L'INCONTRO

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Stavo dormendo tanto tranquilla quando ad un certo punto sentii una voce che urlava
M(mamma):MADDISON ALZATIIIII, SONO LE UNDICI E MEZZA È TARDISSIMO FAREììA TARDI AL COMPLEANNO DEL FIGLIO DI UN AMICO DI TUO PADRE.
Non la sopportavo più ogni giorno avevamo un impegno e non potevo MAI dormire tranquilla, mi alzai perché sennò mia madre continuava ad a urlare sempre la stessa cosa.

Scesi di sotto e travi mia madre che passava l'aspirapolvere, perché si quando dormo io si può fare tutto il casino che si vuole, mentre mio padre e mia sorella stavano facendo colazione sulla penisola.

Prima di sedermi presi i cereali e un po' latte, inizia a mangiare i miei buonissimi cereali poi chiesi a mia madre chi era questo "figlio di un amico di papà" e le rispose ciro ricci , io subito mi irrigidii perché sapevo benissimo che lui aveva una cotta per me e devo ammettere che anche lui non era male ma erano troppo violenti.

Finisco di fare colazione quando ormai era mezzogiorno meno dieci, tardissimo per i miei gusti visto che alle tre in punto dovevamo essere davanti al ristorante per festeggiare il diciottesimo di ciro.

Trovai un vestito rosso abbastanza corto e scollato:

Trovai un vestito rosso abbastanza corto e scollato:

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Così era da davanti

Così era da dietroIl trucco invece non troppo pesante

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Così era da dietro
Il trucco invece non troppo pesante

Così era da dietroIl trucco invece non troppo pesante

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Mentre i tacchi classici

Mi feci i boccoli ed ero pronta

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Mi feci i boccoli ed ero pronta

Erano esattamente le 14:50 era tardissimo perché ci volevano più di 10 minuti per arrivare al ristorante, presi una borsa rossa e dentro ci mettevi telefono,caricatore,AirPods e il rossetto rosso.

Scesi e per fortuna sotto ancora non c'era nessuno perché senno mi sarei presa il cazziatone.
                  
Appena scesi di sotto urlai:
I(io):E MENOMALE CHE ERO IO QUELLA SEMPRE IN RITARDO
Non mi rispose nessuno , silenzio totale .

Dopo 5 minuti scesero tutti insieme , erano vestiti tutti abbastanza eleganti, mio padre aveva la cravatta mia mamma un vestito nero lungo(da vecchia) e mia sorella che aveva 11 anni aveva un vestitino rosso e delle ballerine sempre rosse.

Salimmo in macchina e ci dirigemmo verso il ristorante, avevo paura che ciro tirasse fuori la parte peggiore di se con me, ma non ci dovevo pensare magari era solo un illusione.

Già da fuori si sentiva la musica a palla.
Parcheggiammo davanti al ristorante, scendemmo dalla macchina e arrivammo davanti al ristorante.

Entrammo e c'era solo gente che beveva,ballava e cantava(più che cantare stavano urlando ma vabbè)

Subito ci dirigemmo verso i ricci che appena ci videro si alzarono e ci vanirono incontro,
Appena mi vide Ciro si incanto , mi continuava a guardare senza distogliere per un secondo lo sguardo.
DS(don salvatore):ciao
P(papà);ehi buonasera salvatore
I:ciao e buon compleanno ciro.
Glielo dissi cosi almeno avrebbe distolto lo sguardo dal mio corpo, è come se mi stesse mangiando con gli occhi.
Per fortuna distolse il suo sguardo e mi ringraziò ci sedemmo e tra una chiacchiera e un altra si fece l'ora di cena.

Come previsto cenammo li nel ristorante.
Appena finito di mangiare Ciro mi chiese di andare a ballare, non potetti rifiutare perché sennò io padre si sarebbe incazzato con me.
Andammo nella pista e lui mi prese dai fianchi e non distolse nemmeno un momento i suoi occhi dalla mia faccia, mentre io avevo la faccia completamente girata dall'altro lato.

Lui ad un certo punto mi prese la faccia e me la giro verso di lui.
Non volevo guardarlo amerò costretta, non lo guardai negli occhi per tanto a lungo.

Finito di ballare, bere e scherzare arrivò l momento dei regali, gli regalarono:una collana tutta d'oro, un paio di scarpe costosissime, un nuovo iPhone 13 pro max, una giacca firmata e visto che volevano fare gli spiritosi gli regalarono un paio di mutande da donna e un pacco enorme e dico enorme di preservativi, ne conteneva circa 1000.

Poi arrivò il nostro momento , mio padre non gli aveva fatto un regalo perché non sapeva che cosa fargli allora gli disse
P:Ciro io non ti ho fatto il regalo perché davvero non sapevo che farti, ma se hai qualche proposta dimmi pure.
Ciro ci penso su , ovviamente sapevo che lui gli sapeva quello che voleva ma voleva far finta di pensarci su, dopo averci pensato qualche secondo disse
C:voglio......tua figlia
E mi guardo , io rimasi scioccata da quello che aveva detto
P:ehi cro dai pensaci su , non posso regalarti mia figlia ha solo 15 anni.
C:O ME DAI A FIGLMJ O T'ACCIR
Urlò , mio padre intimorito annuì .

COSA?! Ma davvero fanno, non sono un oggetto che si regala.
Ma tanto io con i ricci non ci andrò mai, non possono obbligarmi.

Spazio autrice
Ehiiii ciao, fatemi sapere se questo primo capitolo vi è piaciuto, vi dico già che non so il napoletano quindi se non scriverò napoletano oppure non lo scrivo bene fatemi sapere e se vi va correggetemi.
Spero che vi sia piaciuta e niente ciao.

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