Tu

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Era lì davanti a me, la vita che avevo sempre desiderato. Era l'ora di rifarsi, fare nuove conoscenze ma sopratutto di andare in una scuola nella mia città preferita: Seoul.

Camminavo spensierata per le strade di quella città una mattina, quel giorno sarebbe stato decisivo per tutto l'anno che avrei dovuto passare lì.

Ero in preda all'ansia, chissà cosa mi aspettava.

Vedevo gli altri ragazzi e li ammiravo, anche se li conoscevo solo superficialmente posso dire che mi stavano già simpatici.

Arrivata in classe mi sedetti nell'ultima fila. Non ero una che dava all'occhio, preferivo stare per i fatti i miei. Arrivò un ragazzo, abbastanza alto, che mi chiese "posso sedermi?" e io con voce incerta risposi "certo!"

Non volevo mettere in soggezione il ragazzo misterioso ma non riuscivo a non guardalo, era così bello.

Il professore arrivò in classe e tutti si alzarono dal posto "sedetevi, sedetevi." disse lui sorridendo e poi continuò "benvenuti alla vostra prima lezione di filosofia".

Se ve lo state chiedendo: sì, mi piace filosofia, e in più ho sentito che molti studenti sono rimasti soddisfatti dal corso del professor Kim Joon Woo.

"oggi parleremo di un filosofo molto noto..."

La lezione continuò senza intoppi finché il professore non annunciò che la lezione era finita.

Il ragazzo che era seduto accanto a me raccolse le sue cose e andò via, quel ragazzo aveva qualcosa che mi attraeva.

"hei, aspetta! " il ragazzo si girò e mi guardò con sguardo interrogativo. "non ci siamo presentati: io sono Martha, piacere." dissi io con il respiro affannato per averlo raggiunto di corsa. "ciao, Yoojun"

"davvero? solo questo hai da dire?" pensai io.

"che lezione hai ora?" risposi ignorando la sua arroganza.

"scienze politiche"

"anch-" mi interruppe per dire "fammi indovinare, anche tu, giusto?"

"sì, giusto"

"andiamo insieme?"

Annuì e camminammo lungo il corridoio verso la classe della prossima lezione, anche quella materia mi piaceva tantissimo e non vedevo l'ora di imparare qualcosa.

Appena arrivati in classe lo seguì in fondo alla stanza, all'ultimo banco.

" Yoojun" dissi io

"sì?"

perché non ci sediamo ai banchi più avanti?"

"ascolta, io non ti ho detto di seguirmi, ti ho solo chiesto se vuoi venire a lezione con me. Se vuoi sederti al primo banco fai pure, nessuno ti obbliga a starmi attaccata"

A quelle parole rimasi impassibile, non sapevo cosa rispondere.

"s-scusami"

Yoojun non mi degnò di uno sguardo e iniziò a tirare fuori i libri.

Quando le lezioni furono finite mi precipitati fuori scuola, era stata una giornata scolastica stancante.

"scusami" mi disse una ragazza dai capelli lunghi e neri "sì?"

"piacere, mi chiamo Soyeon. Siamo tutte e due nel corso di scienze politiche"

D'un tratto mi ricordai di averla intravista nel fondo dell'aula.

"oh, si, scusami se non ti ho riconosciuta"

"ahah, nessun problema. Tu come ti chiami?"

"Martha, piacere mio"

"bel nome. Non sei di qui vero?"

"no, sono venuta qui per studiare e diventare un avvocato!" dissi con voce fiera e decisa.

"vedo che hai le idee chiare, mi piace"

"e tu?"

"io sinceramente non lo so, però mi piacerebbe diventare un magistrato"

"è un punto di partenza, ahah"

Parlammo per un altro po' quando ci dividemmo per andare ognuna alle nostre case. Simpatica, pensai.

Mentre camminavo per le strade della città di Seoul mi ritornò alla mente Yoojun, ai suoi modi la maggior parte delle volte scontrosi e alla sua persona, a quegli occhi scuri e le altre mille cose che mi attraevano a lui.

Mi farebbe veramente piacere parlarci di nuovo.

Mi rassicuro con il pensiero che abbiamo dei corsi in comune e le probabilità di incontrarci sono alte.

Appena arrivata a casa, dopo aver aperto la porta, mi ritirai in camera mia, distrutta per il primo giorno di università. Non riesco a smettere di pensare a lui, a Yoojun, mentre nella mia testa si fanno strada mille dubbi e domande.

"chissà dove vive", "e se fosse già fidanzato?", "dal modo in cui mi parla non credo che io gli possa interessare".

Quando finì di pensare a Yoojun la mia testa andò subito a Soyeon: dovrebbe avere qualche account social, giusto?

Inserisco il suo nome nella barra di ricerca e tra i molti risultati premo il primo.

Ah-ah eccola.

Gli invio una richiesta di amicizia e mi alzo dal letto per cenare, davanti casa c'è un negozio che vende cibi tipici della Corea.

Il telefono vibra facendomi prendere un colpo. È Soyeon, ha accettato la mia richiesta di amicizia e me ne ha mandata una anche lei!

Inizio a sfogliare il suo profilo. È veramente una bella ragazza, una che ci tiene al suo aspetto esteriore.

Soyeon aveva dei capelli neri che gli scivolavano sulla schiena come l'acqua fresca di un torrente, occhi neri come la pece e delle labbra color rosa naturale che sembravano una rosa.

Saremmo diventate delle buone amiche.

To the Sea With You Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora