Non sei come pensavo...

Una ragazza strana

Era il mio primo anno ad Hogwarts, sono uno dei Weasley, una delle famiglie più numerosi di maghi.
Come tutta la mia famiglia, ho i capelli rossi, le lentiggini e sono il sesto figlio dopo Billie, Charlie, Percy,Fred, George.
Avevo fatto amicizia con un ragazzo famosissimo, Harry Potter.
Mentre mangiavano delle cose che lui mi aveva gentilmente offerto, arrivò una ragazza dai capelli disordinati e quasi rossi quanto ai miei.

-"Qualcuno ha visto un rospo? Un ragazzo di nome Neville l'ha perso"
-"No

In quel momento stavo cercando di trasformare il mio stupido topo Crosta in un topo giallo così...

-"Uh state facendo magia, vediamo un po'..."

Allora pronunciai l'incantesimo che mi avevano insegnato Fred e George. Quell'incantesimo non funzionava e appena quella ragazzina lo capì, disse:

-"Naturalmente anch'io ne ho fatto alcuni semplici e mi sono sempre riusciti"

A quel punto se ne andò, avevo avuto un profondo odio nei confronti di quella ragazzina ma ci passai sopra e decisi di godermi il viaggio sul treno 9/¾.

Eravamo arrivati a destinazione e un uomo grande e grosso, amico di Harry, ci fece imbarcare in delle scialuppe.
Finalmente arrivammo ad Hogwarts e lì ci accolse una donna dai modi severi.
Ci guidò alla Sala Grande dove ci attendeva lo smistamento nelle case.

-"Le case sono quattro e in questo percorso saranno come una famiglia per voi. Sono: Grifondoro, Tassorosso, Corvonero e Serpeverde."

Ci mettemmo attorno a una sedia sulla quale c'era posato un cappello parlante che avrebbe indicato la nostra casa.
Era giunto il momento di quella ragazzina dai capelli scombinati la quale sembrava essere molto preoccupata dalla scelta del cappello. Secondo me era proprio esagerata ma alla fine ottenne ciò che voleva e finì nella casa dei Grifondoro.
Allora attendeva il mio turno, sapevo che il cappello avrebbe scelto per me Grifondoro, d'altronde tutta la mia famiglia era stata smistata in quella casa e infatti il cappello era deciso a mettermi insieme ai Grifondoro.
Per fortuna in quella casa c'era anche finito Harry Potter, allora ero più tranquillo.