The Revenge

'The seizure'

Capitolo 1: "IL SEQUESTRO".

"I'm Ross Lynch, baby. The guy who will make your life impossible from now on."- Ross.

Freddo, un'aria intirizzita, ti riscontravi assiderato sotto quell'aura magica, parente artificiale;
non si era mai vissuto un gelo invernale somigliante, non a Los Angeles almeno.
Los Angeles, la città radiosa come monile, la metropoli di chi una vita ordinaria nè era scervo, privo quasi.
La illustre famiglia Marano nè era una delle dimostrazione maggiormente valevole.
La celebre figura di Damiano Marano, un cospicuo attore e regista; e l'inebriante consorte, Ellen marano, attrice e modella di velidità acuta. Nitidamete i quattrini contavano cifre cospicue, ma non era l'ingente denaro l'avere più rilevante della agiata famiglia, di quello nè abbondavano. Bensì era l'allettante figlia, portante il nome di Laura Marano, il loro movente di ampia allegria, la loro singola figlia.

Le fini lanciette dell'orologio annottavano le quattro e mezza, quando Laura e Jasmine Villegas, la solenne migliore amica, si addentrarono lietamente nel negozio contrasseggnato da un capiente cartello con la fastosa scritta di 'Weal Seal', ad auquistare il corredo in pretesto della premier del promettente film inedito del padre 'Sr e Sra. Smith'.
Laura errava per la moltitudine di reparti, nel mentre la meticolosità della migliore amica aveva scrutato la buia persona ispezionante rigorosamente della figura di Laura.

-Laura, c'è qualcuno fuori, ti sta davvero guardando molto.- divulgò diretta Jasmine, torchiando il suo occhi lievemente.

-Dai non mentirmi, Jasmine.- confutò perspicace Laura, quotidianamente qualcuno la contemplava. Questo oramai non la augustiava più di molto.

-Ma, dio Laura, ti stà fissando come se volesse sequestrarti.- ghignò svagata Jasmine.

-Dov'è questo ragazzo?- volse fugace verso Jasmine, cogliendo celere un paio di camicie di seta pura.

-Là.- marcò Jasmine per mezzo della ben smaltata punta del suo dito, dove il tramezzo si estingueva, ovvero la prodiga vetrata.
Quando laura sterzò a rilento il capo il fosco individuo si era dissolto, l'apparente macula nera tra la candidità vergine della neve incombente in tutta la città.

-Bugiarda!- vociò in saldezza, rincasante alla sua scelta di abiti.

-Ti giuro che era lì...- Jasmine sconquassò la sua fisonomia facciale, garantiva di averlo visto, quell'arco ragazzo.

-Stronzate! E mettiti a cercare il vestito per la premier di papà.- erompè furente Laura.

Jasmine, impercettibilmente caotica dall'avvenuto, frugò nei dipartimenti del negozio in preda alla selezione dell'abito consono all'occasione. Laura drizzò la scelta ardua in una maestosa foggia azzurra, le linee aderenti perfettamente cadenti sulle sue curve compienti. Jasmine, contrariamente, prediligiò un abito bianco, lievemente slargo, lasciante scoprente dell'incanto emanante della sua stuzzicante spalla.

-Che te ne pare se andiamo in un altro negozio. Devo comprare delle gonne.- imbeccò laura, intanto che porgeva gli abiti alla cassiera sonnolenta.

-Sono 230 dollari, signorina.- enunciò la cassiera, cogliente della capiente carta di credito della florida ragazza.

-Mi sembra una buona idea.- contestò in folle ardore cresciente Jasmine.

-Ecco qui, signorina.- le rese indolente la carta, Laura le intitolò un sorriso, la cassiera la mirò alienata. -Mi scusi...

-Dica?- interrogò implicata Laura.

-Sei la figlia di Damiano e Ellen Marano?

-Sì...- Laura agognò stremata, sperante di non divenire partecipe di bandi e atti isterici che annunciassero la sua insigne presenta, volente una consueta giornata.