la confessione

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Tacette per un attimo ma dopo pochi secondi scoppio in lacrime e confesso
-non cela facevo più erano mesi che mi assillava con la storia DEl suolo pubblico ho provato a lasciar perdere l'altra sera non ci ho visto più.
Ero nell mio ufficcio e ad un tratto sentì delle urla era lui, per evitare di far scappare i clenti lo feci entrare ma Era infuriato allora mi mise le mani Al collo cercando di strozzarmi a quel punto non ci ho visto più presi la Catana che era appesa al muro e gliela conficcai dritta nel petto non lasciandoli scampo, preso dall aggitazione caricai Il cadavere in auto e dissi al capo chef che stavo tornando .
Avanzai lentamente e con la coda dell occhio notai che il garage del signor Joe era aperto allora cercando di non far rumore misi il cadavere vicino alla macchina e mene andai , mentre stavo andandomene pero sbattei la testa nella porta del garage facendo rumore ma sopratutto facendo cadere la sigaretta, sono stato un ingenuo.
-bene lei e in arresto per ommicidio colposo e occultamento di cadavere .
Lo ammanettarono e lo portarono via.

il giallo del bar all angoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora