capitolo22

706 55 15
                                    

Axel

L'uomo di Kevin, da cui ho scoperto solo ora chiamarsi Michael mi porge una valigetta come la prima.
<<Mi ha contattato Jess il suo superiore, vuole che sia molto discreto.>>
Dice senza mai incontrare il mio sguardo.
Mi accomodo al bancone bar per sorseggiare un caffè veramente disgustoso. Adoro questa città ma il caffè è imbevibile.

Salgo nella mia stanza e incomincio  a preparare il mio smoking, la valigetta come richiesto da me contiene tutto. Soldi, documenti, una mappa della grande villa Asako e una fiala non in commercio molto potente.
Spero di non doverla usare, almeno su di me.
Il nostro Jian come ho già detto è un megalomane e tutto questo è solo uno svantaggio per lui.
Stasera ci saranno ballerine, intrattenitori per ospiti e oltre cento guardie.
Io oltre ad essere l'avvocato morto ieri per circostanze "misteriose" farò in modo di essere anche una guardia se servirà.
All'ora esatta mi preparo nascondendo alla meglio i miei tatuaggi e scendo dall'hotel per dare inizio alla vera festa.

Misa

Passo la mattinata a studiare il mio piano.
Miko mi ha dato una mappa della villa e il numero di targa del furgone di intrattenitori oltre a camerieri e altre stronzate che il grassone ha in serbo per stasera.
Purtroppo ci vuole un pass e quello non lo potuto recuperare da nessuna parte.
Preparo il mio zaino con tutto l'occorrente per stasera.
Dovrò nascondermi tra i camerieri  o altri componenti per la serata per entrare,perché loro sono autorizzati dallo stesso Jian.
<<Sei pronta?>>
Mi domanda Miko mentre indosso il mio zaino e lego i capelli.
<<Si.>>
Mento spudoratamente.
A dire la verità ho una paura fottuta che venga presa e messa sotto tortura,ma non è tutto per eseguire questo piano ho dovuto chiedere aiuto ai miei amici alla quale non hanno esitato.
Lui non è una brava persona,ha ucciso persone innocenti per dare un esempio di superiorità e non voglio che uccida i miei amici per punire me.
<<Buona fortuna tesoro.>>
Miko si avvicina e tenta di abbracciarmi ma mi allontano subito.
<<Non farlo mai più.>>
Dico stranitaper il suo comportamento.
Purtroppo anche in casa abbiano dovuto fare attenzione a causa delle guardie di mio padre.
Monto in moto e mi immetto in strada devo raggiungere il furgone del catering.
Venti minuti dopo lo vedo in lontananza e tramite l'auricolare lo comunico hai miei amici.
Sono fermi in mezzo alla strada con una gomma a terra. Posteggio la mia moto dietro il furgone e apro lo sportellone mentre il conducente e il passeggero scendono per dare una mano.
Mi nascondo tra tavoli e sedie e aspetto la mia destinazione.
Sperando e pregando qualsiasi divinità che vada tutto bene.
Diamo inizio alla vera festa.

Oltre Quello Che Vedi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora