Il sole comincia a sorgere segnando l'inizio di un nuovo giorno, i suoi raggi penetrano nella mia stanza attraverso la finestra, così come fanno ogni mattina. Mi alzo dal letto e mi avvicino al davanzale della finestra, poi guardo fuori attraverso i fitti alberi del bosco alle spalle di casa mia. Il contrasto tra l'oscurità della foresta e la luce dell'alba mi ha sempre affascinata. È come se ci fosse una linea sottile a separarle. Ma cosa succederebbe se tutto si mischiasse? La risposta è semplice. La luce sovrasterebbe l'oscurità del bosco, fino a cancellarla. Ma esiste luce senza oscurità? No, così come non esiste oscurità senza luce. E quindi la linea non può spezzarsi. Due mondi così diversi non possono mischiarsi, giusto? Eppure questo avviene ogni giorno. Licantropi, streghe e vampiri entrano a far parte inosservati nel mondo degli umani, mischiandosi con loro e fingendo di essere dei semplici mortali, nascondendo la loro vera natura. Anche volendo, non potrebbero mostrarsi per quello che sono.
Quando tutto ebbe inizio, gli umani erano a conoscenza degli altri mondi, ma decisero di non portar loro rispetto. Bruciavano le streghe, affogavano i licantropi e crocifiggevano i vampiri. Finché, alla fine del Medioevo, non pensarono di averli sterminati tutti. Oh, quanto si sbagliavano. Fu in quel momento che i cosiddetti "mostri" iniziarono a mischiarsi fra gli uomini, non destando sospetti e adattandosi ai loro modi di vivere. Così, adesso, sono solo una legenda. Gli umani leggono i testi antichi interpretandoli come pezzi teatrali o come spaventose storie da raccontare ai bambini il giorno di Halloween, ignorando la verità che si cela dietro di essi. Ogni giorno che passa ci abituiamo sempre di più alla vita mondana, senza però perdere le nostre usanze. Ogni giorno che passa, però, desidero sempre più di potermi mostrare per quello che sono, senza dovermi nascondere nell'ombra.
Perché sì, io faccio parte di uno di questi mondi: sono una vampira. Come tutti i vampiri ho la pelle molto chiara, sono più forte, veloce e abile di qualunque essere umano. Non finisco in polvere al sole, come molte legende vogliono far credere, né tanto meno ho l'impossibilità di dormire. Mi nutro di sangue animale, così come tutta la mia famiglia, ma posso anche mangiare i cibi degli umani, anche se non mi danno alcuna energia e a volte mi fanno stare male. La mia è l'unica famiglia della nostra specie in questa piccola cittadina di Brevard nella contea di Transylvania, del North Carolina. In questa città tutto quello che non rispecchia i canoni di "normalità" viene evitato, o, se si tratta di una persona, viene isolata. Ecco cosa fanno con me a scuola: mi stanno alla larga, un po' per paura, un po' per disgusto. Succede da quando ho sei anni. Poi, arrivata alla Brevard High School le cose sono cambiate: hanno cominciato a prendermi in giro per qualunque cosa, arrivando persino a chiamarmi "mostro", quasi come se sapessero la verità. In realtà era solo Tyler a chiamarmi così all'inizio, poi hanno cominciato tutti i suoi amici, quindi ha cominciato a farlo l'intera scuola, perché "ciò che Tyler fa è ciò che è giusto fare", dicono. Con gli anni ho lavorato sulla mia rabbia e sulla mia impulsività, e ciò significa che ora, insulto o meno, annuisco e sorrido. Capita solo alle volte che io usi il mio potere: infliggere dolore con lo sguardo. Più intenso è lo sguardo, più intenso è il dolore che prova la persona. Non amo molto usarlo su quei poveri esseri umani indifesi, di solito preferisco usarlo per cacciare o per difendermi da qualche licantropo. Ma a mali estremi, estremi rimedi.
Il telefono sul comodino inizia a vibrare, distogliendomi dai miei pensieri e riportandomi alla realtà. Mi avvicino al letto e spengo la sveglia, poi prendo i vestiti rigorosamente neri e vado nel mio bagno personale, aprendo l'acqua della doccia e cominciando a spogliarmi. Scosto la tenda trasparente e mi posiziono sotto il getto d'acqua calda che bagna i miei capelli neri e la mia pelle candida, facendomi sospirare e lavando via tutte le mie insicurezze.
L'acqua mi tranquillizza, è come un calmante per il mio corpo. Lo è sempre stata, sin da quando ero bambina. Ogni estate andavo a Georgetown nel South Carolina con la mia famiglia sulle sponde del fiume Pee Dee. Vedevo gli altri bambini fare il bagno nel fiume e giocare, mentre io aspettavo la sera solo per sentire il rumore dell'acqua che scorreva lenta sul letto del fiume senza gli schiamazzi della gente. A volte capitava che facessi anche io il bagno, ma lo facevo da sola mentre l'acqua mi cullava dolcemente.
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Il Mostro
Teen FictionIn un mondo dove vampiri, licantropi e stregoni vagano indisturbati tra gli umani, in una piccola cittadina del North Carolina, una giovane ragazza finisce in qualcosa più grande di lei. Riuscirà ad uscirne fuori?