•Sᴛʀᴇᴄᴀᴛᴛᴏ's Pᴏᴠ:
Oggi è sabato, il giorno più bello della settimana, perche non devo andare a scuola e vado a ballare, tra poco la discoteca apre e quindi mi devo cominciare a preparare.
Il sabato è il giorno dove si guadagna di più, ma soprattutto si lavora di più.
Mi alzai è andai nella mia cabina armadio, presi il mio zaino nero dove ci misi dentro; lenti, perche a lavoro non potevo portare gli occhiali, burro cacao, specchio, pettine, maglietta nera a maniche corte e pantaloncino nero e infine le calze a rete, lo zaino era pronto, era mancavo io, presi una felpa violacea e un jeans skinni strappato, mi vestì e presi lo zaino, presi il telefono e scesi giù in salotto."Federico oggi non posso accompagnarti in discoteca" Disse papà girandosi verso di me.
"Chi mi accompagna?" Se papà non poteva accompagnare oggi non avrei lavorato, ma è impossibile, il sabato siamo sempre aperti.
"Dovrai andare a piedi, ti do le chiavi e la apri tu, io arriverò tra mezz'ora" Menomale che vado a lavoro oggi, aspetto questo giorno da tutta la settimana.
"Va bene, ma perché non puoi accompagnarmi?"
"Devo andare a pagare dei pali nuovi e devo andare a prendere bicchieri nuovi" Papà si alzò dal divano e prese dalla tasca le chiavi della discoteca e me le porse.
"Vado o farò in ritardo"
"Va bene, io arrivo" Uscì di casa, misi gli occhiali con la punta nera e presi il telefono.
Dopo poco arrivai alla discoteca, presi le chiavi dalle tasche e aprì le porte, accesi le luci e aprì il bar, arrivò anche Lucia, una mia collega, lavoravamo insieme, ci aiutavamo a vicenda, lei ha 19 anni, ha abbandonato la scuola appena compiuti 18 anni per dedicarsi alla discoteca, farò la stessa cosa, ha il caschetto ed ha i capelli neri, occhi marroni, alta e magra, molto dolce e simpatica."Ehy Lucia come va?" Andai ad abbracciarla e lei ovviamente con le mie stessi intenzioni ricambiò.
"Come va?"
"Bene dai" Non aspettavo altro che quella sera, soprattutto non aspettavo altro che volteggiare attorno al palo, ballare con dei ragazzi sconosciuti, e soprattutto per vedere cosa pensavano di me, sarà divertente in tutti i sensi.
"Andiamo a cambiarci?"
"Lo chiedi pure?, andiamo va" Mi sorrise e andammo nella nostra stanza privata, andai nel mio camerino e indossai le calze a rete, mi misi la maglietta nera, la misi dentro il pantaloncino nero, in modo da risaltare i fianchi, alzai il pantalone fino a superare l'ombelico, e infine le calze nere, mi aiutavano nel ballare ed erano molte comode.
Uscì dal bagno dove c'era Lucia che stava mettendo il rossetto, lei aveva una gonna nera e una maglietta nera,
Mi avvicinai allo specchio e appoggiai lo zaino al tavolo, tolsi gli occhiali e presi le lenti, sbattei le ciglia un paio di volte, poi presi il burrocacao e me lo misi un po sulle labra, poi presi il telefono siccome squillava, era papà."Pronto papà dimmi"
"Fede sto arrivando, ho pagato le cose che dovevo pagare e domani arrivano i bicchieri e i pali nuovi"
"Sii che bello"
"Avete finito di prepararvi?"
"Si abbiamo finito"
"Gia arrivato qualcuno?"
"No non ancora"
"Ok, sto parcheggiando l'auto adesso entro"
"Ok, va bene" Chiusi la chiamata e misi il telefono dentro lo zaino.
"Fede oggi devi andare a letto con qualcuno?"
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Iʟ Mɪᴏ Sᴄᴏᴘᴀᴍɪᴄᴏ ||ˢᵗʳᵉᶜⁱᶜᵒ/ˢᵗʳᵉⁿᵃᵘᵗˢ||
RomanceFederico De Lucis. Il suo potere è poter sapere cosa sta provando la persona che guarda (Imbarazzo, amore, paura, simpatia..ecc) e di poter sapere cosa ne pensa in generale di lui. Nicola Bravi. Il suo potere è far innamorare tutte le persone che vu...