ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ 1 𝒫𝓇𝒾𝓂𝒶 𝓂ℯ𝒹𝒾𝒶 ~ɴɪᴄᴏʟᴀs~

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Il primo giorno di scuola è sempre il più noioso, quello che tutti chiamano "𝘭'𝘪𝘯𝘪𝘻𝘪𝘰 𝘥𝘪 𝘶𝘯𝘢 𝘯𝘶𝘰𝘷𝘢 𝘷𝘪𝘵𝘢" per me è l'inizio di un'inferno atroce. Quest'anno inizierò la scuola media, solo all'idea di pensarci divento pallido e ho quella sensazione di brivido in tutto il corpo.
"Ciao amore, mi raccomando stai attento e fai amicizia con tutti! Buona fortuna." dice mia madre.
Eccomi, sono qui, davanti a tutti. Non sono per niente a mio agio e soprattutto non so come iniziare una conversazione...

"Ehy tu! Come ti chiami? Sembri molto preoccupato." dice un grosso signore con una voce talmente grande da farmi quasi spaventare.
"N-Nicolas..." rispondo con molta vergogna.
"Bel nome! Io sono Gianluca, il bidello."
Quell'uomo mi faceva paura, però pian piano stavo capendo che con lui affianco ero al sicuro.
"Ho notato che hai cambiato molte scuole, farai la prima media vero?"
"Sì signore" non sapevo come rispondere e la butto lì.
"Ah quindi inizi oggi eh? Piccolino haha"
Non capivo il perché della risata, probabilmente mi stava prendendo in giro perché forse sono il più piccolo.
"E dimmi, in che sezione sei?" chiese incuriosito.
"La sezione B..." risposi con la mia voce tremolante.
Successivamente mi accompagnò nella mia classe. Ero in un lungo corridoio che sembrava quasi interminabile.
Non ero molto entusiasta di stare nella mia classe, però mi colpì una persona, il mio compagno di banco.
Ignoto era il suo nome ma era simpatico.
"Ciao!" mi disse.
"Ciao..."
"Come ti chiami?"
"N-Nicolas" ero a disagio.
"Che bel nomee!! Io sono-" non è riuscito a completare la frase perché la professoressa entrò in classe.
"Buongiorno ragazzi, io sarò la vostra professoressa di Letteratura italiana. Mi chiamo Angela Smith e vengo dall'Inghilterra"
La professoressa di italiano mi parve subito gentile e con un carattere calmo.
Nella mia testa mi tormentava ancora sapere il nome di quello strano bambino. Quale poteva essere? Daniele? Andrea? Alex?
Mi piacciono i suoi capelli, sono rossi come il fuoco e a me il fuoco piace.
Io invece al posto dei capelli, se si possono chiamare così, ho un nido di scuro che ormai non sto più gestire.

"Bene ragazzi, direi che è arrivata l'ora di fare l'appello e di presentarci"
Finalmente quel momento stava arrivando.
Finalmente potevo sapere il nome dello sconosciuto al mio fianco.
I pensieri nella mia testa furono così tanti che non mi accorsi che toccava a me dire il mio nome.
"E tu invece? Qual'è il tuo nome?"
"Nicolas signorina Smith. Nicolas." dopo aver risposto con velocità toccava finalmente al ragazzo dai capelli rossi.
"Io mi chiamo..."

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