Capitolo 3

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Come previsto perdo l'autobus e torno a casa alle quattro.
"Dove sei stata?" domanda mio padre appena entro in salotto.
"Ho perso l'autobus" rispondo semplicemente.
"Ha chiamato la professoressa Spada" dice lui cupo.
Cazzo mi sono dimenticata di dirgli di aver preso 3 nella verifica di matematica.
"Ascoltami bene, non so cosa ti stia capitando in questo periodo, ma non sono per niente contento di come ti stai comportando. Prima eri una figlia perfetta, il classico tipo che avrei sempre voluto avere, ma adesso sei svogliata a far tutto e io non lo accetto. Quindi vedi di migliorare altrimenti prenderò seri provvedimenti. Adesso vai a studiare che è il tuo dovere."
Io corro in camera e chiamo immediatamente Annachiara.

Annachiara è la mia migliore amica dalle elementari. È più una sorella che un'amica.
È bassa e mora, con lungi capelli ricci e occhi neri. È una ragazza fantastica, è sempre pronta a correre a casa mia per aiutarmi nei momenti difficili. Non saprei cosa fare senza di lei. Abbiamo affrontato così tante cose insieme e custodisce così tanti miei segreti che se dovessimo litigare e non essere più amiche dovrei ucciderla.
Risponde al secondo squillo: "Mary che succede?" chiede allarmata. "Fra mezz'ora davanti alla Gran Guardia" dico d'un fiato e riattacco.

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