𝑻𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐: 𝒕𝒐𝒄𝒄𝒐 𝒄𝒖𝒓𝒂𝒕𝒊𝒗𝒐
𝒑𝒆𝒓𝒔𝒐𝒏𝒂𝒈𝒈𝒊𝒐: 𝒅𝒂𝒛𝒂𝒊 𝒐𝒔𝒂𝒎𝒖
𝒄𝒐𝒏𝒕𝒆𝒈𝒈𝒊𝒐 𝒑𝒂𝒓𝒐𝒍𝒆: 1329 𝑝𝑎𝑟𝑜𝑙𝑒
-----------------------------------------------------------"𝑚𝑖 𝑎𝑖𝑢𝑡𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑓𝑎𝑣𝑜𝑟𝑒! 𝑁𝑜𝑛 𝑣𝑜𝑔𝑙𝑖𝑜 𝑚𝑜𝑟𝑖𝑟𝑒!"
"𝑓𝑎 𝑐𝑜𝑠𝑖 𝑡𝑎𝑛𝑡𝑜 𝑚𝑎𝑙𝑒..."
"𝑛𝑜𝑛 𝑝𝑢𝑜𝑖 𝑙𝑎𝑠𝑐𝑖𝑎𝑟𝑚𝑖 𝑠𝑜𝑓𝑓𝑟𝑖𝑟𝑒...𝑣𝑒𝑟𝑜?"
"Smettila.." mormorai stringendomi i lati della testa con le mani "va via..."
il mio cuore batteva velocemente nella gola, i polmoni stavano per collassare a causa del respiro veloce e superficiale. Le vertigini mi invasero come una tempesta potente e furiosa, eppure mi appoggiavo alla base del sedile di legno temendo che facendo anche un solo passo sarei precipitata in un abisso senza fondo
Dita traslucide erano tese verso di me . Sfere incandescenti all'interno di orbite infossate scrutavano i miei occhi gonfi e cerchiati di rosso, congelati dal terrore. Le bocche spalancate degli spettri si lamentavano dei loro dolori in un coro di urla acute.
In un attimo vidi tutto: i lividi, i tagli, le ferite aperte, le lacerazioni, tutte le macchie telluriche che trascendevano nei loro "corpi"; cicatrici che ricordavano loro le loro tragiche morti.
Affondai i denti nel labbro inferiore. Il sangue mi entrò in bocca e mi ricoprí la lingua.
"𝑃𝑒𝑟 𝑓𝑎𝑣𝑜𝑟𝑒...𝑓𝑎...𝑓𝑎...𝑐𝑜𝑠𝑖 𝑚𝑎𝑙𝑒...𝑛𝑜𝑛 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑜..."
"Fermati! Ti sto implorando!!"
"𝑒̀ 𝑖𝑛𝑠𝑜𝑝𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎𝑏𝑖𝑙𝑒...𝑝𝑒𝑟 𝑓𝑎𝑣𝑜𝑟𝑒..."
"𝑚𝑖 𝑠𝑡𝑎𝑖 𝑖𝑔𝑛𝑜𝑟𝑎𝑛𝑑𝑜?"
"𝑔𝑢𝑎𝑟𝑑𝑎𝑚𝑖!"
Strinsi gli occhi insieme con tanta forza, i muscoli della fronte e le tempie erano tesi. Piccole macchie nere si formavano davanti agli occhi quanto più mi irrigidivo, e lacrime calde cominciarono a scorrermi lungo il viso.
"Lasciami in pace", piagnucolai. "Per favore. Lasciami solo."
Mi ascoltano.
Qualche volta.
In un'occasione molto rara, soprattutto quando lavoravo con un paziente perndevano in considerazione le mie suppliche disperate lasciavano in pace.
Se solo fosse abbastanza per ritrovare un po' di pace mentale.
Se solo fosse abbastanza anche solo per dormire.
Se solo...
Il volume dei lamenti continuava ad aumentare, mani translucide e disperate tentavano di afferrarmi senza speranza. Mi consideravano un salvagente.
Visto che essendo una dottoressa con la capacità di vedere i morti potevo aiutarli, o almeno cosí credono... credono che possa compire qualche miracolo.
hanno riposto cosí tanta fiducia in me che non ne sono all'altezza, non ne avevo i mezzi.
"𝑎𝑖𝑢𝑡𝑜!"
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𝑫𝒂𝒛𝒂𝒊 𝑶𝒔𝒂𝒎𝒖 𝑶𝒏𝒆 𝑺𝒉𝒐𝒕 ☕︎
Short Story𝑑𝑎𝑙 𝑟𝑎𝑐𝑐𝑜𝑛𝑡𝑜: "𝒗𝒂 𝒕𝒖𝒕𝒕𝒐 𝒃𝒆𝒏𝒆 𝒑𝒊𝒄𝒄𝒐𝒍𝒂 𝒇𝒂𝒕𝒂" 𝒅𝒊𝒔𝒔𝒆 𝒍𝒂 𝒔𝒖𝒂 𝒗𝒐𝒄𝒆 𝒎𝒐𝒓𝒃𝒊𝒅𝒂 𝒆 𝒓𝒊𝒔𝒐𝒏𝒂𝒏𝒕𝒆 "𝒔𝒆𝒊 𝒂𝒍 𝒔𝒊𝒄𝒖𝒓𝒐"