"Ancora non ci credo,tra tutti quei ragazzi,proprio io.
Io che ai tempi,quando ancora frequentavo ragioneria,ero l'ultima della classe.
Quella che odiava studiare,quella che arrivava sempre a scuola senza compiti,quella che faceva imbestialire i professori.
Ma anche quella "diversa",quella che preferiva una partita a calcetto allo shopping,quella che aveva più amici che amiche.
Diciamocelo,ero un maschiaccio.
Un maschio nel corpo di femmina.
Ricordo ancora,infatti,le amiche di mamma che ogni volta le dicevano "ma che bel maschiaccio questa Alessandra".
Non mi dava fastidio,era una specie di scelta mia,anche se era venuto tutto così.
Che ci dovevo fare se mi trovavo meglio con quegli scemi dei miei compagni,piuttosto che con quelle oche?
Non mi trovavo bene a parlare di vestiti,trucchi o quant'altro.
Per non parlare delle storie amorose.
Quelle sí che mi facevano venire la nausea,non le sopportavo davvero,erano cose così superficiali.
Io non ero,non sono,una superficiale.
Ho sempre odiato quel tipo di persone.
Ma quindi,perché proprio io?
Io,Alessandra Amoroso,ragazza pugliese,legata alla sua terra e ai suoi amici.
Qualcuno mi svegli da questo sogno,qualcuno mi dica che è tutto finto.
Non lasciatemi sognare troppo a lungo,potrei illudermi troppo e non è un bene.",pensai.
Improvvisamente sentii due battiti alla porta della mia camera d'hotel,seguiti poi da una voce rauca ma sempre a suo modo dolce,era Maria.
"Ale,mi apri?sono Maria" chiese,così mi avvicinai alla porta e,dopo essermi data una sistemata ai capelli con una mano,la aprii.
"Disturbo?ti ho portato una cosa" e senza pronunciare una parola annuii col viso,lasciandola entrare.
Mi sembrava più rilassata del solito,sarà che ora che il programma era finito non era così piena di impegni dalla mattina alla sera.
Mi sedetti all'angolo di quel letto ad una piazza e mezza ed aspettai che lo facesse anche lei,attendendo con ansia le sue parole.
"Come stai piccola cantante?inizi a realizzare?",sbarrai gli occhi alle sue parole schiudendo leggermente le labbra.
"Piccola cantante?realizzando cosa?"
Vidi che la sua espressione cambiò radicalmente,da tranquilla a stupita.
"Ale,ci sei?ma che domande fai?ma come?realizzando che hai vinto tu"
Io sempre più sbalordita,"ma quindi non è uno scherzo?non sto sognando?"
"Alessandra,sentimi,è tutto vero.
Hai vinto Amici,hai le basi per spiccare il volo ora".SPAZIO AUTRICE(se così mi posso chiamare ahahahah):ciao a tutti🌸
Sinceramente ci tengo molto a questa storia che cercherò di scrivere,davvero tanto.
Probabilmente per il tema,ecco,anzi sicuramente.
Quindi nulla,spero che vi piacerà!
oror•

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Sognavo il canto,ora canto i sogni.
FanficPassavo giornate chiusa in bagno a cantare,mi guardavo allo specchio e immaginavo un futuro da cantante. Sognavo un palco tutto mio. Sognavo un pubblico,il mio pubblico. Ma mai avrei pensato che questo sogno si potesse realizzare.