Mi infuoca l'anima
T/n
<<Andiamo Enji, ti stai rammollendo?>> ghigno, mentre schivo ogni pugno che il mio collega mi tira.
<<Io rammollendo, T/n? Non credi di aver sbagliato persona?!>> risponde, riuscendo quasi a colpirmi sul fianco.Entrambi ci allontaniamo l'uno dal corpo dell'altra, osservandoci con sfida, come ogni volta che ci alleniamo.
<<Credi davvero di riuscire a battere Endeavour?>> si pavoneggia, mentre i suoi occhi vagano su tutto il mio corpo, cercando di prevedere qualunque mossa io potrei fare da un momento all'altro.
<<Anche avendo il titolo di "Hero numero uno", rimani comunque un grande pallone gonfiato e niente di più, caro Enji.>> rido, decidendo di sfilarmi i guantoni da box che ormai hanno preso la forma delle mie impronti digitali.<<Che stai facendo?! Non abbiamo finito di allenarci!>> fa un passo avanti, attirando la mia attenzione.Subito mi metto in posizione di difesa, avendo imparato, ormai, che da lui ci si può aspettare di tutto.
<<Io ho deciso che abbiamo finito.Ormai tutto il personale del nostro ufficio è già andato a casa e noi siamo ancora qui a tirarci pugni che sappiamo entrambi non andranno mai a segno.Non morirà nessuno se per una volta accorciano il nostro allenamento di mezz'ora.>> rispondo, andando verso la mia borsa nera, riprendendo i guantoni al suo interno e infilandomi la felpa, anch'essa rigorosamente nera.<<Passo nel mio ufficio per prendere dei documenti, ci vediamo domani, "Numero Uno".>> lo saluto, non risparmiandomi le virgolette, per poi uscire dalla palestra, sculettando un po', di proposito.
Mentre cammino per il corridoio, un pensiero invade il mio cervello: Oggi sono vent'anni che conosco quella sottospecie di accendino.
Ci siamo conosciuti al liceo,eravamo due piccoli aspiranti eroi, ancora inesperti e inconsapevoli di ciò che avrebbero dovuto affrontare.<<Sara il migliore,l'eroe più forte, l'intero mondo si renderá conto della mia potenza.>>
Diceva costantemente,come se fosse il suo mantra.<<Non montarti la testa, fiammifero ambulante.>>
Gli rispondevo prontamente.Non gli ho mai detto che io credevo davvero in ciò che diceva.
Io ci credevo davvero in quel mantra,sono sempre stata convinta che tutti avrebbero visto quanto lui era al di sopra di chiunque.
Lo negato, ma mentivo.Ho sempre pensato che sarebbe stata una brutta idea rivelargli ciò che provo per lui, non avrebbe senso.
Noi siamo talmente diversi.
Lui ha figli, io non ne ho mai voluti.
Lui si è sposato e successivamente lasciato, io non ho mai desiderato essere legata a qualcuno, anche solo per una questione di unicità.
Lui era concentrato sul potere, sia il suo, che quello che poteva ricavare dai suoi figli, io non condividevo questa sua idea.Da quando quella cicatrice solca sul suo viso, è cambiato radicalmente, come se fosse tornato il liceale burbero che tanto mi piaceva provocare.
Odio ancora profondamente ciò che mi fa provare, mi sento così debole quando questi sentimenti si annidano nel mio stomaco, non permettendomi quasi anche di respirare.
Senza neanche accorgermi, arrivo al mio ufficio, all'ultimo piano, affiancato da quello nettamente più grande del mio collega.
Un giorno gli ruberò quell'ufficio...Prima che io sia riuscita a raccogliere i documenti sparsi sulla mia scrivania, sento un respiro scostante, come se qualcuno stesse correndo fino a qui, alternato a dei pesanti passi.
Mi giri velocemente verso la porta, scorgendo la figura di Todoroki, appoggiato allo stipite, mentre boccheggia, cercando aria che trova, ma in minime quantità.
STAI LEGGENDO
BhnaXReader
Fanfiction⚠️QUESTA RACCOLTA DI ONE-SHOTS NON È MIA,TUTTI I CREDITI E I MERITI VANNO A @IAmMadeOffScars⚠️