Capitolo 16 - Ritorno

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Le settimane seguenti dopo il nostro fidanzamento, scorrono veloci. Io e Iwaizumi siamo ormai una coppia a tutti gli effetti. I nostri compagni di squadra non hanno messo molto a sgamarci, ed ogni volta che ci vedono assieme aggiungono "Lo sapevamo già che sareste finiti così!", ridacchiando, felici per noi. A proposito, domani ho l'ultima visita prima di poter ricominciare a giocare. Non sto più nella pelle, ho una voglia matta di ritornare su quel campo che mi ha fatto tanto soffrire, gioire, piangere e ridere. Iwaizumi è stato al mio fianco per tutto questo tempo, non mi ha mai fatto mancare nulla ed ogni volta che stavo per crollare, mi ha sempre spronato ad avere pazienza, dicendomi che il bello sarebbe arrivato, che avrei riavuto la mia rinascita. Sono così fortunato ad averlo nella mia vita, a lui devo tanto.
Brrr.
Un messaggio.
"Domani pronto per le 8.00, ultima visita dal medico prima del ritorno in campo del Grande Re! Mi raccomando, puntuale o ti vengo a prendere con la forza."
Sempre il solito scemo. È ovvio che sarò puntuale! Ma che domande! Ormai è quasi un anno che aspetto questa visita!
Suona la sveglia del giorno seguente, mi alzo di scatto. Il tempo di lavare i denti e vestirmi che in 15 minuti sono già pronto, per fare in fretta non ho nemmeno fatto colazione. Saluto mia madre con un bacio sulla guancia e mi fiondo fuori casa. Iwaizumi è già lì che mi aspettava da un po', è arrivato in anticipo, è emozionato quasi più di me.
-Buongiorno, Oikawa! Forza, oggi è il grande giorno! Finalmente il medico ti rilascerà il certificato per poter ritornare in campo! Non vedo l'ora! Sbrighiamoci, così già da oggi ci alleniamo per bene!- Dice saltellando sui bordi della strada.
-Iwaizumi, ma quanto parli stamattina? Sei più entusiasta di me!-
-Sai che non vedo l'ora di poter tornare a schiacciare le tue alzate. Ho aspettato quasi un anno per questo! Non sto più nella pelle!-
-Sei stato un bravo capitano, devo ammetterlo. Ma sto per ritornare io, e avrò di nuovo il mio ruolo da protagonista!- Dico scherzando e simulo una risata malefica.
Tra una parola e l'altra, arriviamo dal medico. Mi fa subito entrare, mi siedo sul lettino e inizia a visitarmi. Iwaizumi trema, e incrocia le dita sperando che vada tutto per il meglio.
-Va bene, giovanotto. Abbiamo finito.-
-E come sta, dottore? È guarito del tutto?- Interviene precipitosamente Iwaizumi, con un tono anche abbastanza alto.
-Oikawa è sano come un pesce! Le sue gambe sono completamente guarite, può ritornare a giocare a pallavolo.-
Io ed Iwaizumi sobbalziamo in aria e ci abbracciamo forte. È felice con me e per me.
-Dammi solo un attimo, ti prescrivo il certificato che dovrai mostrare all'arbitro. Hai fatto proprio un bel percorso, giovanotto!-
Mentre il medico compila il foglio, io e Iwaizumi siamo seduti vicini e ci stringiamo le mani: gli anelli con le nostre iniziali si sfregano tra loro, e incrociando i nostri sguardi accenniamo un sorriso.
-Ecco fatto. Questo è tuo. Mi raccomando, spacca tutto adesso che torni in campo!- Scherza il medico facendomi l'occhiolino.
-Senz'altro dottore. Grazie mille per tutto!-
Io e Iwaizumi iniziamo a correre verso la palestra, dove gli altri stavano già svolgendo l'allenamento mattutino: ne varchiamo la soglia ed io sventolo in aria il certificato. Tutti si girano verso di me e in un attimo vengo accerchiato.
-Bentornato, capitano!- Urlano in coro.
Si alza un boato misto a fischi, applausi, voci, grida. Tutti vengono ad abbracciarmi e io, come un bambino, scoppio a piangere.
-Cazzo se mi eravate mancati, ragazzi.- Dico loro, mentre sorridono e applaudono.
-Diamoci da fare, andiamo! La prossima partita sarà contro lo Shiratorizawa, prendiamo la nostra vendetta!-
-SIIIII!-
Vado immediatamente a cambiarmi, ogni secondo è prezioso, non posso sprecare tempo. Scendo in campo per il mio primo allenamento dopo la guarigione. Finalmente riprendo il pallone tra le mani, è una sensazione meravigliosa.
-Alzamene quanti ne vuoi: li attaccherò tutti, capitano.- Mi giro e alle mie spalle c'è Iwaizumi, più carico che mai, che si scrocchia le dita.
-Te ne alzo fino allo svenimento, Iwa-chan.-
-Finalmente. Era proprio ciò che volevo sentire.- Dice lanciandomi uno sguardo deciso.
L'allenamento prosegue fino a sera, nessuno si è lamentato per questo, anzi, sembrano tutti ancora ben arzilli. Però, si sa, il troppo stroppia, e richiamo la squadra al centro della palestra.
-Ragazzi, per oggi basta così. Abbiamo lavorato abbastanza. Ci resta una settimana di tempo per allenarci e battere quei bastardi dello Shiratorizawa. Chiudo io la palestra. Ci vediamo domani! Mi raccomando, carichi come oggi!-
Fanno tutti un cenno di saluto, poi prendono i loro borsoni e a gruppi escono dalla palestra. Iwaizumi resta ad aspettare con me per farmi compagnia e assicurarsi che tutto sia sotto controllo.
-Senti Oikawa, io vado vado a farmi una doccia.- Mi dice prendendo un'asciugamano dal borsone.
-Ma come, adesso? È tardi, fattela a casa. Potevi farla prima quando c'erano anche gli altri.-
-Sei tutto sudato e puzzi, perché non te la fai anche tu?-
-Ma quello che puzza magari sei tu!-
-Hai paura di sprecare l'acqua per caso? Guarda che puoi sempre fare la doccia assieme a me.- Dice mentre si sfila la maglietta e il pantaloncino.
Resta a petto nudo e in boxer: i muscoli del suo corpo sono in risalto e la sua pelle olivastra è impregnata di sudore.
-D'accordo.- Gli rispondo mentre mi sfilo anch'io maglietta e pantaloncino.
Iwaizumi sgrana gli occhi, poi mi afferra per il braccio, trascinandomi a sé. Accende l'acqua della doccia e inizia a baciarmi sul collo. Mi toglie anche i boxer, ed io faccio la stessa cosa con lui. Mi prende le mani e mi rigira con il petto contro il muro della doccia. Inizia a baciarmi lungo tutta la schiena, mentre l'acqua fredda ci scorre addosso.
-Quanto mi è mancato giocare con te, Oikawa.- Mi sussurra all'orecchio mentre con la mano scende giù tra le mie gambe.
-Finalmente siamo tornati ad essere il solito duo infallibile.- Rispondo, ansimando a tratti.
L'intensità dei suoi movimenti aumenta, continua a baciare e leccare la schiena. Urlo dal piacere.
Ce ne stiamo così per un po', fin quando decidiamo di asciugarci. Mentre mi rivesto, si avvicina e mi dà un bacio sulla fronte. Sorride.
-Amo ogni cosa di te, coglione. Anche se prima puzzavi come un cane.-
-Sei un vero cretino.- Gli rispondo.
È dopo aver sistemato e chiuso la palestra, ce ne torniamo a casa, mano nella mano, sotto al cielo stellato.

Come la Primavera /Iwaoi/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora