La solitudine delle Vedove Nere

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Mi chiudo la porta alle spalle e accendo la luce.
Sono sola. Anche se lo sono sempre stata.
Mi hanno sempre detto quello che dovevo fare e adesso che mi ritrovo tutta sola, in piena notte, senza niente per le mani mi sento un po' vuota.
Io non sono mai stata vuota.
I miei lunghi viaggi e le mie avventure impossibili mi hanno riempito fin dall'inizio.
Vedova Nera. È così che mi chiamano.
E poi, perché? Quella che mi sono lasciata alle spalle è una vita diversa da quella che ho. Da quella che voglio. Sono cresciuta, ho capito chi sono i buoni e chi no.
Ho stracciato le scarpette da ballo e ho impugnato la pistola.
Ho premuto il grilletto centinaia e centinaia di volte. Centinaia e centinaia di persone hanno cercato di colpirmi.
Eppure sono ancora qui.
Ho preso consapevolezza di essere quella che sono. Assassina o agente che mi chiamino. Mi hanno chiamato in tanti modi, mi hanno urlato in faccia tante cose.
Eppure Vedova Nera è l'epiteto peggiore di tutti.
Io non sono più una vedova e non mi vesto di nero per sport. Forse è solo un insulto, come a dire che alla fine loro muoiono tutti. Loro...
Sarà meglio stare alla larga dagli uomini per un po'. Amorosamente parlando. Lavoramente parlando non potrei. Tra Fury, Thor, Nick e Tony rimanere in un ambiente di sole donne sarebbe difficile. E poi, io con Sharon non ci lavoro. Mi sta antipatica.
Ah, quasi dimenticavo... Cap. Rogers è l'uomo più coraggioso e affascinante che conosco, così giusto eppure anche lui... è come me.
Un animo tormentato dai ricordi di Bucky, di Peggy, della guerra che ha vinto ma che non ha visto finire. Anche lui ne ha passate, con quel pazzo e quella bella ragazza di cui ho tanto sentito parlare.
Anche se siamo uguali, in una cosa siamo differenti.
Io vado avanti, lui si aggrappa ai ricordi.
Lui perdona, io no.
E ci sono giorni in cui vorrei rinnegare tutto, tornare indietro e ricominciare da capo. Ma peggiorerei solo le cose.
Questo è il mio destino.
E che mi piaccia o no devo accettarlo.
In solitudine o in compagnia.
Io sono la Vedova Nera e devo accettarlo. La mia solitudine è ovvia.
E magari, un giorno troverò qualcuno, troverò qualcosa e non sarò più la Vedova Nera.
Non sarò più sola.

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