È UN MOSTRO!

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Io non ci andrò mai con loro, sono solo dei camorristi.
Ma tanto sapevo che non avevo scelta e sarei dovuta andare per forza con loro, ma non ci volevo andare, mi avrebbero sicuramente fatto del male.

Mio padre non aveva scelta, lo guardai e Lui guardò me, lo supplicai con goiò occhi di rifiutare, volevo tornare a casa mia.
Ma mi fece capire che anche lui non aveva possibilità.
Cercai di non pensarci ma era inutile.

Finita la serata feci finta di nulla, come se nulla fosse successo, speravo che ciro era ubriaco e non si sarebbe ricordato sta cosa.
Ma come faceva a non ricordarsi una cosa cosi importante? Insomma è un sacco di tempo che ha una cotta per me ma non ci potevamo mettere insieme perché io avevo 15 anni e lui 18.

Ma appena uscimmo dal ristorante lui mi prese per il polso e mi trascinò verso la sua macchina , ah ma proprio così? Senza nemmeno farmi salutare i miei.
Gli feci resistenza, ma lui era molto più forte di me e quindi mi trascinò con lui.

I:mi fai salutare almeno i miei genitori? E devo anche prendere le il cose a casa.
C(ciro):si li puoi salutare, ma alle tue cose già c'abbiamo pensato noi.
Cosa?! Erano entrati dentro casa mia senza il nostro consenso? Appena arrivati a casa mi sente.

Mi avvicinai ai miei genitori e detti un abbraccio a mia madre e a mia sorella, le era spaventatissima e mi disse
S(sorella):tornerai da noi vero? Non lascivì ti prego io ti voglio bene.
I:certo che tornerò da voi, ve lo prometto ma tu fai la brava.

Quando mi alzai da terra, perché mi ero messa alla sua altezza, non salutai neanche mio padre.
Mi allontanai senza dire niente e lui disse:
P(papà):no mi saluti neanche?
I:ciao.

La conversazione fini li, senza nessuna parola in più.
Salii costretta nella macchina dei ricci che era molto grande.
Io e ciro dietro mentre don salvatore e Pietro davanti.

Per tutto il tragitto non dissi nulla, guardavo cuore dal finestrino senza aprire bocca.
Fino a quando ciro prese l'iniziativa di mettermi la mano all'interno della coscia.
Sentii un brivido lungo la schiena a quel tocco, ma non ci feci molto caso.

Dopo un lungo tragitto arrivammo a casa.
Era grande, m non mi piaceva era tutta oro, era davvero come dire troppo.
Senza dire niente ciro mi prese per il polso e mi trascinò in camera sua al piano di sopra.

Era abbastanza grande la camera c'era un letto, due armadi, una poltrona e una postazione trucco, LA MIA POSTAZIONE TRUCCO MA SIAMO PER CASO IMPAZZITI? E poi c'era un bagno collegato alla vasca con all'interno una doccia, una vasca, un lavandino, un bidè e un wc.

Si avvicinò a me in modo molto brusco, mi buttò sopra il letto e si iste sopra di me.
Iniziò a toccarmi nelle mie parti intime, io cercai di dimenarmi ma lui subito mi bloccò.
Cosa stava facendo?
No
No
No
Non lo stava facendo vero? Si slaccio la cinta e si abbassò di poco i jeans mi alzò il mio vestito e mi levo le mie mutandine rosse.
Praticamente mi spogliò tutta e iniziò a penetrarmi senza pietà.
Faceva malissimo, non volevo farlo.
Mi stava togliendo la verginità così senza avermi chiesto il permesso
C:AHHHHHHHHH
Lui gemeva io invece provavo solo dolore
I:t-ti prego ciro b-basta, mi stai facendo m-malissimo.
Ma lui non mi ascoltò.

Lo sentii irrigidirsi dentro di me segno che stava venendo.
Ma se veniva dentro di me mi metteva incinta e io avevo solo 15 anni, era presto per avere un bambino.

Dopo qualche suo urletto e gemito sentii il suo seme  bndentro di me, che usciva a schizzi, finalmente era finito quest'inferno.
Quando si tolse da dentro di me io corsi in bagno e mi chiusi li dentro, mi misi sul bidè e cercai di togliermi quel suo liquido da dentro di me , ma sapevo che non si poteva fare.
Dopo circa mezz'ora che stavo dentro il bagno uscii e trovai ciro che dormiva.

Era un mostro non un ragazzo, si era preso la mia verginità senza Pietà.
Mi misi sdraiata sul letto, il più possibile lontano da lui, cercai di non farlo svegliare ma fu impossibile
C:a finalmente sei tornata, sei stata dentro quel bagno un sacco.

Si avvicinò e mi abbracciò da dietro, non le volevo le sue mani addosso no mi doveva toccare mai più.
Sentii il suo respiro farsi sempre più regolare segno che si era addormentato.
Verso le tre e mezza del mattino mi addormentai pure io.

Spazio autrice
Ciao
Questo capitolo evo dire è abbastanza lungo.
Come vi ho già detto non so parlare in napoletano e quindi no so neanche scriverlo.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto.
Ciauuuuu

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 25, 2022 ⏰

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