Il sole lucente che trapassava le tende della finestra di quella stanza d' Hotel arrivavano dritto sul mio corpo nudo e avvolto dalle lenzuola stropicciate di quel letto, sentivo degli occhi puntati addosso e subito dopo un 'sigh', sebbene non avesse proferito parola avevo capito a chi appartenesse quel sospiro svogliato e nostalgico.
Sentii una mano avvicinarsi a me, dei capelli cremisi mi ricadevano sul viso e sul corpo tempestate da goccioline di sudore, quelle lunghe falangi acchiapparono una di quelle ciocche ribelli e cominciò a giocherellare con loro tra le dita, dopo, portò quella mano sulla mia guancia, provocandomi un brivido, quella mano era così calda e confortevole, iniziò ad accarezzare la mia guancia, dopo ci fu un attimo di silenzio e nuovamente un sospiro riempié quella la stanza "Sai Chuuya... non ho mai pensato che tra noi ci fosse solo sesso, tu mi piaci veramente."
A quella frase rabbrividii nuovamente, sgranai gli occhi e schiusi la bocca come per dire qualcosa, ma le parola mi morirono in gola e non riuscii a dire assolutamente nulla.
-Che cosa significava quella frase...? Mi continuavo a chiedere, ormai nella mia testa premeva solo quella domanda.Non mi alzai e feci finta di dormire anche se sapevo che era inevitabile il fatto che Dazai mi avesse visto sorpreso da quella frase. Dopo un po' tolse quelle piacevoli dita da sopra le miei guance per poi alzarsi dal letto e cominciare a radunare i suoi vestiti. Lo seguivo con lo sguardo offuscato dalle miei palpebre per mantenere la figura di me che dormiva. Era pronto per andare, prese un foglio e scrisse qualcosa che lasciò sul comodino di fonte al letto, poi si avvicinò a me per lasciarmi un bacio sulla fronte e per scrutare, ancora una volta, il mio corpo con area spenta e nostalgica. Appena uscì dalla stanza non aspettai altro tempo e mi alzai di scatto da quel materasso comodo e bianco panna. Presi il foglietto tra le mani e lo rilessi due volte tanta la velocità con cui l'avevo letto la prima volta non capendone il contenuto.
"Hey Chuuya sei proprio un dormiglione
dopo il sesso, eh? Ci vediamo! ♡︎
Dazai.""Pff credevo fosse importante e invece è un bigliettino per sfottermi? Aaa Dazai!" A quel nome sorrisi. Non so perchè, mi venne naturale, e notai solo dopo, guardandomi allo specchio sopra al comodino, che il mio viso si era tinteggiato di rosso. Sgranaii gli occhi più di quando ho sentito la frase di Dazai.
"C-che..." "Percge...?" -Sto ridendo. Mi coprii alla svelta il viso con una mano come se qualcuno mi stesse guardando o, per paura che lui potesse essere ancora lì per vedere la reazione del rosso alla frase.
"No... no... non può essere, cazzo Dazai!"Forse Chūya aveva finalmente realizzato il vero senso di quella frase.
Forse aveva realizzato anche altro oltre a quello che provava il suo 'amico' castano.
Forse quello che provava lui.Era confuso, provava un senso di agitazione e di paranoia, cadde a terra sfinito, aveva uno sguardo che andava ben oltre la disperazione, ma tutto ad un tratto un sorriso si formò sul suo volto.
-Questa è quella che chiamano 'felicità' , forse. Pensò.Si rialzò in piedi e uscì da quella stanza dall'aria che, però, conteneva ancora tutto il suo profumo e la passione di quella notte.
[...]
Dazai, nel mentre, passeggiava a sguardo basso senza una meta ben precisa. Dove stava andando? Non lo sapeva neppure lui, ma sapeva a cosa stava pensando: a Chūya. La persona che, aveva finalmente capito e realizzato di amare. Provava quel forte sentimento che non può essere provato con tutti e che non può essere provocato da tutti. Lo amava. Lo amava così tanto. E solo in quel momento realizzò che poco prima gli aveva fatto quella enorme e sconvolgente rivelazione.