N.

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N.

Ti guardo e tu vacilli

E l'uomo da te salvato

Ti ha solo aggravato

Il malessere che già ti affligge

Lui sfugge,

cinge

non finge

Quando impugna

L'arma indegna

Per uccidere,

deridere

Uno dei tuoi chiomati figli

Slegando i suoi grovigli

Con i suoi artigli

I tuoi figli

Più non piangono

Non sanno più quanto valgono.

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