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Dazai stava camminando distrattamente facendo piccoli passi mettendo lentamente un piede davanti all'altro. Si sentii strattonato, sgranò leggermente gli occhi e sentii un peso sul suo polso. Si girò e davanti a lui era retto quel ragazzo, quel ragazzo dai capelli rossastri, indossava un cappello nero aderente alla testa, una t-shirt nera e sopra un giacca di pelle, dei jeans neri aderenti alla vita e alle caviglie. A quella vista Dazai sorrise e l'altro ragazzo fece una smorfia spostando lo sguardo di lato per evitare un contatto con l'altro. Prima che il più alto dei due potesse dire qualunque cosa il rosso lo strinse di più la mano intorno al polso del ragazzo e lo avvicinò a lui portando la sua bocca all'orecchio del ragazzo dai capelli castani "Ho voglia di scopare, andiamo." Disse il più basso con una voce divertita. Si allontanò dal suo orecchio e incrociò lo sguardo con quello dell'altro ragazzo,

"Che c'è? Perché mi guardi così? È normale avere delle voglie e tu hai detto che sei sempre disponibile, no?"

"Sì... perché tra noi c'è solo sesso, no?" Rispose Dazai.

Dazai iniziò a fissare un punto non ben definito sulla strada. L'altro ragazzo lo guardava titubante e non ripose a quella affermazione del ragazzo. Si girò di spalle "Su vieni." Inizio a camminare e il castano lo seguì. Arrivarono davanti ad un Hotel, da 3 stelle, ed entrarono. Si avvicinarono alla reception e Chūya disse "Osamu Dazai."
A quella frase Dazai alzò la testa per vedere chi l'aveva chiamato. La ragazza alla reception prese le chiavi corrispondenti alla camera '146' e le diede al rosso. Si girò e si diresse verso l'ascensore, il castano si incamminò dopo di lui.
"Hai usato il mio nome per prenotare la stanza?" Disse con un ghigno Dazai.
"Sì." Rispose Chūya ridacchiando.
"Eri così sicuro che avrei accettato?"
"Sì."

Dazai guardò il ragazzo più basso, si avvicinò a lui e gli mise le braccia sui fianchi, strinse le mani intorno ad essi e portò un ginocchio in mezzo alle sua gambe. Chūya divenne completamente rosso e un'area di imbarazzo avvolse quel piccolo luogo. Dazai avvicinò le sue labbra al collo dell'altro e iniziò a baciarglielo. Chūya tremava, con un po' di sforzo afferrò l'altro ragazzo e lo spostò da lui.
"Non qui."
"Sei tu che continuavi a provocarmi." Rispose Dazai asciugandosi un po' di bava che colava dal lato della sua bocca.
L'ascensore arrivò al tredicesimo piano e i due uscirono avviandosi verso la stanza '46'.

Entrarono nella stanza; Dazai non diede nemmeno il tempo di sistemarsi all'altro, lo prese nuovamente per i fianchi e lo sbattè alla porta. Posò le sue labbra su quelle del ragazzo, schiusero entrambi le labbra per far entrare in uno la lingua dell'altro. Si divisero ed entrambi aveva della saliva che scendeva di lago alle labbra e Chūya aveva ancora la lingua fuori per far intendere all'altro che volesse di più, il castano lo capì e posò di nuovo le labbra su quelle dell'altro apprendendo il bacio e iniziando a sfilargli i vestiti.
Si ritrovarono entrambi nudi sul letto. Dazai si mise due dita in bocca bagnandole. Poi le avvicinò al buco dell'altro. Iniziò infilando piano un dito per farlo rilassare e poi anche il secondo. Il rosso già gemeva stringendo fra le mani le lenzuola bianche e profumanti di detersivo. Dazai sfilò le dita e le mise nel suo di buco per far contrarre il suo pene, anche se la vista del rosso che strizzava gli occhi dal piacere bastava per farlo già bagnare.
Prese un preservativo e avvolse il suo pene a esso. Infilò piano il suo membro contratto e il più basso iniziò a genere straziantamente.
Emetteva degli urletti striduli, ma impregnati di piacere.
"D-Dazai... spin...gi." Disse il rosso posando le mani sul petto dell'altro.
"D'accordo."

Dazai aprii bene le mani come per rilassarle, afferrò i fianchi di Chūya girandolo verso di lui e scrutando il suo corpo limpido e contratto. Penetrò il ragazzo e iniziò a fare dei movimenti lesti e piacevoli per entrambi, continuò sempre più veloce fino a trovare un ritmo adatto a far andare oltre il ragazzo sdraiato davanti a lui. Il rosso continuava a gemere piacevolmente mentre giaceva su quel letto che l'avrebbe accompagnato per il resto della notte.
Mentre Dazai continuava, all'improvviso, un 'liquido' bianco e, leggermente, denso bagnò il petto del ragazzo dai capelli rossastri facendolo urlare maggiormente. Dazai si fermò, ansimavano entrambi, portò una mano lì dove l'altro era appena stato sporcato e si bagnò le dita con quel liquame, l'altro lo guardava con gli occhi sgranati, Dazai portò quelle dita di fronte alla sua bocca e con un movimento, che fece vedere anche all'altro, leccò via tutto quello sporco sulle dita, aveva uno sguardo divertito e orgoglioso. Poi si avvicinò a Chūya baciandolo nuovamente. Continuarono a fare sesso per tutta la notte.

È solo sesso?// SoukokuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora