Nell'oscurità, sotto le fronde di immensi faggi, sedevano due figure in ombra, che colmavano il silenzio della serata con continue risate cristalline e limpide. La piacevole brezza estiva soffiava sui volti accaldati dei ragazzi. Uno dei due teneva sulle ginocchia un pesante tomo azzurro ed erano concentrati entrambi nella lettura. Gli occhi seguivano velocemente le fitte righe di parole.
Ogni due pagine gli occhi dei due ragazzi si scrutavano intensamente, come per cogliere l'un l'altro ogni dettaglio delle iridi e pupille. Era loro solito misurare il tempo trascorso usando le pagine lette; ogni 100 pagine sapevano che era trascorsa circa un'ora, e che era tempo di tornare alle proprie abitazioni.
Ogni giorno, Aiden e Theo scendevano le colline colme di spighe di grano, fino ad arrivare alle pendici dei faggi, al limitare del fiume e si dedicavano alla lettura di un romanzo scelto durante la settimana. Avevano provato a cambiare ambiente, stabilendosi nel grande giardino cittadino piuttosto che in spiaggia, con i piedi a mollo nell'acqua agitata, ma nessun luogo donava l'atmosfera celestiale di quegli alberi secolari.
Dopo pochi minuti di silenzio, Theo chiese al giovane accanto a lui: 'Io ho un certo appetito e tu? Vogliamo incamminarci?'
In tutta risposta Aiden lo afferrò per il polso, trascinandolo accanto a lui, ed esclamò stupito: 'Vuoi già andartene? Se intendi lasciarmi da solo in questa enorme distesa di grano, in preda a non so quanti animali selvaggi fai pure' e fingendosi offeso, volse la testa verso il cielo stellato, sorridendo.
'L'unico animale selvaggio in questa città sei proprio tu!' esclamò Theo ridendo di gusto e sdraiatosi, cominciò a contare le innumerevoli sfere luminose, riallacciando la propria mano con quella del ragazzo accanto a lui, il quale voltò immediatamente lo sguardo verso il volto di Theo.
Theo riteneva gli occhi di Aiden più luminosi delle stelle, perchè sapevano raccontare la sua vita meglio di quanto sapesse fare Aiden stesso a parole. Rimasero incatenati con lo sguardo per lunghi minuti, fino a quando un lieve borbottìo interruppe il silenzio.
Theo si mise una mano sulla pancia imbarazzato e l'altro, cominciando a ghignare, lo sollevò dall'erba con la mano. Si sistemarono entrambi i capelli spettinati, e si lisciarono i pantaloni di tela, per poi incamminarsi verso casa.
Accompagnato Aiden davanti casa, Theo si diresse verso la propria, consapevole dei rimproveri imminenti dei genitori. Dato che ormai la ramanzina la avrebbe presa comunque, decise di allungare di poco il percorso, passando per il mare.
L'acqua salata era magica come sempre, colorata di un blu scuro brillante e acceso. Sin dall'infanzia Theo aveva un'inspiegabile curiosità e attrazione per quell'acqua così profonda e misteriosa, che sembrava racchiudesse i segreti e le verità più profondi.
Quando dopo pochi minuti si decise ad andarsene, il suo stomaco saltò dalla gioia. Giunse nel soggiorno di casa molto tardi, ma sorprendentemente non trovò nessuno ad aspettarlo. Si tolse le scarpe, e come prima tappa visitò la cucina, dove afferrò un paio di mele e una fetta di pane evidentemente avanzata dalla cena, poi salì le due rampe di scale che lo separavano dalla camera, e vi si chiuse dentro.
Afferrò un volume dall'ultimo scaffale della libreria addossata alla parete e distrattamente iniziò a sfogliarne le pagine ingiallite. Theo iniziò a mangiucchiare la mela, pensando divertito ad Aiden, chiedendosi cosa stesse combinando in quel momento.
Se solo avesse saputo che quel giorno sarebbe stato l'ultimo in cui lo avrebbe visto.
Le parole della pagina recitavano: 'Se sapessi che oggi è l'ultima volta che ti guardo mentre ti addormenti, ti abbraccerei fortemente e pregherei il Signore per poter essere il guardiano della tua anima.
(Gabriel García Márquez)
STAI LEGGENDO
It's Now or Never
RomanceSe il sole si rifiutasse di splendere, ti vorrei ancora bene. Quando le montagne collasseranno nel mare, ci saremo ancora tu ed io." Led Zeppelin.