Capitolo 1

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🌹La musica esprime
ciò che non può essere
espresso a parole e
ciò che non può
rimanere in silenzio.🌹

 

La vita non è facile, ci sono momenti belli e momenti brutti... L'importante è rialzarsi, imparare le lezioni continuando a sorridere. Mia madre mi diceva sempre così, ed io la seguivo cercando di rialzarmi sempre e sorridere, ma in quella mattina di novembre, il mondo mi cadde addosso completamente, allora capì che ero vicina ad arrivare a quel campo... Auschwitz.

Mi sveglio presto come era mio solito fare e vado ad aprire la piccola finestra accanto alla al letto per fare passare un po' d'aria, quando sento la porta aprirsi rivelando Fred, il mio amico tedesco, con una faccia tra il preoccupato e il terrorizzato

«Fred cosa è successo? Perché quella faccia?»

«I...i t...tedeschi...»

«I tedeschi cosa?»

«Sono qui...ci hanno minacciato di sfondare la porta, voi non siete più al sicuro!»

Rimango ferma sentendo le urla dei soldati, non riuscivo a muovere un muscolo, fino a che non avverto una lacrima calda scendere sulla mia guancia bianca.

Mi risveglio  dal mio stato di trance e vedo Noa sulla soglia con il mano il suo peluche e il pigiama piangere.

Corro da lei e la prendo in braccio
«Adi ho tanta paura»

«Ssh non ti preoccupare tesoro, andrà tutto bene...»

Ma il destino aveva deciso di andarci contro, infatti la porta fu sfondata e sentimmo dei passi pesanti camminare per la casa fino ad arrivare in soffitta.

Due soldati spinsero Fred facendolo cadere e con voce ostile ci chiesero:

«Siete ebrei?»

Annuii e in men che non si dica ci puntarono il fucile contro

«Nooo!!!!!»

Fred che fino a quel momento era stato in silenzio si mise in mezzo cercando di disarmare il tedesco ma in tutta risposta venne colpito da un proiettile in petto

F«red!! O mio Dio!»

Vado da lui accarezzando il suo viso sofferente, ma i tedeschi mi presero con forza fino ad arrivare in strada, dove era parcheggiato un camioncino affollato di persone e ci spintonarono all'interno e li che incomincio un viaggio verso l'ignoto.









La cantante di AuschwitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora