Capitolo 1

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Luci brillanti.

È questo che percepisce dietro le palpebre ancora chiuse. Stringe maggiormente gli occhi. Quella luce le fa male alla testa. Pulsazioni sconvolgenti si alternano a stilettate atroci alle tempie, è questo il dolore che in questo momento percepisce.

Lentamente può sentire però che va piano piano ad affievolirsi.

- "Se mi senti, stringi la mano." Una voce morbida, ma decisa e, bellissima.

Lei fa come le è stato chiesto, cosa c'è di difficile nello stringere le dita della mano?

- "Molto bene, davvero molto bene! E adesso, riesci ad aprire gli occhi?" Chiede la stessa voce con gentilezza.

Inspira un gran respiro e li apre. All'inizio tutto è sfocato, non riesce a mettere a fuoco. Vede una sagoma di un uomo alla sua sinistra. È alto, sembra che abbia delle spalle veramente larghe, una cosa che ha sempre apprezzato negli uomini. Si sforza nel vedere qualcosa in più dell'uomo che le sta ancora stringendo la mano. Sembra che abbia dei capelli biondi, talmente chiari da sembrare bianchi. Richiude gli occhi.

- "Prenditi il tempo che ti serve, Granger. Ti stai riprendendo dopo un brutto incidente. Ti ho tenuta sedata per qualche giorno, in modo che non sentissi alcun dolore. Probabilmente adesso ti sentirai frastornata, vista annebbiata e quasi sicuramente avrai dei dolori alla testa. È tutto normale. Per domattina tutto questo sarà passato."

Riesce a capire ogni parola, anche se le tempie continuano a farle male. Sente la gola secca ma fa comunque un tentativo di parlare.

- "Dove...dove sono?" La voce esce flebile, ma chiara.

- "Sei al San Mungo. Non preoccuparti, mi sono preso cura di te. Stai bene, devi solo smaltire le pozioni che ho dovuto somministrarti."

Hermione annuisce, fa un altro tentativo di aprire gli occhi ma la vista è ancora poco chiara. Il medico le posa una mano dietro la nuca aiutandola a sollevarsi un po', avvicinandole un bicchiere alle labbra.

- "Bevi un po' di acqua. Avrai la gola secca. Non esagerare però, devi fare con calma."

Lei esegue l'ordine ubbidiente. Appena il liquido fresco scende sulla gola sente immediatamente sollievo. Un sorriso di gratitudine incurva le labbra di Hermione, peccato che non può vedere la reazione del suo medico curante perché il sorriso che fa lui, beh, le avrebbe fatto battere il cuore.

Quando riposa la testa sul cuscino si sente distrutta, ogni parte del corpo è pesante e la testa inizia a pulsarle. Senza rendersene conto in pochissimi secondi si è addormentata, sotto l'occhio attento del dottore che prima di uscire dalla sua camera sposta un riccio che si era posato sopra ai suoi occhi. 

Arrivato nel suo ufficio, Draco Malfoy posa la cartellina sulla scrivania, deciso a voler trascrivere gli ultimi appunti riguardanti la paziente. Ancora fatica a credere di essersi trovato Hermione Granger in sala operatoria.

Dall'esternoarriva un fracasso pazzesco, tanto che lo costringe ad alzare gli occhipuntandoli verso la porta che aveva lasciato aperta.

 La voce famigliare di Harry Potter arriva chiara alle sue orecchie facendogli alzare gli occhi al cielo.

- "Sono l'Auror Harry Potter e devo vedere immediatamente il Dottor Malfoy!" Tuona contro il mal capitato infermiere che sta in turno.

È questione di attimi che Malfoy può incrociare gli occhi verdi del suo vecchio compagno di scuola.

- "Lascialo stare, Harper. Mi occupo io di Potter." Dice facendo un cenno al moro, il quale entra chiudendosi la porta alle spalle.

- "Si è svegliata?"

Hello Doc 𝓓𝓻𝓪𝓶𝓲𝓸𝓷𝓮Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora