28. Rapimenti e ricatti

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⚠️Ei tu, so che probabilmente per te non sarà importante e che penserai che è solo una perdita di tempo, ma ti chiedo per favore di lasciare una ⭐⭐⭐ se ciò che leggi ti piace. Per me e molte altre autrici è una cosa veramente preziosa che ci dà la carica per andare avanti e ci aiuta a crescere e fare arrivare le storie ad un maggior numero di persone.⚠️

Ti ringrazio🤍

Manhattan, Ny, Anastacia's P.O.V.

Il risveglio quella mattina fu più traumatico del solito. Avendo fatto troppo tardi insieme ai ragazzi, né io né Claire eravamo in grado di reggerci in piedi, se poi mettevamo in conto il fatto che fossimo indisposte, il tutto precipitava ancora di più. Il periodo del ciclo mestruale era il peggiore incubo di mia madre, la sofferenza più grande per Caleb, che poverino doveva rimanere in bianco, e un vero e proprio inferno per me. Lo stesso sembrava essere per Claire che, da quando aveva messo piede per terra, non smetteva di contorcersi su sé stessa.

Scendemmo in cucina per fare colazione, ci imbottimmo di medicinali e poi tornammo in stanza per lavarci e sistemarci in attesa dell'arrivo di Caleb. Io optai per la scelta di un pantalone rosso aderente e una maglietta bianca, mentre Claire indossò un paio di pantaloni di un color verde militare e vi abbinò sopra una maglietta nera e una giacca che richiamava le stampe del sotto. Come potete ben notare, rappresentavamo esattamente l'una l'opposto dell'altra. Sebbene mi costasse ammetterlo, però, lei aveva fatto una scelta molto più azzeccata rispetto alla mia, prediligendo un outfit comodo e confortevole.

Non appena il mio ragazzo arrivò, ci fiondammo in macchina e cominciammo a preparare le nostre povere menti, distrutte dal poco sonno, alle tre lunghe ore di tortura che avremmo dovuto passare con quella vecchia arpia della professoressa di storia dell'America.

«Ragazze sicure di aver dormito questa notte? Avete delle occhiaie terrificanti e una brutta cera» che bello sentirsi dire certe cose dal proprio ragazzo... soprattutto quando si sta male e non ci si sente il massimo.

«Abbiamo dormito poco e siamo indisposte. Mi sembra logico che non siamo al massimo delle nostre forze questa mattina» esclamò irritata Claire. Fino ad ora non l'avevo mai vista con il ciclo; quindi, non sapevo come sarebbe potuta essere, eppure, per qualche strana ragione, non ero mai riuscita ad immaginarla così nervosa e scontrosa come si era dimostrata pochi minuti fa.

«Meglio se per adesso evito di parlare. Vi volevo comunque far sapere che Scarlett ha organizzato una gita a Brooklyn per quest'oggi e non credo che sia disposta a spostarla solo per voi» vista e considerata la testardaggine di Scarlett, mi misi il cuore in pace e mi arresi all'idea che avrei dovuto camminare tanto e senza mai lamentarmi.

«Io non verrò insieme a voi» povera la mia Claire, non sapeva ancora a cosa stesse andando incontro. Era impossibile dire di no a Scarlett, qualunque fosse stata la tua scusa, la sua risposta ti avrebbe sempre rimesso in riga.

«Buona fortuna allora, nemmeno sua madre riesce mai a saltare queste gite organizzate dalla figlia, come pensi di poterlo fare tu?» le chiesi guardandola dallo specchietto retrovisore.

«Io l'ho detto che dovevamo rimanere a dormire a casa tua, bionda» un grugnito di disapprovazione e di dolore lasciò le labbra della mora, che si contorse su sé stessa in attesa del passaggio effettivo del dolore. Avrei tanto voluto dormire ancora un po' anche io, ma non potevo permettermelo per via del numero di assenze che avevo in conto di fare nei giorni a venire. In quel momento l'unico nostro obiettivo sarebbe dovuto essere quello di diplomarci con un'ottima media e trovare un collage che facesse per noi, dunque evitare assenze per motivi futili come quello.

Arrivammo a scuola leggermente in ritardo rispetto alla nostra tabella di marcia, sempre per via del traffico di Manhattan, ma trovammo comunque Scarlett ed Harry ad aspettarci. Più ci avvicinavamo a quei due, più si poteva notare quanto la rossa fosse contenta quel giorno.

Persa nella tua bugiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora