1: linea di partenza

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Con l'entrata in vigore del budget cap, la formula 1 si è fatta per fortuna molto più economica, per questo Aaron McNeil ha deciso di introdurre il suo team in questo 2022.
Aaron è già famoso: giovava a rugby prima, ma un infortunio al ginocchio lo ha fermato e così ha aperto un'agenzia sportiva manageriale: si occupa di indirizzare le carriere di migliaia di atleti e ha sedi in tutto il mondo.
Oltre a ciò Aaron possiede varie squadre: ha iniziato con una squadra di rugby a 15, poi ne ha create altre on vari paesi, dunque si è allargato al calcio, di seguito al Basket ed ora anche la pallavolo: il suo impero si sta espandendo e questo porta tanti introiti a McNeil e per questo è riuscito a creare un team di Formula 1 anche grazie alla collaborazione di varie università. Il team in realtà segue due progetti paralleli e correlati: da una parte si ci occupa di seguire le carriere di giovani piloti come me, dall'altra si vuole dare lavoro e formare centinaia di neolaureati che hanno sempre voluto lavorare nella massima competizione automobilistica.
Inoltre l'assunzione di uno staff giovane probabilmente non garantisce i risultati di personale esperto, ma è certamente molto più economico e sotto il budget cap ciò è molto importante.
Parlando di budget, c'è una cosa che la gente non capisce, ovvero che i piloti hanno bisogno di essere una risorsa economica per il team.
Non siamo più negli anni 90, quando la F1 era molto meno costosa e si ci poteva permettere di entrare senza avere un granché in tasca: serve uno sponsor, o devi piacere tantissimo al proprietario di qualche team.
È questo il motivo per cui Cagnoil, un'importante azienda petrolifera italiana, porta 40 milioni di dollari l'anno alla squadra, mentre io ne prendo circa 500 migliaia.
Per quanto riguarda Zayn, ovverosia l'altro pilota, ma anche lui ha uno sponsor, che fritta circa 10 milioni annuali: si tratta una nuova marca di bibite energetiche chiamata Dragonfly. Rispetto a me è molto più vecchio: ha 10 anni in più, che si traducono in più esperienza in pista e anche se non è mai stato in formula 1 ha comunque partecipato a gare di Indycar e ha avuto ottimi risultati in formula 2.
Il terzo pilota invece è un ragazzo poco più grande di me, di nome Jason: è fresco di titolo formula 3 e ora corre in formula 2. Non l'ho incontrato prima, quindi non so molto di lui, apparte che il suo sponsor è un'azienda che produce abbigliamento, chiamata Andrea Moda. Se ha vinto la formula 3 dev'essere un pilota veloce, ma non ho idea di quale sia il suo stile di guida.

Così come non conosco Jason non ho idea da chi sia composto il resto del team, se escludiamo la signorina Evelyn Smith, laureata in economia e management e che farà il team manager, il nostro ingegnere di corsa capo, Kumiko Kobayashi e sua sorella minore Ana che era la mia babysitter e che ora si è laureata in social media management e coordinerà la gestione dei social della squadra, ma incontrerò tutti durante il ricevimento a cui sto andando.

Mentre guido ascolto la musica: nonostante io sia giovane apprezzo Pino Daniele, Rino Gaetano e Bennato, oltre che artisti più famosi come i Pink Floyd, i Deep Purple ed i Queen.
In realtà Ascolto anche Glenn Miller, le Andrews Sisters e Chuck Berry e perciò qualcuno dice che io sono vecchio dentro, la verità è che io penso che questa musica, a differenza di quella più moderna, sia immortale: chiunque ricorda il tema di "Smoke on the water" o il riff di "Seven Nation Army", mentre in tanti dimenticano quello che è uscito due anni fa. In realtà ho anche un debole per la musica classica, anche se non lo ammetto: avvolte ho paura che andare in giro ad urlare "la lacrimosa di Mozart è un'autentica figata" sia un modo per farmi prendere in giro da chi non ci capisce un'accidente.

Passando il viaggio in compagnia della mia playlist non mi rendo quasi conto del tempo che ci metto ad arrivare e vengo appreso dall'immensità delle strutture
La struttura si trova nella periferia di Modena: per raggiungerla bastano circa 10 minuti di auto dal centro, o una quarantina da Bologna ed è enorme.
L'edificio principale è a pianta ovale e la facciata è composta da un'enorme vetrata oscurati per impedire che dall'esterno si veda cosa succede dentro. E composto da 3 piani più terrazzo: sotto la reception, sopra gli  uffici, al secondo piano la sala pranzo con le cucine ed in cima il terrazzo con una zona adibita ai fumatori.
Oltre a quello ci sono altri tre stabili più piccoli e a base rettangolare: tenendo di fronte l'edificio primario abbiamo la sala dei simulatori a sinistra, a destra invece è presente la galleria del vento e dietro  il main building abbiamo la fabbrica, dove le auto vengono prodotte.
Intorno a tutto ciò abbiamo un tracciato di prova, probabilmente per fini di marketing, dato che i test privati sono vietati.
Ad ogni modo il motivo per cui sono qua oggi è, come ho già detto, la festa di inaugurazione del team.
Al ricevimento c'è di tutto: un buffet, una banda che suona soft jazz e belle cameriere che servono stuzzichini.
Al centro della sala, su una piattaforma circolare, le due auto e in mezzo più avanti un microfono: McNeil dovrà fare un discorso e si metterà proprio là.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 07, 2022 ⏰

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