CAPITOLO I - MANCATA ISPIRAZIONE

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"Stai lavorando al tuo nuovo progetto?"

Questa è la domanda che più mi viene posta da amici, parenti, lettori...

È da tempo che sto cercando di buttare giù delle idee per il mio prossimo libro, ma niente... sembra che il mio cervello stia subendo il blocco dello scrittore.

Vivo a Chicago, in un bellissimo appartamento, un pò distante dal centro.

Il mio quartiere è molto tranquillo, tutto in ordine, nulla fuori posto.

Ho 25 anni e lavoro in una casa editrice, pubblico libri ormai da qualche anno, ma è da un bel po che non riesco più a scrivere. Vorrei creare una storia diversa, dissimile dal comune, ma sembra essere più complicato del previsto. Ricevo notifiche ogni giorno da fan, altre case editrici, librerie, che mi chiedono quando la prossima opera sarà in uscita.

Le mie risposte sono sempre "uscirà presto", "sono quasi al termine", "manca poco" ma in realtà, manca anche fin troppo. In questi ultimi anni sembro essermi spento, non ho più la grinta e l'adrenalina che avevo prima nello scrivere, non ho più quella sensazione del piccolo scrittore che pubblica per la prima volta un libro. Una sensazione che però ricordo bene, l'ansia e la speranza, la paura che il libro venga rifiutato, e la felicità di vederlo nelle vetrine delle librerie.

Tutto ciò sembra essere ormai svanito dalle mie mani, restando non altro che una penna e dei fogli di carta.

*


Sono uscito da casa una quarantina di minuti fa, e mi sto dirigendo in un caffè per fare colazione.

Guardo, osservo tutto ciò che mi circonda, magari troverò l'ispirazione che mi serve..

Oggi sembra esserci bel tempo, il sole illumina e riscalda questa giornata d'autunno, le foglie svolazzano cadendo leggiadre in terra, e c'è una piacevole brezza.

Provo a pensare, scorgere qualcosa, qualcuno, qualche particolare ma niente. Anche uscire e osservare il mondo, non mi è di alcun aiuto.

Sono talmente racchiuso nei miei pensieri che non mi accorgo neanche di aver superato la stazione della metro. Continuo a mettere un piede davanti l'altro, quando sento qualcosa vibrare nella tasca dei pantaloni.

Prendo il cellulare e tra le migliaia di notifiche noto l'ultima arrivata:

> "Hey Steven! Dove sei? Ci saremmo dovuti incontrare mezz'ora fa!"<

Sgrano gli occhi per leggere meglio il mittente, e qualcosa mi torna in mente:

"Merda! L'incontro con Jessie! Me n'ero completamente dimenticato"

Ripongo il telefono in tasca e alzo lo sguardo per capire dove mi trovo. Ho camminato per più di 2 isolati!

Affretto il passo per raggiungere la stazione più vicina, tornare indietro mi farebbe solo perdere ancora più tempo.

Mentre cammino passo davanti ad un teatro e nella velocità riesco a intravedere una locandina, ma non ho il tempo di fermarmi a leggere di cosa si tratta.

Mi è sempre piaciuto il teatro, le opere, gli abiti, il canto, le danze..

Controllo l'orologio, sono le 11:35. L'incontro sarebbe dovuto essere alle 11 in punto, ma fortunatamente la stazione non è molto lontana da qui, infatti sono quasi arrivato.

"Un biglietto per il centro per favore" dico con il fiato corto.

"Sono 3,50$" dice la ragazza porgendomi il biglietto.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 28, 2023 ⏰

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