"Glielo dirai mai?"
Brianna lo guardava ancora nuda sul letto, mentre i primi raggi iniziavano a infiltrarsi dalle finestre del piccolo appartamento.
"Dirle cosa esattamente, Bri?"
La ragazza strinse le labbra e prese un profondo respiro: non voleva che le lacrime che minacciavano di scendere avessero la meglio.
Cole si mosse in modo confuso, come se non conoscesse a memoria quella camera, come se non ci avesse mai dormito prima di quella sera. Si infilò di fretta i pantaloni e la felpa e diede una rapida ravvivata al ciuffo: non riusciva nemmeno a guardarla in faccia, né a guardarsi a dire il vero: il senso di colpa gli schiacciava il petto e le insicurezze su come si sarebbe evoluto il rapporto con la sua migliore amica, non l'avevano neanche fatto dormire.
Era rimasto tutta la notte ad accarezzarle la schiena, pensando al cazzo di casino che avevano combinato.
Furioso con sé stesso, si alzò di scatto, pronto a lasciarsi indietro quella cazzo di casa, che per metà era anche sua e a scappare il più velocemente possibile da quelle mani e da quegli occhioni che sapeva lo stessero giudicando.
Brianna, dal canto suo, era solo estremamente stanca: aveva aspettato quel momento da praticamente sempre e ora che l'aveva ottenuto si era resa conto di quel muro insormontabile che erano le loro vite.
Cole si avvicinò alla porta, rallentò per un solo instante, giusto per pronunciare qualche parola di saluto.
Sperava, pregava che lei non intavolasse nessun tipo di discussione: era molto più facile così, avrebbero seppellito quell'episodio insieme alla restante parte della montagna di sentimenti confusi che li spingeva ad avvicinarsi e a farsi la guerra un minuto dopo.
"Se esci da quella porta e non mi guardi nemmeno, sperando solo che io faccia finta di niente ancora e ancora, non disturbarti a tornare."
Il freddo che sentiva non era dovuto al fatto che fosse nuda, bensì ad uno spiraglio di parole non dette che aveva, finalmente, deciso di vomitare fuori.
Lui rimase immobile con la mano sul pomello, la mascella contratta per lo sforzo di trattenersi dall'urlarle addosso.
"Questa è anche casa mia" le disse solo, muovendo un piede verso il soggiorno.
"Allora me ne vado io, Cole. Questo è..."
Si bloccò perché le lacrime stavano, di nuovo, facendo capolino sul suo viso e la stanchezza per tutto quello che aveva sopportato stava diventando ingestibile.
"Come se non fosse mai successo, Bri, una breve parentesi di due cazzo di ubriachi" la interruppe lui, prima che terminasse la frase.
Eppure il ragazzo sapeva che il vino che avevano bevuto non c'entrava niente, perché il modo in cui l'aveva toccato, baciato e stretto, comunicava inconfondibilmente tutto quello che lui non avrebbe voluto sentirsi dire.
"Allora sparisci da casa mia e dalla mia vita"
Lui si rabbuiò, non glielo avrebbe lasciato fare: lei non gli avrebbe scaricato addosso tutta quella merda senza prendersene una parte di responsabilità; del resto non sarebbe stato così doloroso, se fosse stato tutto semplice e lineare.
Se loro fossero stati semplici.
Sbattè la porta e tornò sui suoi passi inferocito, le si portò ad una spanna dal viso, pronto ad attaccarla, a distruggerla, come lei voleva fare con lui.
"Sicura B? Dimmelo guardandomi negli occhi, dimmi che sai quello che vuoi davvero e io sparirò."
Lei tentò di sfuggire al suo sguardo, ma lui le prese con forza il mento riportandola verso il suo volto.
Il lenzuolo le scivolò in basso e Cole pensò solo che avrebbe desiderato macchiarle quella pelle di porcellana con morsi e segni violacei, ancora e ancora.
Brianna, invece, avrebbe davvero voluto parlare, avrebbe voluto sputare fuori quello che sentiva, ma la realtà dei fatti era che non sapeva realmente cosa sentisse.
La paura di perderlo era come un pugno nello stomaco, ma, allo stesso tempo, quella sorta di via di mezzo era una lenta tortura che, era cosciente, l'avrebbe portata presto ad impazzire.
Il tocco di lui la rendeva elettrica, come un fuoco pronto ad ardere e sentiva che era lo stesso anche per il moro, ma la miccia sarebbe presto esplosa e avrebbe causato in entrambi ferite più profonde di quanto si sarebbero realmente aspettati.
Brianna prese coraggio, nonostante quello sguardo inquisitorio, voleva renderlo inerme, voleva che fosse lui a prendere una decisione per entrambi, voleva liberarsi da quel costante senso di colpa e di vergogna per provare quel qualcosa di così sbagliato.
"Cosa sono per te, Cole?"
Purtroppo, però, il suo migliore amico la conosceva abbastanza bene da domare quella sua spinta di egoismo.
"E io Bri? Io cosa sono per te?" fece lui, ringhiandole contro.
"Sei il mio mig..."
Ma entrambi sapevano che quella era la risposta più semplice da dare, quella che continuava a farli traballare nel mezzo di quella tempesta fatta di emozioni contrastanti.
"Allora quello di 'sta notte, è stato solo un cazzo di capitolo da dimenticare"
Sbottò alla fine Cole, distrutto da quel continuo scambio di mezze verità.
Brianna si alzò dal letto, avvicinando il corpo nudo a quello di lui e gli sussurrò con fare spietato ad un centimetro dalle labbra: "Promettimi, allora, che non mi toccherai mai più."
Il ragazzo inghiottì un groppo di saliva e cercò di controllare il restringersi dello spazio all'interno dei jeans, ma nonostante quella fosse una guerra ad armi impari, lui avrebbe fatto comunque di tutto per vincerla: le fece scorrere una mano lungo il fianco, fino a raggiungere il seno, per poi stringerle il collo in una presa possessiva.
La mano non impegnata, invece, le risaliva l'interno coscia, fino a farle trattenere un gemito.
"D'accordo Bri. Mai più."
La pelle di lei si cosparse di brividi, mentre l'eccitazione si espandeva tra loro come una macchia d'olio.
"Come se non fosse successo, allora."
Si arrese alla fine la bionda, facendo un passo indietro; lasciando il calore di quel corpo che le causava amore e odio, allo stesso tempo.
"Una notte da ubriachi, questo siamo stati." Le rispose riprendendo i suoi passi, senza voltarsi più indietro e lasciandola completamente sola.
Da parte della ragazza non ci fu più spazio per nessuna parola.
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She'll never know
Romance"Se esci da quella porta e non mi guardi nemmeno, sperando solo che io faccia finta di niente ancora e ancora, non disturbarti a tornare." Il freddo che sentiva non era dovuto al fatto che fosse nuda, bensì ad uno spiraglio di parole non dette che a...