Complicità

28 2 1
                                    

"Nei nostri giorni
non c'è stato tempo,
Di dimostrare
cosa abbiamo dentro"

Erano lì, uno di fronte all'altro, ancora una volta, grigio nel grigio, immobili.
Si guardavano con quella minaccia intrinseca che di solito si trova negli animali: sguardo guardingo, diffidente, allerta, accorto e impaurito ma, nonostante tutto, sembravano essere entrambi di ghiaccio.
I pugni chiusi, le spalle dritte e rigide, lo sguardo verso l'alto a mo di sfida e gli occhi impenetrabili erano niente in confronto a quanto fosse tesa e soffocante l'aria intorno a loro.

Estate 1971
"Vedrai Reg, ti divertirai un mondo" esclamava eccitato Sirius, "vedrai, Hogwarts è una scuola magnifica" continuò
"Cioè...ovviamente se non includiamo le lezione del professor Ruff, il professore di storia della magia, quelle sono una noia. Ma
Ci pensi che 'quell'uomo' è morto e neanche se n'è accorto! Con lui diventa noiosa anche la noia... Però, in compenso, lì abbiamo banchetti a non finire, scale che si muovono, e il Quiddich! Oh! Il Quiddich è stupendo, il campo è enorme e..."

"Tu sei in squadra?" Lo interruppe Regulus affascinato dai racconti infiniti di suo fratello.
Sirius lo guardò qualche secondo sbattendo le palpebre, era talmente preso dal raccontare di Hogwarts a suo fratello che si era effettivamente dimenticato della sua presenza.
"Ah..." fece, risvegliandosi dal suo stato di euforia e ritornando con i piedi per terra.

"No, purtroppo...quello del primo anno non possono accedere alla squadra" mormorò strofinandosi la nuca con una mano.

"Oh" fece il fratellino, dispiaciuto dal fatto che non sarebbe potuto entrare in campo a Settembre.
"Ma quest'anno sarà il mio secondo anno, e vedrai Reg ci entrerò insieme a James e insieme schiacceremo tutte le altre case. Quest'anno Grifondoro vincerà la coppa" esclamò con occhi brillanti.

"Parli sempre di questo James..." Sirius non fece caso alla voce un po' incrinata del fratello mentre pronunciava il nome del suo migliore amico, anzi il suo sorriso crebbe ancor di più al suono di quel nome.

"James è una persona fantastica Regulus, te ne accorgerai anche tu quest'anno, quando entrerai ad Hogwarts e finirai tra i Grifondoro". Sirius era così convinto di quello che diceva che ci credette un pochino anche Regulus.
Però, purtroppo, la situazione non cambiava in base alla gioia di suo fratello. I loro genitori non sarebbero stati contenti se anche lui sarebbe finito tra i coraggiosi di cuore, lo sapeva.

"E se...Se non finissi nei Grifondoro?"

Sirius parve bloccarsi ed uscire di colpo fuori da quel sogno ad occhi aperti. Guardó di nuovo Regulus negli occhi e cercó , ancora una volta, di sviare quel brutto pensiero, tanto brutto quanto reale.

"Beh...in effetti, potresti anche essere un Corvonero visto che sei abbastanza intelligente, anche se ti scambierebbero tutti per un Tassorosso, visto il faccino da cherubino che ti ritrovi"

"E se fossi un Serpeverde?" Eccola, la domanda che albergava continuamente negli incubi di Sirius. L'ombra che si andava a nascondere sotto al letto, quella che gli faceva più paura per via del fatto di non riuscire a darne la risposta...

Se Regulus fosse un Serpeverde...A quel punto, lui che avrebbe fatto?

Anche volendo non sarebbe comunque riuscito a rispondere a quel quesito, perché proprio mentre sembrava stesse per dare una risposta, i due ragazzini sentirono la porta sbattere, segno che i genitori fossero rientrati a casa, era finito il tempo per i bei racconti.

Complicità Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora