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Trascino le tre valige nel modo più goffo possibile e mi piego sulle ginocchia quando arrivo nella camera blu, dove trovo Luigi e Crytical sul letto a chiacchierare con voce bassissima

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Trascino le tre valige nel modo più goffo possibile e mi piego sulle ginocchia quando arrivo nella camera blu, dove trovo Luigi e Crytical sul letto a chiacchierare con voce bassissima.

"Non potevi chiamarci?" domanda Luigi, mettendosi seduto.

"Ormai ho fatto, grazie comunque" dico con un sorriso sul volto. "La camera gialla quale sarebbe? Mi sono già persa" chiedo, ridendo.

"Passa da questa arancione e la troverai" replica indicandomi la porta di fronte.

Annuisco.

"Ah, lì dentro c'è soltanto Alex. Quando entri, chiudi immediatamente la porta altrimenti potrebbe incazzarsi" mi informa il cantante calabrese alzando un sopracciglio.

Lo guardo piuttosto basita e dopo aver annuito, apro la porta cercando di fare rumore il meno possibile.

Sento il suono di una chitarra e una voce profonda risuonare nella camera arancione, mi affaccio leggermente e mi accorgo che Alex è sul letto a suonare e cantare.

Mi fermo sul posto ad osservarlo non sapendo cosa fare, poi mi rendo conto che Luigi e Crytical mi stanno guardando con una faccia che definire stranita è poco e allora mi decido ad entrare.

Con molta calma apro la porta e trascino le valige una ad una.

"Scusami, non volevo disturbarti" sussurro, chiudendo la porta alle mie spalle.

"Non preoccuparti, hai bisogno di una mano?" mi domanda, alzandosi dal letto.

"Posso farcela da sola" rispondo con freddezza.
"Dai, non fare la sostenuta" dice, avvicinandosi a me.

Lo guardo intensamente mentre prende una delle mie valige e non posso non accorgermi della sua incredibile bellezza.

Lo sento canticchiare una canzone che non conosco mentre apre la porta della stanza gialla ed io resto ferma ad osservarlo sul posto.

"Sei sicura che la tua camera sia quella gialla? Secondo me è questa arancione" ammicca, avvicinandosi nuovamente per prendere le altre due valige.

"Sei sempre così strano tu?" chiedo, seguendolo.

"Perché?" replica.

"Perché quando sono arrivata neanche mi avresti salutata se non fosse stato per Luigi e adesso mi fai questa battuta" dico.

"Non sei la prima che mi etichetta come strano comunque, non mi offendo più" prosegue lui cambiando discorso "anzi, mi piace".

Mi siedo sul letto che è completamente senza lenzuola e lo guardo ancora una volta intensamente.

"Hai bisogno di qualcos'altro?" mi chiede, poggiandosi con la schiena al muro.

𝖢𝗈𝗌ì 𝖼𝗈𝗆𝗉𝗅𝗂𝖼𝖺𝗍𝗈 | Alex e Cosmary.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora