

"Obbligo o verità?"
"Mmm obbligo"
"Ti obbligo a dirmi cosa ti piace di me" domandai con un sorrisino
"Mmmm il fisico.... Gli occhi.... Il sorriso.... I tatuaggi.... Il carattere.... La voce..... Il demone...."
"Okok ferma facevi prima a dire tutto" dissi ridendo
"Hahaha divertente, obbligo o verità?" ribattè sarcastica
"Verità"
"Dimmi chi ti piace della classe"
"Non posso"
"Eh no, tu devi è diverso, mica lo dico a qualcuno"
"Non voglio punto"
"Allora è ovvio che ti piaccio"
"No"
"Allora dimmi chi ti piace"
"No punto"
"Perfetto"
"Perfetto cosa"
"Nulla continua"
"Non ti offendere però"
"Nono vai continua"
"Oh e vieni qua"

Mi "lanciai" sopra di lei e cademmo sul letto, lei mi guardò e si tirò su, si sedette alla scrivania ad indiano, si girò verso di me e mi fece cenno di venire

"Dimmi"

Questo "Dimmi" gliel'ho detto con una voce rauca e calma, lei mi guardò e mi sorrise, le misi la mano sulla spalla e lei scrisse sul computer "Grazie e anch'io" per un momento non capivo, la guardai e lei mi diede un piccolo bacio vicino alla bocca ma sulla guancia

"Vieni ti faccio vedere il tramonto"

Andammo sul terrazzo in cima alla casa

"Ecco"
"oddio...è bellissimo"
"Già vengo qua su quando mi mancano i miei genitori" sospirai
"Senti... Se posso chiedere.... Com'è successo?"
"Allora da piccolo io ero felice con i miei genitori e loro erano felici di stare insieme, una gioia per ogni bambino..."

Le spiegai tutta la storia

"Cavolo... Anche al demone mancano"
"è?...ah scusa, gli occhi"
"Nulla è una parte che mi piace di te"
"A proposito della verità... In classe mi piaceva Nessa e siamo stati assieme... Poi sei arrivata tu e mi sono fottutamente innamorato come un bambino con il lecca-lecca...."
"Lo sapevo... Pensa che io quando ero in Italia già ti amavo"
"...?"
"È inutile che fai quella faccia persa lo sai che significa"
"Vieni qua"

La presi per i fianchi e la baciai, ero felicissimo
La abbracciai fortissimo e le diedi un altro bacio, il sole era calato...

"Ok.... Emm... Ma... Per cena?"
"Pizza ovviamente"
"Mmmmmmm...."
"Un'italiana che rifiuta la pizza stran"
"SEA, stavo pensando a che gusto prenderla"
"Ah ecco, io mi prendo la dia-"
"Io diavola grazie"  ci guardammo e ridemmo

Io sono un demone fortunato diciamolo Satana non mi vuole così male, Laura era andata a farsi un bagno e nel frattempo io ho ordinato le pizze

"JADEEEEEEN"
"EH OH CHE SUCCEDE"
"CORRIIIII"
"ARRIVO.... È CHE C'È... Ma"
"OH BELLO COSA GUARDI"
"Nulla scusa mi hai chiamato?"
"Si mi prendi un accappatoio che non so quale prendere?"
"Prendi pure il mio lì appeso è pulito"
"Grazie bimbo"
"C-che?"
"bimbo"
"Mi ci dovrò abituare" sorrisi uscendo
[...]

"È arrivata la pizza!" urlai dal salone
"Arrivo!!... AHIA"
"Cerca di stare attenta quando cammini"
"Da quando riesci ad arrivare velocemente?"
"Ti ricordo che l'ho creato io Chase, ha un pochetto del mio sangue quindi"
"Ma il tuo sangue... È colorato o è normale?"
"È bianco"
"SERIO??"
"No scema è rosso come tutti, leggermente più scuro"
"Uffa ci speravo"
"Comunque come fossi a casa tua è?"
"Senti non avevo magliette pulite... Cosa sorridi"
"Nulla è che sei unica, ora a mangiare che ho fame"
"Agli ordini"
"Senti ma... HEY!"
"Scusa ma il ciuffo all'insù ti sta meglio"
"Che è fai anche la parrucchie"
"Sta fermo demone"
Vuoi vedere una cosa?"
"Sorprendimi"
"Fissa i miei occhi e dimmi che colore sono"
"Azzurri"
"Ora?"
"Azz... no ora viola, mi dici come fai?"
"Trucchi del mestiere"
"Proprio un bel mestiere"
"già... sta sera dormi da me?"
"No meglio che ritorno a casa"
"Ok.... Ti ripor"
"Aspetta mia madre mi chiama, pronto?..."
"Come non detto"
"Si ciao ciao...allora le ho raccontato più o meno cos'è successo oggi e posso dormire qui, solo una cosa, posso passare a casa a prendere della roba?"
"Agli ordini principessa"

Finimmo di mangiare e la accompagnai a casa a prendere delle sue cose, mentre ero in macchina ad aspettarla chiamai Chase

"Hey come va?"
"Partiamo dal presupposto che non ti devi arrabbiare ok?"
"Ok che succede?"
"Mi sono messo con Laura"
"Ah... Bene.. Buon per te"
"Già sta sera dorme da me, sono sotto casa sua che è andata a prendere delle cose e"
"Lo so, sono qui"

"Tu sei fuori di testa" dissi scendendo dalla macchina
"Cercate di fare i bravi sta sera"
"Ma ovvio mica ci faccio chi sa cosa stiamo assieme da 3 ore"
"Lo so ma era tanto per dirtelo.... Arriva, ci si vede"
"Ciao..."

"Possiamo andare" disse sorridendomi
"Strano che non hai portato trenta valigie"
"Ho solo le cose che mi servono domani mattina, hai il numero degli altri no?"
"Si ce lo hai anche tu"
"Perfetto ora manda un messaggio sul gruppo uscite e di che domani mattina andiamo al lunapark"
"Bella idea"

Mandai un messaggio ed il primo a rispondere fu Chase, accettarono tutti tranne Sìmon perché era in Italia da due giorni

Io e Laura eravamo tornati a casa, io mi buttai sotto la doccia per due minuti e lei nel bagno di sotto a lavarsi credo, in due secondi sistemai il letto

"Ok perfet"
"ODDIO JADEN"
"Che c'è sono in asciugamano"
"MA PARLA OGNI TANTO"
"Ma sono coperto"
"MA PENSAVO NON ERI IN STANZA"
"Ahhh ti devi cambiare"
"EH BUONGIORNO CARO"
"Aspetta che mi metto un paio di mutande"
"Sisi fai quel che vuoi"
"... Vai prego principessa"

Le diedi un piccolo bacio e chiusi la porta dietro di me

"Dimmi quando hai finito ok?..... OH PIANO ERO APPOGGIATO ALLA PORTA"
"Ora voglio dormire"
"Vieni koala"

La presi in braccio, la misi sul letto e ci coprimmo

"Notte"
"Notte piccola"

//Un demone come amico\\Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora